Quotidianità, ironia e musical

Quotidianità, ironia e musical DA SODOMA A HOLLYWOOD- I CORTOMETRAGGIE L'EVENTO DI CHIUSURA Quotidianità, ironia e musical Vite vissute e rivisitazioni di miti e icone kitsch nelle dodici piccole-grandi pellicole in concorso B cortometraggi hanno sempre ■ giocato un molo essenziale ■ per il cinema con tematiche omosessuali. Per la loro agilità produttiva, che consente a giovani autori e ad esperienze indipendenti di esprimere temi e soggetti spesso trascurati o banahzzati dal cinema commerciale. Ma anche per le caratteristiche intime della forma-cortometrapio, in cui si è obbligati alla concisione e all'intensità per catturare immediatamente lo spettatore: elementi che si prestano naturalmente ad un cinema in cui convivono in mille sfumature la sensibilità personale e l'impegno sociale, la passione per il cinema e l'immagine, il gusto per la provocazione e il rovesciamento ironico, l'invenzione scatenata e uno sguardo «altro» sul mondo. Il Festival fotografa questa realtà da un lato con la sezione Panoramiche - Cortometraggi, di cui riferiamo qui a fianco; dall'altra con la vetrina centrale del Concorso Cortometraggi: dodici titoli scelti tra i corti più ambiziosi e capaci di reggere il confronto con il cinema a tutto schermo e durata (non a caso primeggiano in questa sezione le realtà produttive più consolidate, con ben sei titoli dagli Stati Uniti e due dalla Germania). I titoli in questione rappresentano efficacemente quella pluralità di approccio di cui si è detto. Ci sono piccoli affreschi del quotidiano; film che affrontano il difficile e decisivo passaggio dell' adolescenza, come «Friistuck?» e «Spin»; c'è un film pensato per far discutere come il norvegese «Fremragende Timer», vincitore del Teddy Award 2003 a Berlino, che parte da un caso di cronaca (un uomo denunciato per aver avuto rapporti sessuali con un minore) per mostrare le contraddizioni della legislazione e la distanza con i vissuti individua- li; ma c'è soprattutto una forte presenza di commedie, e in specifico di film che abbracciano con affetto e ironia miti e icone della pop culture di ieri e di oggi, la dance music e certo gusto kitsch che attraversa musical e videoclip: in «Boychick» ad esempio un giovane ebreo americano abbandona per amore la sua timidezza «trasformandosi» in una sorta di scatenata Britney Spears, in «D.E.B.S» le forme del musical collidono con la parodia dello spy-movie, «Sing Along San Francisco» omaggia in musica la città-mito del mondo gay, nell'agrodolce «Paradisco» le emozioni e i ricordi di un'epoca «invadono il presente» grazie alle note della dance anni Settanta, mentre «Target audience» guarda nella lente deformante della parodia all'intero universo televisivo e il potere persuasivo della pubblicità... Paolo Manera Si VA DALLE OPERE DI DENUNCIA SOCIALE ALLA COMMEDIA: NE'MANCA L'OMAGGIO A SAN FRANCISCO, LA CITTA' SIMBOLO DEL MONDO GAY Scena del cortometraggio «Target audience» di David Kittredge

Persone citate: Britney Spears, David Kittredge, Paolo Manera, Sing, Spin

Luoghi citati: Berlino, Germania, Hollywood, San Francisco, Stati Uniti