Tornano i «professionisti» delle rapine in banca

Tornano i «professionisti» delle rapine in banca GLI ULTIMI COLPI CON BOTTINI INGENTI DA IVREA A CIRIE' RIPROPONGONO IL PROBLEMA DEI CONTROLLI DEGLI ISTITUTI DI CREDITO Tornano i «professionisti» delle rapine in banca Gli impiegati: lavoriamo senza protezioni Mauro Revello Una sequenza di rapine in pochi giorni, che hanno avuto come «epicentro»soprattuttp il Canavese, tutte a segno e con cospicui bottini. Soltanto in un caso, l'assalto al Sanpaolo di Cuorgnè, l'autore del colpo è stato fermato durante la fuga. Ce n'è abbastanza, quindi, per far scattare un vero e proprio allarme. Anche perché, dopo alcuni anni in cui i protagonisti delle rapine erano soprattutto balordi isolati, adesso sembrano essere tornate in azione le bande dei professionisti. Tali, infatti, erano i tre banditi che martedì hanno svaligiato la Banca Sella in via San Ciriaco a Ciriè, nel bel mezzo dell'isola pedonale. Armati di coltelli e pistole hanno chiuso tutti i presenti in bagno e sono fuggiti a piedi con 14 mila euro. Ed erano sicuramente del mestiere pure le bande che hanno assaltato due banche eporediesi, la filiale di via Torino del Sanpaolo (venerdì scorso) e la Popolare di Novara (l'altro ieri), anche quest'ultima all'interno di un' isola pedonale. Il copione, a Ivrea, è stato analogo, anche se si esclude che si tratti dello stesso gruppo: parrucche, barbe e barn fìnti, pistole. Al Sanpaolo hanno chiuso dipendenti e clienti in bagno, quindi hanno atteso per un'ora che scattasse l'apertura a tempo delle casseforti per poi fuggire con 120 mila euro di bottmo. Alla Popolare, invece, i malviventi si sono fermati solo pochi minuti, ma hanno arraffato 123 mila euro dal caveau; anche in questo caso, clienti e personale erano stati rinchiusi in una stanza. All'elenco va senz'altro aggiunto il colpo messo a segno alcuni mesi fa all'agenzia del Sanpaolo di Rivarolo, con l'eccezionale bottino di un milione e mezzo di euro e nessuna traccia degli autori. Soltanto a Salvatore Spata, che il 23 aprile aveva dato l'assalto alla filiale Sanpaolo di via Ivrea a Cuorgnè, il colpo è andato storto. Mentre fuggiva a piedi, con un bottino di 24 mila euro, è stato inseguito da un vigile urbano fuori servizio, quindi arrestato dai carabinien. L'allarme, quindi, è tutt'altro che ingiustificato. Dopo l'ultima rapina a Ivrea la polizia ha annunciato l'avvio di un servizio mirato, con controlli e pas- saggi di «volanti» nei pressi degù istituti di credito. Questo, però, non basta a tranquillizzare chi lavora dietro agli sportelli, soprattutto quegli impiegati che hanno già provato la sgradevole esperienza di vedersi puntare contro una pistola o un coltello. Le organizzazioni sin^ dacali contestano i dati ormai vecchi e superati, nei quali Ivrea e il Canavese vengono indicati come area a rischio limitato. «Negli ultimi tempi dice Roberto Caserio, della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) - siamo sovente alle prese con veri professionisti della rapina, difficili da contrastare». Già un paio di anni fa c'erano state forti polemiche all'interno della banca Sanpaolo, dopo la decisione di togliere il servizio di guardia giurata. «Si preferisce puntare sulle casse con apertura a tempo - spiega Massimo Colombo, della Cgil -, oppure si chiede ai dipendenti di operare con poco contante allo sportello. Ma i rapinatori vanno fermati all'esterno: è stato dimostrato che questi accorgimenti non servono, l'incolumità di clienti e lavoratori deve essere tutelata». Che fare? Gli strumenti, secondo i sindacati, non mancano. «Innanzitutto le cassette con le registrazioni video - dice Caserio - non devono essere all'interno della banca: in via Torino, la settimana scorsa, i banditi se la sono portata via. Inoltre l'operazione di caricamento dei bancomat dovrebbe essere affidata alle polizie private, non ai dipendenti». La preoccupazione è palpabile. «Non vorremmo soltanto che le aziende prendessero provvedimenti verso gli impiegati costretti a consegnare il denaro: in tal caso daremo battaglia». Il sindacato Fabi si spinge oltre: «Lo choc di una rapina è forte, stiamo valutando la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni morali». Per contenere i costi, moltissime banche hanno abolito i servizi dei «vigilantes» all'esterno

Persone citate: Caserio, Fabi, Massimo Colombo, Mauro Revello, Roberto Caserio, Salvatore Spata

Luoghi citati: Cirie', Ciriè, Cuorgnè, Ivrea, Novara, Rivarolo