Ci sdraieremo davanti alle ruspe di Patrizio Romano

Ci sdraieremo davanti alle ruspe RIVALTÀ, GRUGLIASCO, ORBASSANO E BEINASCO SUL PIEDE DI GUERRA Ci sdraieremo davanti alle ruspe sindaci di quattro Comuni attaccano la giunta torinese reazioni Patrizio Romano TUTTI schierati contro l'inceneritore. I sindaci della zona Ovest dicono no alla proposta lanciata l'altro giorno dal vicesindaco di Torino, Marco Calgaro, di collocare il termoconvertitore al Gerbido, di fianco al deposito dell'Atra di strada del Portone. «E' una zona lontana dalle case e vicina alla ferrovia e alla tangenziale» aveva detto Calgaro. E le sue parole hanno incenerito i sindaci. «Ma è tutto falso sbotta Gilberto Giuffrida, primo cittadino di Beinasco -. Chi parla non ha mai visto il posto, perché a soli 700 metri ci sono due scuole, la materna Rodari e l'elemenl^re. Mei. e 2500 residenti della frazione Fornaci. Mettere lì l'inceneritore è una follia». E Giuffrida ne ha subito parlato al sindaco Sergio Chiamparino e alla presidente della Provincia Mercedes Bresso. «Li ho incontrati alla manifestazione del primo maggio - racconta - e ho fatto presente che di collocarlo al Gerbido non se ne parla proprio». Questo non per disinteresse del problema. Anzi. «Beinasco ha già dato e darà - afferma il sindaco -: abbiamo detto sì alla circonvallazione di Borgaretto, anche se sacrifica il progetto del Parco del Sangone; abbiamo detto sì al casello sulla tangenziale e abbiamo detto di nuovo sì all'ampliamento della discarica. Ma a questo diremo no, e ancora no». Con lui, schierati di traverso a questo progetto, ci sono altri colleghi. «In quell'area, cho aicono disabitata, nel no¬ stro Piano regolatore è previsto un Parco urbano di 4 milioni di metri quadrati sostiene Marcello Mazzù, sin- daco di Grugliasco - e ci saranno delle nuove case con circa 600 abitanti. Sarà lontano dalle abitazioni di Torino, non da noi». E non solo. «Qualcuno ha dimenticato che lì vicino c'è il Caat - continua Mazzù -.Mentre noi ci battiamo per far andar via la Servizi Industriali, vogliono mettere un inceneritore. Pazzesco». Ma quello che indispettisce è il comportamento del capoluogo, che, dicono i sindaci, «sembra volerla fare da padrone verso i comuni più piccoli». «Dopo un anno e mezzo di incontri e confronti, dopo che il sito del Gerbido era stato declassato al decimo posto sciorina Giuffrida -, dopo tutto questo si sceglie senza neanche sentirci. Allora che parliamo a fare di area metropolita¬ na se qualcuno préWde'tìicJMd-i ni sulle nostre teste?». E di essere trattati così non ne hanno nessuna intenzione. «Rischiamo di diventare la pattumiera di Torino - sibila Graziano Dell'Acqua di Orbassano -. Sappiamo che i rifiuti vanno smaltiti, ma non dobbiamo pagare sempre noi. Ora basta». Le motivazioni per dire di no di certo non mancano ai sindaci della zona. «Già, perché ci si è dimenticati che proprio a due passi dal nuovo inceneritore c'è l'ospedale San Luigi» ricorda Dell'Acqua. «Portare i rifiuti dalla zona NordEst di Torino fino a qui per incenerirli significa far viaggiare centinaia di camion per chilometri - rimarca Marco Piovano, assessore grugliaschese -. Significa smog e caos». fcHó-èiSi càrdaihi'kdi'p&é di guerra per l'ip&tèSl1 di 'uri 'inceneritore nell'area Fiat - ammette Amalia Neirotti sindaco di Rivalta -, e adesso arriva ariche quello del Gerbido». Già, perché nella stessa zona rischiano di trovarsi due termoconvertitori. «Intanto, per qualcuno noi siamo di serie z» sibila Giuffrida. E la battaglia appena iniziata sarà senza esclusione di colpi. La prima mossa è una lettera inviata ieri a Chiamparino e alla Bresso, e firmata da Giuffrida, Mazzù e Dell'Acqua, 'dove chiedono di fare retromarcia su questa ipotesi. «Ma è solo l'inizio - dichiara il sindaco di Beinasco -. Perché se vanno avanti incuranti del danno che provocano io e i miei cittadini ci metteremo davanti alle ruspe». inU» ■''.:i' «Chi sostiene che qui le case sono lontane non conosce la realtà Abbiamo due scuole a meno di un chilometro dal deposito Atm» Il sindaco di Beinasco Gilberto Giuffrida