Ora la Carisa deve dimenticare Biella

Ora la Carisa deve dimenticare Biella PALLAVOLO: PERSA L'OCCASIONE DI CHIUDERE IL GIRONE AL PRIMO POSTO, GLI UOMINI DI MOSCA POSSONO ANCORA ASPIRARE ALLA A2 Ora la Carisa deve dimenticare Biella Gli albisolesi sabato cominceranno i playoff alla «Massa» Guglielmo Olivero ALBISOLA I due volti della Carisa. Quello splendido e implacabile mostrato ad Olbia, conquistando la Coppa Italia e quello brutto e senza espressione esibito sabato pomeriggio a Biella, nella partita più brutta sotto la gestione di Mosca. Non è facile spiegare una simile disfatta, neppure arrampicandosi sul più fantasioso degli alibi. Non è possibile, anche giustificando la stanchezza di fine stagione, assolvere una squadra che nel parquet piemontese ha fatto appena il tempo di guardarsi intorno e tornare indietro con una sconfitta umiliante. Troppo brutta la Carisa di sabato per essere vera: eppure la tensione agonistica non mancava considerato che, con una vittoria, si passava, senza tante complicazioni, alla finale per il salto di categoria. E poi si sapeva che il Biella, in odore di playoff, non era squadra desiderosa di regali, ma carica di rabbia. Eppure la Carisa non ha avvertito nulla di tutto questo ed ha affrontato la partita come si trattasse di una esibizione ad una sagra paesana o di un noioso allenamento da tenersi contro la volontaà dei giocatori. Il Biella è sembrata, a confronto, la nazionale italiana o quella olandese e non una normale compagine di Bl in lotta per il vertice. La Carisa invece è apparsa come una squadra di Prima Divisione, con tutto il rispetto per questa categoria. Errore nei fondamentali, un muro che si scioglieva come l'ultima neve di primavera, una ricezione disastrosa, un servizio che ha collezionato una incredibile se¬ rie di palle perse. Nessuno merita la sufficienza non fosse altro che la Carisa ha ceduto in meno di un'ora, con delusione per i tifosi che si erano organizzati, con tanto di festeggiamenti. Occorre, da oggi, un brusco capovolgimento di mentalità se si vuole, da sabato prossimo (prima partita in casa a La Massa, ore 21) essere parte viva dei playoff e non una semplice presenza. Anche perchè se la squadra ritroverà la giusta convinzione il salto di categoria è ancora possibile, per quanto i playoff non sono mai stati un portafortuna degli albisolesi. Afferma il presidente Ciccio Clemente: «Meglio non commentare quanto accaduto sabato pomeriggio... Meglio stendere un velo pietoso e pensare alla vera Carisa: quella di Olbia e quella, speriamo, dei playoff». La regular season dunque è terminata: prestazione di Biella a parte la Carisa ha recitato un ruolo da protagonista centrando ancora una volta i playoff. Segno della vitalità della pallavolo ligure, e savonese in particolare, che quest'anno finalmente è entrata nell'albo d'oro della pallavolo. Da sabato dunque si farà sul serio. La Carisa, facendo finta di non aver mai giocato la partita di sabato, è chiamata a mettere un'altra perla su questa splendida stagione. Ecco perchè le critiche sul match di sabato appaiono giustificate: da una squadra che ha dimostrato professionalità e ottima tecnica non si ammettono certe cadute di stile e di tensione. Una volta evitate queste la Carisa non avrà più nessun handicap per entrare di diritto nel mondo della grande pallavolo. La Carisa è scivolata malamente a Biella, ma può ancora centrare la promozione

Persone citate: Ciccio Clemente, Guglielmo Olivero

Luoghi citati: Biella, Italia, Mosca, Olbia