«I miei otto giorni in ricognizione nel caos Baghdad»

«I miei otto giorni in ricognizione nel caos Baghdad» RIENTRATO L'ALESSANDRINO FERRARIS «I miei otto giorni in ricognizione nel caos Baghdad» AtESSANDRIA E' tornato la scorsa notte da Baghdad, fra i primi italiani in missione in Iraq per conto del ministero degli Esteri, ha preceduto la task force di diplomatici e tecnici partita ieri da Roma. Dante Ferraris, «disaster manager» della Protezione civile e presidente provinciale della Croce rossa, partito il 18 aprile, aveva telefonato martedì. Poche frasi concitate: «Qui sparano dovunque, è un casino». Ieri, con più calma, il suo racconto. «Dovevamo individuare una zona e coordinare la costruzione di un ospedale. Eravamo in sei: con me due medici e alcuni dirigenti del Ministero degli esteri. Direzione alla cooperazione e sviluppo. Ho trovato una città nel caos, senza guida; allacciare i contatti è stato davvero difficile». La delegazione, che ha soggiornato in quel che resta dell'ambasciata, ha individuato il luogo dove allestire l'ospedale da campo, un'area compresa tra il carcere di massima sicurezza e un ospedale bombardato e saccheggiato. «In città ci sono 33 ospedali, ma si tratta di piccole postazioni specializzate, c'è bisogno invece di un Pronto soccorso avanzato per le prime cure d'emergenza, prima di indirizzare i feriti in altre strutture. I medici iracheni sono molto bravi, specialmente le donne, ma mancano tutti i presidi sanitari, dalle bende agli strumenti operatori. L'embargo e la guerra hanno creato una situazione disperata. Tra i feriti, specialmente quelli per le bombe, ci sono molti bambini. Inoltre mancano acqua ed •-■nergia elettrica». La missione ha dato risultati, '.emani l'aeroporto di Baghdad riaprirà e i primi aerei ad atterrare saranno un «Cargo Antonov» che partirà da Caselle e un «CI30» che decollerà da Pisa con tutto l'occorrente per allestire il Pronto soccorso da campo. A bordo 18 persone tra medici, infermieri, operatori e 12 carabinieri. [se. e] Dante Ferraris

Persone citate: Dante Ferraris

Luoghi citati: Baghdad, Iraq, Pisa, Roma