La Stampa - Consultazione Archivio

Fiori in Canada: alt all'operazione Fiori in Canada: alt all'operazione Per il rischio Sars il Comune di Sanremo non parteciperà alla mostra di Montreal SANREMO Sanremo non parteciperà, salvo improbabili decisioni dell'ultima ora, alla grande esposizione mondiale di giardini fioriti di Montreal, in Canada. Troppo rischiosa la trasferta, per operai e tecnici dell'Ufficio giardini del Comune e per la delegazione di amministratori, in una delle aree della terra maggiormente colpite dalla Sars, la polmonite atipica che ha già mietuto centinaia di vittime, soprattutto in Asia ma anche nel grande paese del Nord America. A far decidere per il no gli amministratori di Sanremo non è tanto lo stato di salute del paese che ospiterà la grande mostra, quanto la prevista partecipazione di oltre cento espositori provenienti da Cina, Corea e altri paesi considerato ad altissimo rischio di contagio dall'Istituto mondiale della Sanità. «Non possiamo mettere a repentagho la salute dei nostri operai e dei nostri tecnici» ha commentato l'assessore ai Giardini Gianni Benino che ha aggiunto: «Ci dispiace doppiamente: in primo luogo perchè per noi sarebbe stata la prima volta e poi perchè Sanremo era stata espressamente invitata dagli organizzatori, evidentemente a conoscenza della bellezza e della quahtà dei nostri giardini». Sanremo sarebbe stata l'unica città non capoluogo italiana a esporre all'Expo Garden di Montreal assieme a Roma, Torino e Genova. La giunta comunale che, in un primo tempo aveva stanziato 25 mila euro per la missione in Canada, si riunirà a giorni per decidere, ma l'orientamento generale è per declinare l'invito, in modo cortese ma deciso. All'esposizione che avrà come tema dominante «i miti», Sanremo avrebbe dovuto propoire un'aiuola fiorita denominata «Music and flowers» impostata sul suo mito: la canzone. In tutto 150 metri quadrati con un grande grammofono tridimensionale fiorito e i simboli del sole e del casinò. Tutto attorno i più bei fiori e le più belle piante dell'Italian style. «Siamo consapevoli - aggiunge Benino - che è una grande occasione persa per promuovere la nostra produzione di fiori e piante in una mostra che l'anno scorso aveva visto un milione e mezzo di visitatori provenienti da tutto il mondo e quest'anno ne prevede due milioni, però in questo particolare momento non ce la sentiamo di affrontare un simile rischio». [g. p. m.]