Vietnam bonificato, la polmonite fa meno paura

Vietnam bonificato, la polmonite fa meno paura iDENTSKIT DELL'ONU della salute DA VENTI GIORNI NESSUN NUOVO CASO: E IL PRIMO PAESE TOLTO DALLA USTA NERA Vietnam bonificato, la polmonite fa meno paura Anche nel Sud-Est asiatico e a Toronto i morbo sembra in regressione ROMA Il Vietnam non è più un Paese dal quale può partire il contagio del virus Sars, la polmonite atipica che sta mietendo vittime soprattutto in Oriente e che tiene in allarme i governi di tutto il mondo. Da venti giorni, dall'otto aprile, non viene segnalato alcun nuovo caso e ciò significa, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, che il Paese è il primo a essere tolto dalla lista di quelli a rischio di contagio nella quale restano inseriti Hong Kong, il Canada, Singapore e, soprattutto, la Cina, la grande incognita. La Sars in Vietnam ha ucciso cinque persone e ne ha contagiate 63, tra cui il medico italiano Carlo Urbani, in seguito deceduto in un ospedale della Thailandia. Nel dare notizia del successo, il ministro della Sanità, Tran Thi Trung Chien, ha mostrato contenuta soddisfazione. «L'epidemia di Sars è stata bloccata» ha detto, aggiungendo che comunque non vanno sottovalutati i rischi di una nuova «importazione del virus.attraverso viaggi internazionali». Perciò il Vietnam continuerà a lavorare,a stretto contatto con i'Oms per evitare che la malattia si manifesti di nuovo. D'altra parte è stata proprio l'Oms ad avere un ruolo chiave nel consigliare al governo di Hanoi le misure precauzionali da attuare dopo il primo caso di Sars, un uomo d'affari americano di origine cinese ricoverato il 26 febbraio all'ospedale francese di Hanoi. Tant'è che il virus non è uscito dalle mura del nosocomio, dipendenti e pazienti sono stati messi immediatamente in quarantena e quasi tutti sono stati salvati. Qualcuno non ce l'ha fatta: le cinque persone morte in Vietnam (tra cui due medici) lavoravano, infatti, in quello stesso ospedale. «Sorveglianza» e «vigilanza» sono le parole d'ordine per il futuro. In particolare, il ministero della sanità di Hanoi ha chiesto di poter chiudere temporaneamente la frontiera con la Cina, lunga 1130 chilometri. Ma un provvedimento di questo genere potrebbe creare seri problemi politici e qualsiasi discussione in merito verrà probabilmente rinviata. I casi di polmonite atipica sembrano essere in calo anche a Hong Kong, Singapore e nella città canadese di Toronto. Lo ha riferito David Heymann, direttore esecutivo della Sezione malattie trasmissibili dell'Organizzazione mondiale della Sanità da Bangkok dove parteciperà, oggi, al summit sulla Sars dei membri dell' Associazione nazioni del Sud-Est asiatico e Cina. Resta, infatti, aperta la questione della reale entità dell'epidemia in Cina. «I dati forniti dal ministero della Sanità sulla diffusione della Sars nella capitale sono incompleti e non permettono di capire la tendenza dell' epidemia», ha dichiarato, a Pechino, Henk Bekedam, responsabile dell'Oms in Cina. I numeri, così come sono, ha continuato, «non dicono nulla» e non consentono di stabilire quali siano le misure più adatte a sconfiggere la malattia. Critiche alla Cina sono venute anche da un altro esperto dell'Oms e dal più noto dissidente cinese, Weì Jingsheng. Il primo, Wolf- gang Preiser, virologo dell' università di Francoforte e con una esperienza di cinque anni a Pechino in qualità di consulente per l'Oms, ha detto che i controlli sanitari negli aeroporti cinesi sono «insufficienti» e possono provocare una diffusione del virus in Europa. Il dis»ir dente Wei, in un articolo pubblicato dall'International Herald Tribune, ha scritto che i PaéSi ' òccidentdli farebbero «un errore storico» se non attribuissero al governo cinese la responsabilità della crisi sanitaria in corso, prima di tutto per «aver tenuta nascosta la gravità del fenomeno». [d. dan. E merito deirallarme tempestivo dopo il primo caso all'ospedale di Hanoi il 25 febbraio Il virus non è uscito da quelle mura tutti sono stati messi in quarantena I cinque deceduti lavoravano proprio in quell'edificio L'Organizzazione mondiale | della Sanità (Oms) è f un;istìtuzione dèll'Onu fondata il 7 aprile 1948. Il suo scopo è portare tutti i popoli al più elevato livello possibile di salute, cioè a unp stato di. «completo benessere fisico; mentale e sociale»: la salute non è isolo assenza di malattia o di infermità t La Prima Assemblea i mondiale J della Sanità si riunì nel Palazzo delle Nazioni a Ginevra il 24 giugno del 1948 L'OMS e diretta ^ dai 192 Stati Z membri, riuniti nell'Assemblea mondiale della Sanità, che approva il programma e il budget biennale dell'Oms e stabilisce, gli orientamenti politici Il 7 aprile di ogni | anno si celebra la f «Giornata Mondiale della Sanità», dedicata a un tema particolare; nel 2001 si è parlato di salute mentale, nel 2002 il tema è stato «Agire per la. Salute», nel 2003 «Ambienti sani per i bambini»

Persone citate: Carlo Urbani, Chien, David Heymann, Henk Bekedam, Jingsheng, Preiser, Primo Paese