Calano gli incidenti sul lavoro Maroni: «Serve più sicurezza»

Calano gli incidenti sul lavoro Maroni: «Serve più sicurezza» IN ITALIA 1360 MORTI, DATO IN DISCESA DEL 3.8 PER CENTO RISPETTO AL 2001 Calano gli incidenti sul lavoro Maroni: «Serve più sicurezza» Rapporto dell'llo-lnail: due milioni di decessi a livello mondiale Le disgrazie costano il 407o del pil. I sindacati chiedono controlli ROMA In Italia nel 2002 gli incidenti sul lavoro sono stati 981.523; 1360 le cosiddette morti bianche. Nel mondo invece gli incidenti sono stati complessivamente 270 milioni, 2 milioni i morti, tra cui 12 mila bambini. Sono alcuni dei dati diffusi ieri nel corso di un'iniziativa, realizzata dall'Ilo (International Labour Office) e Inail, per celebrare l'VIII Giornata intemazionale in memoria dei lavoratori morti o feriti sui luoghi di lavoro. Gh incidenti del lavoro, oltre a costituire in problema sociale, pesano anche sull'economia. Il costo annuo degli incidenti sul lavoro in Italia è valutato in 28 miliardi di euro, al livello mondiale i costi degli infortuni ammontano annualmente al 40Zo del Pil, (1251 miliardi) mia cifra 20 volte superiore all'ammontare mondiale ufficiale dei fondi stanziati per lo sviluppo. In Italia, nonostante il problema sia ancora rilevante, nel 2002 è stato registrato un calo degli infortuni pari al 3,80Zo rispetto al 2001. Ine denti in calo in tutte le regioni d'Italia, in particolare nel CentroSud (il ribasso più consistente è avvenuto in Puglia dove gli incidenti sono calati di oltre 3 1007o). In controtendenza solo Calabria, Liguria e Valle d'Aosta, dove però le variazioni numeriche sono statisticamente poco consistenti. Soddisfa¬ zione per i progressi sul fronte governativo: ilcalo del numero degli incident - ha rilevato ieri il ministro del Welfare, Roberto Maroni - deriva dall'insieme di diverse iniziative, fra cui l'efficace azione che il governo ha intrapreso con le parti sociali sul terreno della lotta al lavoro nero, attraverso la costituzione dei Cles (Comitati per il lavoro e l'emersione del sommerso) in tutte le Province d'Italia. I risultati positivi sin qui ottenuti - conclude il ministro - devono essere da sprone per continuare ad operare nel campo della sicurezza sul lavoro». L'Inail, fra l'altro, ha finanziato oltre 5 mila progetti per la formazione ed informazione sulla sicurezza del lavoro che hanno coinvolto oltre 800 mila lavoratori. Nel mondo un infortunio sul lavoro ogni due avviene in agricoltura e sono 335.000 ogni anno gli incidenti mortah. I casi di malattie legate al lavoro sono 160 milioni; un terzo di essi causa la perdita di 4 o più giorni lavorativi. Se è il cancro è la principale causa di morte legata al lavoro (320Zo dei casi), ogni anno nel mondo sono 340.000 i lavoratori che muoiono a causa di sostanze tossiche e l'amianto in particolare causa circa 100.000 morti l'anno. A detenere il primato negativo è la Gina dove si verificano oltre 460.000 incidenti sul lavoro ogni anno (circa un quarto del totale). Se in Europa il problema non è della stessa entità, alcuni studi però indicano che il 50-600Zo dei giorni di assenza dal lavoro sono dovuti allo stress causato dal lavoro stesso. In Italia il problema degli infortuni sul'lavoro resta di dimensioni notevoli, circa 1 milione di incidenti all'anno, ma in linea con quello che accade negli altri Paesi d'Europa e con un trend comunque in calo rispetto agli anni passati. Nel 2002 gli infortuni sono diminuiti complessivamente del 3,807o, con un particolare calo nell'agricoltura (-9,70Zo) e nelle regioni del Centro-Sud. In crescita invece gli infortuni in itinere (-f9,40Zo), dato da attribuire soprattutto ad un sempre maggiore riconoscimento di questi particolari incidenti sul lavoro. «La sicurezza sul posto di lavoro deve essere prevista, in modo sempre più netta, dal contratto: è un costo ineludibile, ma che salverà se applicato ad ogni azienda tante vite umane». Questo il commento a caldo del segretario confederale della Uil Fabio Canapa. Anche per Paola Agnello Modica, segretario nazionale della Cgil i dati dell'Inali confermano che «la battaglia contro gh infortuni sul lavoro deve essere combattuta in ogni azienda senza distrazioni. Le cifre, che risultano ancora alte, sono un monito a continuare l'impegno quotidiano». [r.e.s.] rfi1 liniTiniriirMiiiiinirMìiLìiriiriiiiwiiuwiwiniiiiiiiiffmwi—iniiig iiinniMiM»iy.ji INFORTUNI SUL LAVORO IN ITALIA ^ •XfWf :««v9M») IrHMtMtM IMICWHKIMIWMIlllBIOMIHMtl IMM N IIM^MVMComm* wftfMt«Mtm»MM««**»K«n: MWmtWWNNCKMMnMCUWMMCMMMMW ^ PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA Per settori INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA 2002 83.023 2824 166.920 33.719 Variazione su 2001 o,iyo -s.o'fciS I.IVo 2002 Variazione su 2001 2002 Variazione su 2001 EMILIA ROMAGNA 142.507 -0,3^0- 27.895 -MVo 124.019 -6.60Zo, 30.743 -4,8Vo TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE 78.701 -UVc 21.187 -3,2^ ^ 38.839 -2,80/0 51.276 -8,40/0 24.032 -2,20/0 4679 -9,iy0 CAMPANIA 33.690 -8,9^ PUGUA 43.941 -10.2W 14.698 1,7 SICILIA 33.507 -1,9*A^: SARDEGNA 17.350 -3,20/0 ''■? TOTALE 981.523 2002 907.621 73.902 Variazione su 2001 -3,30Zo -9,70/0 Casi mortali INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA \ì':2002 1229 131

Persone citate: Casi, Fabio Canapa, Maroni, Paola Agnello Modica, Roberto Maroni, Valle D'aosta Lombardia Liguria Trentino Alto Adige