Di Segni: «Sono solo calunnie e mostruosità» di Emanuele Novazio
Di Segni: «Sono solo calunnie e mostruosità»Di Segni: «Sono solo calunnie e mostruosità» «Nolte ripete uno dei meccanismi classici della tradizione antiebraica» Intervistsa Emanuele Novazio PER cercare di eliminare il senso di ima colpa si vuole sminuire la colpa originaria, inventarne una presunta dall'altra parte. È uno dei meccanismi classici della tradizione antiebraica». Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni non ha dubbi, le affermazioni di Ernst Nolte sono «calunnie» e «mostruosità»: «La criminalizzazione dell'ebreo fatta dall'antigiudaismo cristiano è sempre andata in questa direzione: cercare comunque una colpa anche se non c'è, altrimenti non ci sarebbe motivo di giustificare ima criminalizzazione», sostiene. Ma Israele, secondo Nolte, sarebbe anche un esempio di «Stato di natura eccezionale e ideocratico». «L'eccezionalità non è dello Stato ma della condizione del popolo ebraico, che esiste e sopravvive da millenni malgrado tutto ciò che ha passato. Un'ulteriore eccezionahtà, in un popolo che si perpetua con un bagaglio che è una strana inter¬ secazione di tradizioni culturali, religiose e storiche, consiste nell'aver saputo creare a dispetto di tutti una società estremamente democratica. Israele è l'unico Stato democratico nella regione, ed è proprio questo paradosso fondamentale che non viene sopportato da queste ideologie. Gli stati ideocratici sono quelli vicini, ideocratica è questo tipo di ideologica aggressiva». Lo storico tedesco afferma che «una forte minoranza» della popolazione israeliana è favorevole ad «attuare il "trasferimento"» dei palestinesi. I deportati di un tempo diventano deportatori? «C'è una minoranza, niente affatto forte, che sostiene questa idea. Ma Israele è uno.stato democratico, dove una maggioranza molto più abbondante la pensa in modo completamente differente. Parlare di questo come se fosse un progetto politico degli ebrei o dello Stato ebraico è una calunnia. Trasformare il desiderio di una minoranza in un progetto globale significa voler criminalizzare a tutti i costi Israele». Anche il riferimento a Au- schwitz è messo tra virgolette da Nolte, ma le sue parole sono nette: se il "trasferimento" dei palestinesi fosse attuato, la sola differenza fra Israele e il Terzo Reich sarebbe l'Olocausto. «Non dimentichiamo che lo Stato di Israele si realizza proprio per la pressione determinata da Auschwitz, che è stato un evento unico perchè si è voluto distruggere un popolo con un programma determinato e scientificamente organizzato. E' una realtà, questa, che alcuni ideologi e storici europei non riescono ad ammettere. Di fronte al terribile senso di colpa determinato da questo fatto si nega o banahzza quello che è successo, o si ricorre alle giustificazioni: come se una guerra potesse giustificare una cosa del genere. Giustificare Auschwitz con una guerra è un'ulteriore mostruosità, e non solo perchè la guerra non era contro gli ebrei». Un modo per mettere in dubbio la legittimità anche morale dello Stato di Israele? «L'attacco alla legittimità dello Stato ebraico è un attacco di fondo in forma nuova contro il diritto del popolo ebraico ad esistere. Adesso si rivolge contro la realizzazione politica del popolo ebraico, prima si rivolgeva contro gli ebrei stessi e il loro diritto ad esistere. E' uno stesso disegno che oggi si concentra sull'aspetto politico». Lo considera un esempio di ostilità politica o filosofica? «C'è un'ostilità di fondo che non riesce a concepire il diritto all'esistenza della popolazione e della cultura ebraica e quindi cerca di demonizzarla a tutti i costi». Una posizione ancora largamente diffusa in Europa? «Diffusa e purtroppo condivisa da molti intellettuali». 66 Per cercare di eliminare il senso di una colpa si vuole sminuire la colpa originaria, e se ne inventa una presunta dall'altra parte. Peraltro solo una minoranza di israeliani vuole AA "i trasferimenti" Il rabbino Riccardo Di Segni
Persone citate: Di Segni, Ernst Nolte, Nolte, Riccardo Di Segni
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- I premi Saint Vincent per la pittura e la scultura
- Le quotazioni nette Borse
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- Il "super-teste" tace sulla mafia
- Il "paroliere,, Califano indiziato per la droga
- A colpi di fucile un inquilino fa scappare due giovani ladri
- La nuova mafia "lavora col telefono"
- Enichem: il 1994 è in perdita
- Vita e morte di un killer
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- I premi Saint Vincent per la pittura e la scultura
- Le quotazioni nette Borse
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- Il "paroliere,, Califano indiziato per la droga
- A colpi di fucile un inquilino fa scappare due giovani ladri
- La nuova mafia "lavora col telefono"
- Enichem: il 1994 è in perdita
- Vita e morte di un killer
- Il "super-teste" tace sulla mafia
- Molto cibo tanto sesso
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- SONO ITALIANE I KILLER BIELLE DUE GUARDIE FRANCESI
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- La paura di essere padre e madre
- La drammatica confessione degli assassini diCastiadas
- La fucilazione di Porrei lo
- L'Olanda abbandona la Nuova Guinea Un referendnm l'unirà all'Indonesia
- Preziosi si dimette in diretta tv
- Via Poma, in una cicatrice la chiave del giallo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy