«Redditività in crescita»

«Redditività in crescita» IN RIPRESA L'ANDAMENTO DELLA COMPAGNIA CHE NON ESCLUDE ACQUISIZIONI MIRATE «Redditività in crescita» Bernheim: nessun bisogno di andare sul mercato i conti dell'inviata a TRIESTE LE Generali sono l'unica compagnia a non chiedere ai soci di metter mano al portafoglio, mentre in Europa le assicurazioni hanno già chiesto al mercato 15 miliardi di euro». C'è più di una punta di orgoglio nelle parole di Antoine Bernheim, quando si immerge nel raffronto tra i big delle assicurazioni europee. Certo Allianz e Axa sono gruppi grandissimi, e il presidente delle Generali qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie, all'indirizzo dell'Antitrust, colpevole ai suoi occhi di frenare lo sviluppo in Italia della compagnia triestina quando gli stranieri non hanno ostacoli nelle acquisizioni e nella fase in cui «la pochezza dei margini fa sì che solo un forte sviluppo dei ricavi possa permettere di fare buoni bilanci». La crescita «strutturale e costante» della redditività è, del resto, uno degli obiettivi del piano industriale presentato un paio di mesi fa dalle Generali; piano che il mercato ha accolto come un punto di svolta, con la sua ricerca della redditività del core business e non solo delle componenti finanziarie, con l'impegno a mi- gliorare la gestione tecnica nei rami danni (dove il gruppo deve crescere), con la rilettura delle presenze all'estero con la lente del ritorno dell'investimento (completata quella nell'Est europeo, è in espansione quella in Asia, a partire da Cina e Thailandia); con lo sviluppo per vie inteme «senza escludere acquisizioni mirate». Sl la prospettiva di una acquibizione importante - oggi non alle viste - porterebbe le Generali ad ipotizzare di ricorrere al mercato dei capitali; altrimenti, non ci saranno operazioni sul capitale. Bernheim si compiace del fatto che la società triestina «gode di una capitalizzazione superiore a quelle di Allianz e di Axa». Ciò non gli impedisce di far rilevare che quando fu costretto a lasciare la presidenza nel '98 «il titolo valeva 40 mila lire», mentre quando lo ha ripreso nel settembre scorso «valeva solo 14 euro»: ora è salito vicino ai 20 euro. Nei quattro anni della sua presidenza ricorda Bernheim - il giro d'affari consolidato delle Generali era raddoppiato e la capitalizzazione triplicata. Come dire che non c'erano ragioni per silurarlo se non, forse, quel suo incaponirsi «nel gestire la società nell'interesse di tutti gli azionisti»: così l'amarcord del presidente finisce con una stoccata alla Mediobanca di allora. Tornato sulla poltrona più alta del Leone di Trieste - «lo statuto dice che il presidente è il capo azienda», rileva con un pizzico di civetteria aggiungendo che «il potere e il consenso di un presidente non dipendono dalle prescrizioni statutarie, ma dalle qualità e dalle competenze del soggetto» - Bernheim ribadisce alcuni punti cardine del suo credo in campo assicurativo. Il più importante è che «il patrimonio immobiliare è essenziale per una compagnia assicurativa»; così il presidente boccia la corsa alle cessioni compiuta da altri gruppi assicurativi, compresa l'Ina. Si conferma così che lo spin off realizzato a favore di Generali Property «non avviene in funzione di una cessione, ma di una gestione più dinamica e attiva di quel patrimonio»; per la creazione di valore ci potrebbe essere in futuro anche una quotazione. Si apprende inoltre che, nella bancassurance, la collaborazione con Banca Intesa avverrà tramite l'Alleanza (per la quale non c'è alcuna intenzione di lanciare una Opa sulle quote possedute da terzi). Le Generali, invece, studieranno nuove collaborazioni con altri soggetti. L'assemblea ha nominato Balbinot amministratore, ha approvato i conti 2002 chiusi con 206 milioni di euro di utile netto per la spa, e la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per azione in pagamento dal 22 maggio. Il consiglio ha nominato nel comitato esecutivo - accanto a Bernheim, Galateri, Perissinotto, Balbinot - Piergaetano Marchetti, Gerardo Broggini, Tito Bastianello e Paolo Biasi. Non è stato fatto un secondo vicepresidente, [f. pod.l 4-400Zc -h20yc SEI MESI MIGLIORI DEL LISTINO (L'andamento del titojo^enerali rispetto a quello del MIB 30) \r GENERALI ar"' ULTIMO PREZZO (25/4) e 19,86 Il nuovo tandem di Generali, Antoine Bernheim e Gabriele Galateri

Luoghi citati: Asia, Cina, Europa, Italia, Thailandia, Trieste