Tra i fondi azionari vince la formula mini

Tra i fondi azionari vince la formula mini I COLOSSI DELLA GESTIONE BATTUTI DALLE INIZIATIVE PIÙ' FLESSIBILI Tra i fondi azionari vince la formula mini Beani (Bnl Gestioni): «La correzione delle piazze finanziarie ha colpito soprattutto le blue chips, e meno le small caps» Anna Messia Se si guardano le performance in rosso a nessuno verrebbe in mente di invidiare i risparmiatori che negli ultimi anni hanno deciso di comprare fondi azionari. I migbori fondi equity che investono in Italia hanno perso, in un anno, tra il 150Zo e il 200Zo. Ma guardando le classifiche si nota un fatto curioso: a primeggiare nei risultati a un anno sono quasi sempre i prodotti con un patrimonio di medie o piccole dimensioni. E in qualche caso si tratta di fondi che investono principalmente in medium e small cap. ArtigianCassa azioni Italia, fondo dedicato di Bnl gestioni, con una massa complessiva di 1,66 miboni di euro è, per esempio, b primo tra gli azionari Italia negli ultimi 12 mesi, pur con un rendimento negativo del 14,820Zo. Spicca, al terzo posto, Nextam partners azionario Italia, che con un patrimonio di 5,72 milioni ha contenuto le perdite al I8,330Zo, contro una flessione media del comparto del 22,57lJ(i: : , Qual è il motivo di questi risultati, seppure deludenti? I fondi più piccoli sonò piìi agili e in grado di limitare i danni rispetto ai colossi del mercato. «Negli ultimi due anni la dimen¬ sione più piccola dei prodotti è stata premiante perché la correzione delle piazze finanziarie ha colpito soprattutto le blue chip e meno le società a media e piccola capitalizzazione - afferma Giordano Beani, responsabile degli investimenti di Bnl gestioni -. I fondi che hanno fatto gestione attiva, allontanandosi dai principali indici di mercato, sono stati avvantaggiati. E spesso questi prodotti hanno coinciso con i fondi che hanno un patrimonio più piccolo e possono aprire e chiudere le posizioni sui titoli più piccoli con maggiore facilità». L'esempio è calzante proprio per la sgr del gruppo Bnl dove, a distinguersi per le performance, è appunto b piccolo ArtigianCassa azioni Italia. «In questo fondo abbiamo sempre perseguito una strategia basata sullo stock picking (la selezione delle singole aziende), perché grazie a un patrimonio sottile il gestore può muoversi agilmente sul mercato comprando titoli a media e piccola capitalizzazione senza grandi problemi di liquidare le posizioni - spiega Beani - Per esempio^ nell'ultimo trimestre abbiamo privilegiato titoli bancari a capitabzzazione più contenuta rispetto ai colossi del credito come Unicredit o Banca Inte¬ sa. Nel portafoglio abbiamo incluso istituti quali Popolare di Verona e Novara, Antonveneta, Banca agricola mantovana e Capitalia». Il fondo può sfruttare al meglio le situazioni di mercato che di volta in volta si presentano. Operazioni che lo stesso Beani considera più difficili da realizzare per l'altro fondo azionario Italia di casa. Investire azionario, che ha più di 400 milioni di euro in gestione. Anche neba scuderia di Nextra im, la sgr del gruppo Intesa, si è messo in luce il fondo azionario Pmi Italia, gestito da Carlo De Vanna, che al 31 marzo disponeva di un patrimonio di 36,45 milioni di euro. «Nelle small cap non ha senso scegliere i titoli in base al settore di appartenenza - sostiene De Vanna - Bisogna scovare le aziende su cui investire e spesso sono società che pochi seguono. Ma se c'è del valore dentro, prima o poi il mercato le scopre». E anche in questo caso le dimensioni contenute del patrimonio da gestire sembrano avere aiutato il fondo. Ma il connubio fondi piccoli-buone performance sembra destinato a valere solo con i mercati in discesa. «Spesso i fondi piccoli coincidono con quebi giovani. Ma è piuttosto facile riuscire a distinguersi con buone performance quando si lancia un nuovo fondo con i mercati dominati dall'Orso - dichiara Luca Parmeggiani, neoamministratore delegato di Gestnord fondi, una lunga esperienza di gestione nella finanza elvetica - Basta entrare nei mercati azionari lentamente, mantenendo più a lungo la componente di liquidità». Ma non per tutti la dimensione ridotta del patrimonio rende un prodotto migliore dell'altro. Tutto dipende dalla volontà del gestore e soprattutto dalle indicazioni della società di appartenenza. La pensa così Carlo Gentili, uno dei gestori e fondatori di Nextam partners, che non nasconde che spesso i grandi gruppi consigliano ai money manager «di limitarsi a seguire i benchmark. Ma nonostante le grandi dimensioni i fondi possono seguire una gestione attiva e fare meglio del mercato». [Borsa&Finanza] 1 MIGLIORI FONDI AZIONARI Socleta Perf. a 1 anno % |

Persone citate: Anna Messia, Beani, Carlo De Vanna, Carlo Gentili, De Vanna, Giordano Beani, Luca Parmeggiani

Luoghi citati: Italia, Novara, Verona