Due secoli con Lonquich Chopin per Sarah Ferrando

Due secoli con Lonquich Chopin per Sarah Ferrando CLASSICA Due secoli con Lonquich Chopin per Sarah Ferrando LEONARDO OSEUIA Un concerto di Alexander Lonquich è sempre un evento; non fa dunque eccezione l'appuntamento di stasera (ore 21, Conservatorio) per l'Unione Musicale, dedicato (come già uno precedente) a «Ottocento e Novecento; una storia tra repertorio e interpretazione». Lonquich seleziona fior da fiore, senza temere di sforare in qualche modo dall'arco temporale prefissato con Cari Philipp Emanuel Bach che, morto nel 1788, fu tra i primi a porre le basi di quella forma-sonata alla quale ancora oggi si fa spesso riferimento. Ed ecco allora lo Stravinskij neoclassico e l'originale Satie, il sempre affascinante Rachmaninov dei «Preludi op. 23» e un bel florilegio chopiniano. A Chopin attinge anche (con quattro brani), oggi pomeriggio alle 16 al Teatro Alfieri, Sarah Ferrando, lungo un itinerario pianistico tra «i grandi romantici» che tocca altresì i nomi di Brahms, Liszt e Schubert. Tra gli appuntamenti musicali di domani spicca una proposta dell'Università Popolare di Torino: il concerto vede schierato alle 20,30 in Conservatorio l'Ensemble Orchestrai des Alpes de la Mer, complesso che è formato da artisti delle province di Cuneo, Imperia e Nizza e s'affida alla direzione artistica e musicale di Giuseppe Dellavalle. Il programma è interamente basato su Antonio Vivaldi: il clou della serata è nelle sempreverdi «Quattro stagioni», con Ermanno Molinaro violino solista, impegnato pure in precedenza nel «Concerto per violino, organo, archi in re minore» (qui c'è anche l'apporto di Roberto Cognazzo); completa la proposta Alessandro Molinaro, figlio d'arte, nel «Concerto per flauto n. 6». Anche il Circolo degli Artisti tiene in serbo un'esibizione pianistica piacevole. Ne è protagonista domani alle 21,30 in via Bogino 9 Irene Russo, che punta su Debussy («Suite Bergamasque»; da «Images»; «Reflets dans l'eau», «Hommage à Rameau», «Movement»), Brahms («4 Ballate op. 10»), Mendelssohn («Rondò Capriccioso op. 14»). Ma domani gli allettamenti arrivano anche da fuori Torino. Così si incrociano i cartelloni delle rassegne Chivasso in Musica e Antiqua con un programma eccezionale; si tratta dei Concerti per 3 e 4 clavicembali ed archi (BWV 1064 e 1065) di Bach, che vedrà schierati alle tastiere Sergio Ciomei, Edoardo Bellotti, Guido Andreolli e Claudia Ferrerò. In scaletta ci sono anche Falconiero, Haendel (alcune pagine da «Water Music»), Sanz, con Carlo Lazzaroni e Rossella Borsoni violini, Luca Moretti alla viola. Linda Murgia al violoncello. Giuliano Eccher al violone, Ugo Nastrucci e Giangiacomo Pinardi tiorba e chitarra barocca. L'appuntamento è per le ore 21,15 nella chiesa di S. Maria degli Angeli. Tutt'altro clima si vivrà domani alle 21 a Ivrea nell'Auditorium ex Officina H: la Nuova Società Musicale ha programmato un'indiavolata serata americana con la Band Zaklandni Dixieland (clarinetti, sassofoni, aianoforte, banjo, tromba, trom3one, contrabbasso, chitarra e batteria) proveniente dalla Repubblica Ceca. ALEXANDER LONQUICH

Luoghi citati: Chivasso, Cuneo, Imperia, Ivrea, Nizza, Torino