Sei arresti per i kamikaze «made in England»

Sei arresti per i kamikaze «made in England» Sei arresti per i kamikaze «made in England» In cella gli insospettabili famigliari degli uomini bomba di Tel Aviv Maria Chiara Bonazzi tONDRA Che dalle graziose casette a schiera della periferia britannica potesse essere esportato il terrore in Israele, non era ancora venuto in mente a nessuno fino a mercoledì, quando due insospettabili ragazzi musulmani di Londra e Derby hanno causato tre morti e decine di feriti in un pub di Tel Aviv. Alla ricerca di possibili complici o fiancheggiatori, l'antiterrorismo inglese ha perquisito altre abitazioni del Derbyshire e Nottinghamshire nelle prime ore del mattino di ieri. Gli agenti speciali hanno arrestato tre uomini e tre donne e li hanno portati di filato alla stazione di polizia di Paddington Green, in pieno centro della capitale, per interrogarli. La comunità islamica su queste sponde è traumatizzata e ha condannato senza riserve l'attentato suicida. Un'aura di rispettabilità suburbana circondava Asif Mohammed Hanif, .21 anni, affettuosamente soprannominato dagli amici «orsacchiottone» per la sua mole e per la sua apparente amichevolezza, e Omar Khan Sharif, 27 anni, figlio di famiglia benestante, ex allievo di una facoltosa scuola privata e padre modello di due bambine piccole. Hanif si è fatto saltare in aria sulla soglia del pub «Mike's Place»/ uccidendo se stesso e altre tre persone, e ferendone decine. Sharif è scappato quando non è riuscito a far esplodere l'ordigno che portava addosso. La polizia israeliana lo sta cercando dappertutto e la sua foto segnaletica è stata distribuita alla gente per le strade di Tel Aviv. Anche la polizia inglese sta cercando di fare del suo me¬ glio: lo ha assicurato il ministro degli Esteri Jack Straw al primo ministro israeliano Ariel Sharon, che gli ha chiesto di usare la massima fermezza nel tentativo di sradicare l'estremismo islamico britannico che potrebbe di nuovo prendere di mira Israele da Oltremanica. Stando a quanto ha riferito in serata l'agenzia Press Association, gli arresti di ieri sono seguiti a un'operazione congiunta dei servizi segreti britannici e israeliani e «si ritiene che gli arrestati siano la moglie di Sharif, due sue sorelle, uno dei suoi fratelli, un amico di famiglia e il fratello di sua moglie». Nel frattempo il cancelliere allo Scacchiere Gordon Brown ha congelato tutti i conti correnti britannici a nome di Hanif e Sharif. All'indomani dell'attentato si era diffusa la notizia che i due giovani frequentassero una piccola ma controversa organizzazione estremistica islamica, alMuhajiroun, nota per i suoi proclami incendiari contro Israele. Il suo fondatore, Omar Bakri Mohammed, ha ammesso di conoscere i due, «ma solo a livello del rapporto che può esserci tra un insegnante e uno studente». Ieri un portavoce del gruppo ha negato che i due giovani siano stati incoraggiati al martirio: «Nessuno dei due è mai stato membro dell'organizzazione. Il solo legame è che Omar Khan Sharif ha frequentato una o due lezioni a una scuola indipendente di legge islamica di cui lo sceicco Bakri è inse¬ gnante principale». Martedì scorso Hanif e Sharif avevano pernottato in un ostello di Tel Aviv segnalato nella guida turistica per giovani «Lonely Planet», che guardava direttamente il pub «Mike's Place». Una destinazione finale che nessuno,nella comunità di Derby e Hounslow, avrebbe potuto nemmeno immaginare. Hanif, descritto da amici e famigliari sconvolti come un bonaccione estraneo alla politica, aveva l'ambizione di diventare insegnante. Il ricerca¬ to, Sharif, era figlio di ricchi commercianti: era cresciuto in una grande casa di Derby e aveva frequentato la famosa Repton Preparatory School. Un portavoce del Muslim Council britannico ha condannato duramente l'attentato e ha detto che è «allarmante» pensare che giovani britannici possano essere coinvolti «in atti di natura così orrenda»: «Dobbiamo essere assolutamente chiari - ha detto -. La perdita di vite innocenti è contro le leggi dell'umanità». Amichevoli, allegri, benestanti: gli identikit del suicida Hanif e di Sharif, la cui bomba non è esplosa, suscitano allarme in Inghilterra

Persone citate: Ariel Sharon, Asif Mohammed Hanif, Bakri, Gordon Brown, Green, Jack Straw, Maria Chiara Bonazzi, Omar Bakri Mohammed, Omar Khan Sharif

Luoghi citati: Inghilterra, Israele, Londra, Oltremanica, Tel Aviv