I tifosi delusi «fermano» l'Alessandria di Massimo Delfino

I tifosi delusi «fermano» l'Alessandria IN SVANTAGGIO 2-0 E CON LA RETROCESSIONE DIETRO L'ANGOLO, I GRIGI SUBISCONO LA CONTESTAZIONE: «NON VI VOGLIAMO PIÙ' VEDER GIOCARE» I tifosi delusi «fermano» l'Alessandria invasione di campo e sit-in: gara sospesa con l'Alto Adige Massimo Delfino ALESSANDRIA Grigi al capolinea: la stagione peggiore della storia del club si chiude con un'altra figuraccia e con l'invasione di campo dei tifosi, che determina al 51' la sospensione del match con l'Alto Adige, sul Dunteggio di 2-0 per la compagine oolzanina. L'esasperazione della Curva Nord raggiunge il culmine a inizio ripresa, dopo l'ennesimo boccone amaro che gli spettatori hanno dovuto sorbirsi per i 45' iniziali. Alcuni supporters sfondano un cancello, altri (in totale una quindicina) scavalcano la recinzione ed entrano sul rettangolo verde, mentre i giocatori delle due squadre si avvicinano prudentemente all'imbocco degli spogliatoi. Non ci sono tafferugli, lo sfogo è del tutto pacifico e la volontà degli Ultras dell'Alessandria è solamente quella di organizzare un «sit-in» e non far proseguire la partita; «Non vogliamo più vedervi giocare su questo glorioso campo». Il direttore di gara li accontenta decretando lo stop e all'annuncio dall'altoparlante c'è un applauso generale. Ora arriveranno lo 0-2 a tavolino e la squalifica del campo, ma conta poco perchè il successo del Meda a Pavia condanna di fatto la sgangherata pattuglia di mister Soldo alla retrocessione (impensabile che la Pro Vercelli non batta il tranquillo Pordenone fra sei giorni al «Piola»). Giusto così, i grigi ammirati in questi ultimi due mesi sono la squadra più debole del girone A e la discesa nel Cnd è sacrosanta. L'epilogo del triste pomeriggio del «Moccagatta» arriva dopo un primo tempo in cui l'Alto Adige conferma di essere una squadra ben attrezzata. L'emergente tecnico Tesser deve rinunciare a Noselli ma ha un parco giocatori ampio e 3-4 elementi del team altoatesino dimostrano di saper dare del «tu» al pallone, a differenza degli avversari che «ruminano» calcio per oltre mezz'ora. Brugger e Bertani spaventano subito Castagnone, poi i grigi hanno un sussulto con Matys che non riesce a dribblare il portiere e sciupa una favorevole occasione. Gol sbagliato, gol subito, anche per colpa di una disattenzione della tema arbitrale che non vede un controllo di braccio di Bachlechner, poi abilissimo a superare con un pallonetto Castagnone. Sullo 0-1, la gara per l'Alessandria diventa come la scalata del Tourmalet per un improvvisato ciclista amatoriale. A complicare definitivamente le cose arrivano il pregevole raddoppio di Bertani (sinistro in corsa che trafigge il portiere) e l'espulsione dell'impalpabile Donzella che, già ammonito, spintona l'arbitro e finisce anzitempo negli spogliatoi. Ma anche gli altri giocatori anticipano i tempi della doccia; dopo 6 minuti della ripresa finisce la partita e termina l'avventura nel calcio professionistico di un'Alessandria che, fra debiti e mancanza di acquirenti, rischia davvero di scomparire. In serata la questura conferma che la decisione di sospendere il match è stata presa dall'arbitro, nonostante la situazione dopo una decina di minuti dallo stop fosse tornata alla normalità. Due tifosi sono stati denunciati in stato di libertà.

Persone citate: Bachlechner, Bertani, Brugger, Castagnone, Matys, Moccagatta, Noselli, Tesser

Luoghi citati: Alessandria, Pavia