Ferrari & Schumacher, gli imprendìbili concedono il bis di Stefano Mancini

Ferrari & Schumacher, gli imprendìbili concedono il bis DOPO IL SUCCESSO DI IMOLA CON LA «VECCHIA» MONOPOSTO, IL CAVALLINO TRIONFA IN SPAGNA E PREPARA IL SORPASSO NELLE CLASSIFICHE PILOTI E COSTRUTTORI Ferrari & Schumacher, gli imprendìbili concedono il bis Entusiasma evince al debutto la F2003 GA: fuori entrambe le McLaren Stefano Mancini inviato a BARCELLONA Nel giorno dell'esordio, nell'anno della dedica a Giovanni Agnelli, la Ferrari ha ottenuto una vittoria bellissima e decisiva, che scaccia le critiche e scoraggia gli avversari. Michael Schumacher ha preso per mano la F2003 GA, la bambina (la definizione è sua), e l'ha accompagnata al vertice per tutto il fine settimana di Barcellona. Ha resistito alla minaccia di Barrichello al via (che poi ha sollevato con saggezza il piede dall'acceleratore), ha tenuto a distanza le velleità di Alonso, ha guidato come sa. Il trionfo della GA è un omaggio all'Avvocato. Quelle iniziali nel nome dell'ultima Rossa sono ima grande responsabilità, perché nessuno pretende di battere i record della pensionata F2002. Forse. Da ieri qualunque speranza è lecita. Sono 5 stagioni che una rossa esordiente finisce sul gradino più alto (in Australia nel '99 fu Irvine, poi sempre Schumi); e da 5 anni il campione di Kerpen arriva primo sul circuito di Montmelò, portando a 66 i successi in carriera e a 9998 il numero di giri percorsi. La Ferrari festeggia le 161 vittorie, le 162 pole, i 163 giri veloci grazie al primato della pista firmato da Barrichello. Insieme, la scuderia e questa coppia di piloti hanno già costruito la più lunga e straordinaria serie di primati nella storia della Formula 1. Forte della pole position, Schumacher al via ha cercato la traiettoria ideale in fondo al rettilineo, mentre Barrichello ha ritardato la staccata fino ad affiancare il compagno di squadra. Contatto fra i due, tuffo al cuore di Jean Todt e dei tifosi, poi il brasihano ha rinunciato all'ingaggio, accontentandosi di controllare la seconda posizione. Sia detto con franchezza: Rubinho ha fatto bene nell'occasione, ma non ha entusiasmato nel complesso. E' stato un buon gregario nell'imporre un ritmo blando ad Alonso, che altrimenti avrebbe avvicinato il leader della corsa, però si è dimostrato inferiore al giovane spagnolo più: disponendo di una vettura straordinaria. Inevitabile il sorpasso subito dalla Renault durante il primo pit stop e nessuna reazione degna di nota da parte delferrarista. Gli uomini della McLaren sono stati i primi a tornare a casa. Dopo una mezzoretta già smontavano la loro faraonica struttura nel paddock e caricavano i camion con le due monoposto ko, mentre in Ferrari commentavano: «La sfortuna gira, in Brasile era toccata a noi». Eletto talento dell'anno con un po' di precipitazione, Raikkonen penserà a lungo soprattutto all'errore in qualifica che lo ha costretto a partire dal fondo. E maledirà l'elettronica della Jaguar, che ha lasciato Pizzonia a motore spento nel bel mezzo della griglia di partenza che ha causato l'incidente e il successivo ingresso in pista della safety car. Un mesto congedo per il brasiliano, che già a Imola si era lamentato del launch control e in Austria potrebbe già essere sostituito (da Wurz, se il team inglese troverà un accordo economico). Quanto al finlandese, il tamponamento era difficile da evitare, eppure qualcuno davanti a lui c'è riuscito. Di Coulthard si ricorderanno alcune idee poco felici: il contatto con Trulli alla prima curva (i due si scambiano accuse velenose), il tentativo di passare Button dove forse non sarebbe riuscito a infilarsi neppure Valentino Rossi, l'amichevole scambio di vedute con un cronista concluso con un «vaffa». Oltre alla domenica-no delle McLaren, continua la latitanza delle Williams, in pai ticolare difficoltà dove l'aerodinamica conta più dei cavalli. Il 4" posto di Montoya e il 5" di Ralf valgono per la classifica, ma i distacchi sono di 1' per il colombiano e di un giro per il tedesco, che pure ha ravvivato la corsa con qualche bel duello difensivo. Non bastasse, la Renault si classifica davanti con una certa regolarità. Malgrado i problemi degli avversari storici, non è stata una vittoria facile per Schumacher. Alonso ha fatto il possibile - e anche qualcosa in più - per guastare la festa della GA e organizzarne una propria con i tifosi di casa (60 mila sabato e 96 mila ieri, un primato di cui può attribuirsi il merito). Quinta prova del Mondiale, il GP di Spagna ha nobilitato la carriera di due esordienti. Da Matta (Toyota) e Firman (Jordan), che hanno portato a casa i primi punti. Webber con la Jaguar e la Toyota hanno invece ottenuto i primi piazzamenti utili del 2003, mentre la Minardi ha ottenuto il suo piccolo successo: arrivare in fondo con due piloti, Wilson 110 e Verstappen 12". Michael Schumacher per la felicità salta «in braccio» al direttore tecnico Ross Brawn

Luoghi citati: Australia, Austria, Barcellona, Brasile, Imola, Spagna