Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Non ha prezzo la gioia di essere genitori» - «Una sola medicina per il bosco: il rispetto» - «Un parcheggio clandestino nel mare delle strisce blu» - «Anche Alpignano e Pianezza chiedono il bus diretto» Un lettore ci scrive: «Vorrei collegarmi alla lettera con titolo "Ma i bambini sono forse diventati beni di lusso". E' vero, l'Italia è povera di neonati, ma qualcuno, si è mai domandato perché? Ecco alcuni esempi: se in famiglia lavorano entrambi i genitori l'asilo nido, viene a costare tra i 200-350 euro al mese. Se non si hanno i nonni, ai quali bisognerebbe fare un monumento (non in tutte le città ma in tutti i quartieri), quando il bambino o più'bambini stanno male bisogna stare a casa a curarli e, se per i primi tre anni ci sono mesi coperti dall'Inps, dopo bisogna prendere giorni di ferie e magari si esauriscono in poco tempo. Ricorrere alle baby sitter ha costi altrettanto elevati. Rimanere a casa con i figli vuol dire anche impegnarsi con loro, a giocare e a parlare ogni tanto, e non metterli davanti alla tv. Questo richiede tempo e se si lavora in due tutto il giorno mandare avanti la casa richiede molta abilità. «C'è la gioia di essere genitori ma di sicuro è messa ogni giorno a dura prova e a dubbi atroci "ma chi c'è l'ha fatto fare!". Se nei prossimi anni si vorrà che l'aumento demografico ci sia bisogna mettere le famiglie ita- liane nella condizione di farli, altrimenti il detto "dove c'è da mangiare per un figlio c'è n'è anche per un altro" non si potrà più ritenere valido e forse non ci sarà più neanche per quell'unico». Marco Grilli Un lettore ci scrive: «Il forum che si è innescato sulle moto da trial mi pare abbia raggiunto un limite che supera l'intelligenza umana. Il lettore Boero per giustificare la sua passione motoristica, arriva a dire che il rumore di una motosega o quello di un trattore, sono più dannosi e inquinanti delle moto da trial. «Forse è il caso di ricondurre il tutto al buon senso delle persone, tutto ciò che attraversa il bosco di fatto disturba i veri proprietari dei boschi che sono gli animali, purtroppo oggi dobbiamo convivere con i mezzi meccanici, quindi potrà capitare che la forestale o chi per essa usi una jtosega per tutto il giorno, per migliorare la qualità della vita del bosco, perché come certamente saprà il lettore di tanto in tanto gli alberi vengono tagliati perché crescono troppo vicini l'un l'altro causandone a loro morte. Il trattore che tanto inquina, serve per portare cibo ad animali che sono in difficoltà a nutrirsi. Non importa con quale mezzo si attraversa il bosco. L'unica vera medicina per il bosco è soltanto una: il rispetto». Daniele Pastore Un lettore ci scrive: «Qualche tempo un articolo di cronaca annunciava la riapertura di via Magellano a seguito dell'ultimazione dei lavori di costruzione dell'autorimessa sotterranea. La riapertura c'è stata, ma è solo parziale poiché il tratto tra corso Re Umberto e via Messene è a senso unico verso corso Turati. «Si può notare che la metà della carreggiata è recintata e utilizzata di giorno come parcheggio gratuito non si sa da chi (da notare che il parcheggio in zona è a pagamento). I lavori in superficie sono completati e non si capisce il motivo dell'esistente situazione, soprattutto perché il suolo pubblico è occupato in modo improprio. Ad avviso dei residenti non ci si rende conto della causa. «Inoltre i marciapiedi dal lato dei fabbricati, che erano stati gravemente danneggiati dal transito dei mezzi di cantiere, sono in corso di un riassetto. I ;e per il momento è sospeso e l'accesso pedonale è proibito. I pedoni sono perciò costretti a camminare sulla carreggiata senza possibilità di alternative con evidente rischio personale. In caso di infortunio chi ne sarà responsabile? L'impresa o il Comune che non interviene? «Sono un po' tutte cose da chiarire e varrebbe la pena che i responsabili provvedessero a rendere pubbliche le cause, perché i residenti sono tutti abbastanza arrabbiati». Gaetano Landi Un lettore ci scrive: «Da anni Druento è collegata con un solo autobus, il 59, con la stazione di Porta Nuova. Quanto tempo si dovrà aspettare ancora per avere un collegamento diretto con P. Nuova o almeno con P. Susa da Alpignano e Pianezza, senza dover fare tutte le deviazioni e i trasbordi attuali? Ci vuole tanto a istituire una linea veloce da Alpignano a Torino, via tangenziale, corso R. Margherita, via Cibrario, P. Susa?. Il Comune di Pianezza sarebbe servito meglio con il prolungamento del 33 barrato. Cosa hanno Alpignano e Pianezza due realtà in espansione da non meritarsi una linea veloce con il centro di Torino?». Segue la firma specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Boero, Daniele Pastore, Gaetano Landi, Marco Grilli, P. Susa

Luoghi citati: Alpignano, Comune Di Pianezza, Druento, Italia, Pianezza, Torino