Parte tra le liti la maratona sui buoni scuola di Maurizio Tropeano

Parte tra le liti la maratona sui buoni scuola IL CONSIGLIO REGIONALE SI DOVRÀ' OCCUPARE PER TRE GIORNI DI UN PROVVEDIMENTO CHE DA SEMPRE DIVIDE I PARTITI Parte tra le liti la maratona sui buoni scuola Maurizio Tropeano La vigilia della maratona del Consiglio regionale per l'approvazione dei buoni scuola proposti dalla Giunta Ghigo si anima per uno scontro istituzionale tra l'assessore all'Istruzione della Provincia di Torino, Gianni Oliva (Ds) e quello regionale, Giampiero Leo (Forza Itaha). La materia del contendere? L'applicazione parziale della legge nazionale sulla parità scolastica. La legge numero 62 assegna alla provincia di Torino 7 milioni di euro all'anno (14 a livello regionale) per le scuole paritarie. Secondo Oliva, però, «a tutt'oggi il Governo ha erogato r8007o delle risorse previste per il 2001 e 0 650Zo di quelle per il 2002: non si hanno notizie di contributi per 4,8 milioni. Così alle paritarie mancano cifre significative, regolarmente iscritte a bilancio». Da qui l'affondo: «Anziché sedute fiume e maxiemendamenti Ghigo e la sua Giunta farebbero opera meritoria se pretendessero dal Governo Berlusconi i finanziamenti dovuti». La replica di Leo è immediata: «Ho già scritto al Governo per porre rimedio a questa situazione. Si tratta di questioni distinte. La giunta è intenzionata ad approvare una legge che non vuole favorire pochi privilegiati ma offrire un'opportunità a molte famiglie, soprattutto le più povere». Leo ha passato la giornata di ieri a preparare la maratona consiliare che inizierà domani per proseguire con sedute notturne anche mercoledì e giovedì. L'assessore vicino a Comunione e Liberazione sottolinea: «Si tratta di ima battaglia giusta, in difesa di un principio di libertà di scelta. Nei giorni scorsi ho ricevuto segnali di incoraggiamento da tutto il mondo cattolico anche ad alti livelli». Leo infine invita «tutte le forze politiche a lavorare per una legge complessiva di riordino dell'istruzione, anche in seguito alla legge Moratti». Sull'altro fronte sarà necessario valutare se la presa di posizione di Oliva riuscirà a rimettere insieme le sinistre. L'Ulivo, infatti, si presenta già spaccato al confronto. La Mar¬ gherita condivide la filosofia del provvedimento e con il portavoce, Antonio Saitta, annuncia: «E' necessario solo definire meglio i limiti della delega alla Giunta soprattutto per garantire i meno abbienti». Nei giorni scorsi il segretario dei Ds, Pietro Marcenaro, aveva annunciato una svolta: opposizione di fondo alla legge, presentazione di emendamenti di merito ma di fatto rinuncia a tutti gli strumenti offerti dal regolamento per rimandare nel tempo la sua approvazione. Una posizione che non tutti i consiglieri della Quercia condividono. Marisa Suino, del Correntone, parteciperà questa mattina ad una riunione con Comunisti Italiani (Chiezzi), Verdi (Moriconi) e Rifondazione Comunista (Papandrea e Contu) per definire le modalità con cui organizzare «una durissima contrapposizione alla legge». Una battaglia a cui dovrebbero partecipare anche Giovanni Caracciolo dello Sdi e Giancarlo Tapperò (Unione Civica dei Riformatori): «Daremo filo da torcere». Contu invita apertamente all'ostruzionismo perché «questo beneficio sarà destinato solo a 27 mila facoltose famiglie che hanno scelto le scuole private su oltre 430 mila studenti». L'assessore provinciale Oliva denuncia la mancata erogazione di una parte dei fondi per la parità scolastica Giampiero Leo «La legge è giusta e difende il principio della libertà di scelta Spero lo si capisca» Continua a far discutere il futuro assetto scolastico

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