lmi-Sir, le ultime carte della difesa

lmi-Sir, le ultime carte della difesa SE L'EX MINISTRO CHIEDESSE DI ESSERE ASCOLTATO LA CAMERA DI CONSIGLIO SLITTEREBBE DI POCHI GIORNI lmi-Sir, le ultime carte della difesa Taormina: «In primo grado Previti sarà condannato» ROMA Primo scenario: oggi la Corte d'appello di Milano dichiara inammissibile l'istanza di ricusazione presentata dall'imputato Cesare Previti per il processo Imi-Sir, perché tardiva. In questo caso, domani alle 15 il presidente del Tribunale, Paolo Carfì, prende atto della decisione e si ritira in camera di Consiglio. E la sentenza potrebbe arrivare il giomo stesso. Variante: domani Cesare Previti si presenta in aula e chiede di poter fare le dichiarazioni spontanee negate, a suo dire, dal Tribunale. A quel punto, se i giudici non dovessero accogliere la richiesta dell'imputato, i difensori di Previti potrebbero presentare una nuova istanza di ricusazione. Scenario molto ipotetico e improbabile: «Conoscendoli, i giudici della IV sezione penale - si dice convinto un magistrato del palazzo di giustizia milanese - non si presteranno a nessuna forzatura. Neppure se l'onorevole Previti chiederà di rinviare l'udienza per impegni parlamentari verranno meno alla scelta di non farsi strumentalizzare». Risultato: un rinvio dell'udienza e della camera di Consiglio di alcuni giorni. Secondo scenario: oggi la Corte d'appello di Milano fissa un'udienza camerale convocando le parti. L'imputato Previti guadagna un paio di settimane di tempo, prima della sentenza. I suoi difensori si batteranno in ogni caso perché non si vada a sentenza prima della pronuncia della Cassazione sulla impugnazione, che molto probabilmente sarà presentata contro la decisione di inammissibilità dell'istanza di ricusazione. Se il presidente della IV sezione decidesse di non aspettare la Cassazione, potrebbe essere presentata l'ennesima istanza di ricusazione. «Come è legittimo, l'imputato sfrutterà tutte le occasioni previste dalla legge per ritardare al massimo la sentenza. Ma questa sarà pronunciata. Ormai è troppo tardi». E' pessimista Carlo Taormina; deputato di Forza Italia e sodale di Cesare Previti. Per l'ex sottosegretario all'Interno, il suo appello a intervenire rivolto al Guardasigilli, al Csm, alla Procura generale, alla Cassazione e al Parlamento, ((per bloccare questo ignobile martirio al quale sono sottoposto ormai da sette anni», ((potrà produire risultati per il futuro, non per questo processo. In primo grado. Previti sarà comunque condannato». Ne è convinto anche Giuseppe Gai-gani, responsabile Giustizia di Forza Italia: «Se fossero vere le cose che denuncia riflette - allora ognuno, per la sua parte, dovrebbe indagare e intervenire. L'uigenza che il Parlamento si riappropri .delle sue prerogative e dei suoi poteri è sul tappeto: dobbiamo ripristinare le guarantigie per i parlamentari, l'immunità». Discorso che se affrontato in termini di riforma costituzionale (ripristino delTimmunità prevista dall'articolo 68) o anche per via ordinaria, attraverso un emendamento al Senato o un disegno di legge ad hoc, comunque avrà bisogno di tempi necessariamente lunghi, tempi che in ogni caso non riusciranno a bloccare la sentenza di primo grado del processo Imi-Sir Lodo Mondadori. «La vicenda processuale di Pre viti», incalza il capogruppo al Senato di Forza Italia, Renato Schifarli, «ci rafforza nel progetto di affrontare in Parlamento, al più presto, la riforma dell'ordinamento giudiziario, la separazione delle camere». Insorgono contro Cappello» di Previti diversi esponenti della magistratura. Antonio Patrono, segretario di Magistratura indipendente: «La Cassazione a sezioni unite ha già escluso ogni profilo di illecito comportamento da parte dei magistrati del processo Imi-Sir Lodo Mondadori». Carlo Pucci, di Unicost: «Quella di Preyiti è stata una reazione scomposta'' che si tradùce nel rifiuto dello Stato di diritto». Armando Spataro, dei Movimenti: «Mi auguro che il Csm intervenga a tutela dei giudici di Milano». [r.i.J

Luoghi citati: Milano, Roma, Taormina