«Trekking» di cristallo tra smeraldi e rubini di Giuseppina Fiori

«Trekking» di cristallo tra smeraldi e rubini GIARDINO DELLE GEMME IN MOSTRA NELLE SALE DEL CASTELLO DI GUARENE, NEL CUNEESE «Trekking» di cristallo tra smeraldi e rubini Giuseppina Fiori GUARENE (Cuneo) Acquamarine, rubini e smeraldi per una passeggiata nel mondo incantato dei cristalli. E' ciò che propone, da oggi al 18 maggio, la mostra «Les Fleurs des Mines», «Il giardino delle gemme», inaugurata ieri sera nelle sale del castello di Guarene, alle porte di Alba. Un'esposizione non con intenti scientifici, ma guidata dal gusto estetico e con finalità didattiche che ha per protagonisti i minerali provenienti dal museo regionale di Scienze naturali di Torino, da quello archeologico di Alba, dal museo mineralogico delle miniere di Traversella e da collezioni private. Non mancano le gemme pregiate: acquamarine, topazi, rubini, zaffiri, smeraldi, tomaline, granati, opali, sia allo stato grezzo, sia in stupendi esemplari lavorati dai maestri tagliatori nelle forme classiche e moderne di grande fascino. La mostra ospita un esemplare straordinario di una gemma rara, un ortoclasio del Madagascar del peso di 663 carati, considerato il più grande al mondo di questa specie. Il modellino di una pepita d'oro trovato nel 1842 in Russia è messo a confronto con gli ori piemontesi e della California, mentre spiccano i granati rossi del Pian della Mussa. Dal museo di Torino proviene una selezione di minerali piemontesi e della Sardegna di grande bellezza, nonché alcuni campioni dalle più rinomate miniere del mondo. Il museo di scienze naturali di Alba è presente con una ricca selezione di materiali delle Alpi Cuneesi. Di notevole effetto è la sezione dedicata ai minerali fluorescenti sotto lalucedi Wood. Dal museo mineralogico di Traversella sono giunte alla mostra di Guarene campioni e ricordi di una delle più antiche miniere del mondo. Il paese montano della Valchiusella è in una località famosa per i suoi giacimenti minerari: a Guarene sono stati portati anche antichi attrezzi dei minatori, come mazzetta, scalpello e martelli, che testimoniano la fatica dell'uomo. «Questa mostra è stata concepi- ta non per specialisti, ma per avvicinare la gente al mondo dei minerali» ha detto Mariano Gallo, conservatore della sezione di mineralogia del museo regionale di Scienze naturali di Torino. Piermauro Giachino, responsabile del reparto conservazione e ricerche del museo torinese, ha sottolineato che quella di Guarene ò un'opportunità per esporre al pubblico materiale attualmente non visibile per motivi di ristrutturazione. Della mostra ha parlato il professor Sergio Gallo, mentre ha fatto gli onori di casa la contessa Anna Provana di Collegno, presidente dell'Associazione culturale Carlo Giacinti) Roero di Guarene che ha promosso l'iniziativa, d'intesa con la Regione e altri enti. La mostra, completata da una serie di dipinti inediti del pittore torinese Ettore Fico che raffigurano proprio questi «fiori di miniera», è aperta nei giorni feriali dalle 16 alle 19. Sabato e domenica, dalle 10 alle 18.

Persone citate: Anna Provana, Carlo Giacinti, Ettore Fico, Mariano Gallo, Piermauro Giachino, Sergio Gallo, Wood