La barista libera gli impiegati di Gianni Giacomino

La barista libera gli impiegati I BANDITI PRIMA DI FUGGIRE ATTRAVERSO L'ISOLA PEDONALE HANNO CHIUSO I DIPENDENTI NEL BAGNO La barista libera gli impiegati Dopo la rapina alla Banca Sella in centro a Ciriè Gianni Giacomino CÌRÌE" Stavolta i banditi sono stati davvero intraprendenti: hanno rapinato la banca Sella che si trova nell'isola pedonale di Ciriè e si sono volatilizzati con 14 mila euro. Un colpo nel cuore della città messo a segno a due passi dalla gente che era tranquillamente seduta ai tavolini dei bar e che sostava davanti alle vetrine dei negozi. E nessuno si è accorto di nulla. Solo Emanuela B., una barista, ad un certo punto ha notato un dipendente che dal primo piano della banca si sbracciava da una finestra davanti al suo dehors: «Siamo chiusi quassù mica può venirci ad aprire per favore». Così a lei non è rimasto che entrare nella banca deserta e liberare una decina di persone tra impiegati e clienti che i rapinatori avevano chiuso a chiave in bagno prima di fuggire. «Quando ho sbloccato la porta mica ho realizzato subito che tutte quelle persone che uscivano dai servizi erano state vittime di una rapina - ammette candidamente Emanuela B. -. Poi ho visto uno degli impiegati che tremava e mi ha ringraziato, allora ho capito». Il film dell'assalto alla filiale della Sella inizia pochi minuti prima delle 13. E' a quell'ora che tre uomini si infilano nella banca incastrata tra via San Ciriaco e una piazzetta circondata da quattro negozi. «Ci sembravano clienti come tanti, vestiti in modo sportivo, tranquilli» racconteranno più tardi i bancari agli investigatori. Ma per capire che qualcosa non va bastano pochi secondi. Appena arrivano davanti agli sportelli due dei malviventi si abbassano sulla faccia un passamontagna mentre uno rimane a volto scoperto. Poi dalle tasche dei giubbotti spuntano due coltelli, uno impugna addirittura una pistola: «Forza mettetevi contro il muro e nessuno provi a fare il furbo o finisce male per tutti» minaccia uno dei banditi, sicuramente dei professionisti. Poi i dipendenti della Sella e i pochi clienti vengono costretti a salire al piano superiore sotto la minaccia delle armi. «Sentivo la lama del coltello che mi puntava nella schiena - raccontava poco più tardi appoggiato al bancone del bar lo sfortunato cassiere mentre cercava di riportare i battiti cardiaci ad un ritmo normale -, ho avuto una paura tremenda, in quei momenti non sai mai cosa accidenti può succedere». Alla banda non rimane che prelevare gli euro dalle casse, ma anche dei dollari e altra valuta straniera, infilarli in un borsone ed uscire con nonchalance in mezzo a via San Ciriaco. Poi, quasi sicuramente, raggiungono un quarto complice che li attende a bordo di una macchina e fanno perdere le tracce. Adesso le indagini sono affidate ai carabinieri di Ciriè e a quelli del nucleo operativo di Venaria che hanno già analizzato il filmato girato dalla telecamera a circuito chiuso sistemata all'interno della banca e rilevato le impronte lasciate dai banditi. Poi ci sarebbero le foto segnaletiche e un mucchio di potenziali testimoni: peccato che nessuno abbia fatto caso a quei tre che camminavano tranquillamente in mezzo a Ciriè. L'agenzia della Banca Sella si trova nell'isola pedonale di Ciriè

Luoghi citati: Ciriè, Venaria