Task force italiana È partita l'avanguardia

Task force italiana È partita l'avanguardia Task force italiana È partita l'avanguardia ROMA È partita ieri per Baghdad la prima missione umanitaria italiana verso l'Iraq: una task force di diplomatici, esperti e tecnici è decollata con un Antonov alle 5 del mattino da Ciampino con destinazione Amman, per poi proseguire verso Baghdad in auto (arrivo previsto in serata). Resterà in Iraq per tutta la settimana. La delegazione è composta da due diplomatici, gli ambasciatori Antonio Armellini e Antonio Radini, un consigliere economico, due esperti ambientali, due esperti di beni culturali e archeologici e una scorta di quattro carabinieri. D'intesa con l'Ohra (Office for Rehabilitation and Humanitarian Assistance), la missione effettuerà una ricognizione delle esigenze prioritarie della popolazione irachena. Il 7 maggio si terrà al ministero degli Esteri una nuova riunione della Task force per l'esame dei risultati della missione e per la definizione dei progetti operativi di intervento.. L'invio dell'ospedale da campp a Saghd^p^e^sppsto negli ultimi giorni dalla Farnesina e dalla Croce Rossa Italiana inìzierà la settimana prossima, per aereo, via Kuwait, appena ottenute le necessarie autorizzazioni per il suo tra-. sporto e per la sua installazione nella capitale irachena. Le attrezzature e i materiali destinati all'ospedale saranno accompagnati fino a Baghdad da un primo gruppo di quindici medici e paramedici e da un nucleo iniziale di quindici carabinieri incaricati di garantire la sicurezza della struttura medica. Il compito della task force è fare una prima ricognizione in vista di una partecipazione dell'Italia alla ricostruzione del dopoguerra. I settori nei quali si concentrerà in particolare l'attenzione degli esperti italiani sono il sistema di condutture idriche, la bonifica dei suoli, il sistema elettrico, il ripristino delle centrali e la ricostruzione del porto di Umm Qasr. La missione della Croce Rossa Italiana, ha riferito il commissario straordinario della Cri, Maurizio Scelli, partirà questa mattina da Torino Caselle. L'ospedale da campo costituirà una specie di «testa di ponte sanitaria». La prima parte della struttura, sarà costituita da una unità di pronto soccorso e chirurgia (posto medico avanzato) con sette tende attrezzate, un ufficio mobile, due mezzi di ricognizione, due ambulanze, un generatore e sarà dotata di circa venti addetti. La restante parte dell' ospedale sarà inviata il 3 maggio. Un contributo giungerà anche dall'Arma dei Carabinieri, come ha confermato ieri il comandante generale Guido Bellini, precisando che l'Arma è pronta, ma non ci sono ancora indicazioni precise sulla data di partenza del contingente. Per l'invio in Iraq del resto del contingente dell'Arma, così come del grosso dei 2500 militari italiani, bisognerà ancora aspettare. Secondo fonti autorevoli lo schieramento potrebbe cominciare solo verso la fine del mese di maggio, non prima. [r.r.]

Persone citate: Antonio Armellini, Antonio Radini, Guido Bellini, Maurizio Scelli

Luoghi citati: Baghdad, Ciampino, Iraq, Italia, Roma, Torino