Un involtino primavera contro tutti i pregiudizi

Un involtino primavera contro tutti i pregiudizi L'ASSESSORE ALLA SANITÀ A PRANZO IN UN RISTORANTE CINESE DESERTO: INGIUSTIFICATO EVITARLI Un involtino primavera contro tutti i pregiudizi Grazia Longo Involtino primavera? No, grazie. I torinesi hanno paura della Sars e disertano i ristoranti cinesi. Nelle ùltime due settimane i clienti sono calati deir800Zo, con un danno economico che si aggira intorno a 1 milione e mezzo cu euro. La prova? Basta fare un salto all'Hong Kong. La cucina è ottima, l'ambiente accogliente, il servizio molto curato, eppure il locale - il primo aperto sotto la Mole, 33 anni fa - è deserto. Intorno all'unico tavolo occupato, siedono l'assessore alla Sanità regionale (accompagnato da una minidelegazione) e alcuni giornalisti. Una conferenza stampa fra ravioli di pesce al vapore e spiedini di gamberi per dimostrare che «cinese» non è sinonimo di «Sars». «La polmonite atipica è un problema che non va sottovalutato sottolinea l'assessore Antonio D'Ambrosio - ma nemmeno amplificato con un ingiusto allarmismo. In Piemonte non esistono casi di Sars, ma abbiamo già attivato un piano di prevenzione. Però c'è anche un altro problema: la comunità cinese torinese è in crisi perché i suoi ristoranti, dove lavora la maggior parte di loro, vengono categoricamente e ingiustamente evitati». Il proprietario dell'Hong Kong, Paolo Hu, presidente onorario dell'associazione immigrati cinesi lancia un grido d'allarme: «Non vorrei sembrare esagerato, ma molti miei colleghi sono sul lastrico. In Torino e provincia ci sono 200 ristoranti e alcuni sono prossimi alla chiusura». Una vera e propria batosta per i 4 mila cinesi residenti in città - 20 mila quelli in tutta la regione - che devono difendersi dal sospetto di essere potenziali trasmettitori del coronavirus. «Una preoccupazione infondata» ribadisce il medico del San Giovanni Bosco Carlo Bagliani, coordinatore del progetto «Healt system comparison between Italy and China», che dal 2000 ha portato negli ospedali del Piemonte per brevi periodi di studio 86 fra medici, infermieri, tecnici e amministrativi provenienti dalle strutture sanitarie di tutta la Cina. «Siamo allertati ma non spaventati» ripete D'Ambrosio, che martedì prossimo relazionerà sulla Sars in Consiglio regionale. E il direttore regionale della sanità pubblica, Mario. Valpreda ricorda che «in Piemonte nel 2002 si sono ammalate di banale influenza circa 350 mila persone, 345 delle quali sono morte a causa di complicanze». Solidarietà alla comunità cinese anche dal sindaco Sergio Chiamparino, che ieri ha incontrato a Palazzo Civico alcuni suoi rappresentanti. Giovedì prossimo, inoltre, il sindaco pranzerà al ristorante cinese Nanchino. Tra gli invitati, anche il console cinese di Milano e alcuni esponenti del mondo dello spettacolo. mmM ■ B'k^ Jm MM L'assessore D'ambrosio e II direttore della Sanità Valpreda con II ristoratore Paolo Hu

Persone citate: Antonio D'ambrosio, Carlo Bagliani, D'ambrosio, Grazia Longo, Paolo Hu, Sergio Chiamparino, Valpreda

Luoghi citati: Cina, Hong Kong, Milano, Nanchino, Piemonte, Torino