Ballerini: «Un Giro senza scandali Aspetto Garzelli e Casagrande»

Ballerini: «Un Giro senza scandali Aspetto Garzelli e Casagrande» IL CT DEL CICLISMO SU STRADA AD ATENE CON LA DELEGAZIONE ITALIANA PER VISIONARE IL PERCORSO OLIMPICO Ballerini: «Un Giro senza scandali Aspetto Garzelli e Casagrande» «Ci sono pochi stranieri, anche se con l'ultimo Mondiale abbiamo dato spettacolo. E' tutta colpa del calendario che andrebbe rivisto» intervista Giorgio Barberis inviato ad ATENE SARANNO circa 360 gli atleti che, fra 465 giorni, difenderanno la qualità dello sport italiano nell'Olimpiade di Atene. Lo ha annunciato Lello Pagnozzi, segretario generale del Coni e capo.spedizione azzurra ai Giochi, a margine della visita che un'italica delegazione, comprendente ben 13 dei citi che dovrebbero ritrovarsi con i loro atleti fra poco più di un anno nella capitale ellenica per l'avvenimento più atteso, sta compiendo per visionare i luoghi di gara. Una visita interessante, utile per cementare i rapporti fra i rappresentanti delle varie discipline ed anche - perchè no? - per ridimensionare la reale portata delle difficoltà che i greci faticherebbero a superare per allestire al meglio l'appuntamento olimpico. Certo, si è in una fase di «lavori in corso», ma l'impressione è che gli impianti saranno tutti pronti per tempo e molti di essi potranno ospitare anche eventi di preparazione ai Giochi stessi. Discorso forse più complesso è quello riguardante la viabilità in una città dal traffico caotico come ben si è accorto Franco Ballerini, et del ciclismo su strada, che - non avendo impianti da visitare per interesse diretto - per visionare a fondo il percorso della corsa in linea ha dovuto aspettare le ore piccole della notte. «Si tratta di un circuito di 13,8 km abbastanza impegnativo, con alcuni falsi piani di 600-700 metri e in particolare un tratto in sampietrino, a Varkiza, circa a un chilometro e mezzo dal traguardo. Andranno quindi selezionati elementi con determinate caratteristiche, che sappiano scattare ed entrare nelle fughe. Anche perchè, essendo la squadra di cinque elementi, non è che si possa pensare a tattiche particolari. Qualche ulteriore indicazione la si potrà trarre in luglio dal campionato europeo under 23 che si disputerà su questo stesso percorso». L'Olimpiade sarà fra 15 mesi mentre sabato parte il Giro. Che cosa si aspetta dalla corsa a tappe italiana? «Mi aspetto un Giro tranquillo, nel quale si possano gustare le capacità dei corridori. Tanto più che mi pare solo apparentemente aperto a molti, in quanto le cronometro finali possono essere decisive». E individualmente... «Penso ci siano corridori che hanno voglia di rifarsi e altri di mettersi in luce. Per esempio, fra questi, metterei Pellizzotti che può ambire a chiudere il Giro tra i primi cinque. Poi ho voglia di rivedere Garzelli che, dopo un anno difficile, mi è parso subito estremanente bello e voglioso di far bene. Mi aspetto anche un buon risultato da Casagrande, tanto più che il pedaggio alla sfortuna lo ha già pagato in avvio di stagione». Pantani? «Tocca a lui costruire qualcosa, non posso dirlo io. Non riparte dal vertice ma neppure dal fondo: al giro dei Paesi Baschi non fermandosi, quando invece erano tanti a scendere di sella, ha mostrato di aver superato certi blocchi. Adesso si tratta di andare avanti». Il ciclismo in questi ultimi anni è stato al centro dell'attenzione più per il doping che per altro: succederà anche questa volta? «L'ho detto prima, mi aspetto un Giro tranquillo perchè credo sia cambiato qualcosa. L'antidoping ha fatto passi avanti nel trovare certe sostanze e pian piano quindi ci si adegua. Ovviamente in senso positivo, evitando certe pratiche». Latitano gli stranieri, salvo sorprese sarà un Giro soprattutto italiano. «Con l'ultimo Mondiale il nostro ciclismo ha mostrato di saper offrire un bello spettacolo e alla fine il torto è sempre di chi non c'è. Certo l'allungarsi della stagione con la corsa iridata in autunno inoltrato ha rilanciato la Vuelta, a scapito anche un po' del Giro. Ma è tutto il calendario che andrebbe rivisto, troppe corse troppe sovrapposizioni. Il prossimo anno, con l'Olimpiade ad agosto, anche il Giro interesserà maggiormente ad alcuni. Io stesso lo seguirò in questa ottica, tanto più dovendo selezionare per corse in linea e non a tappe». ^«^^ Franco Ballerini, et del ciclismo su strada, ha studiato il percorso di Atene a notte fonda «Il circuito del 2004 è impegnativo Dovremo scegliere atleti che sappiano scattare ed entrare in tutte le fughe»

Persone citate: Casagrande, Franco Ballerini, Garzelli, Giorgio Barberis, Lello Pagnozzi

Luoghi citati: Atene, Paesi Baschi