«Siamo a un passo dal farmaco anti-Sars»

«Siamo a un passo dal farmaco anti-Sars» NEGLI USA OTTIMISMO DEI RICERCATORI «Siamo a un passo dal farmaco anti-Sars» Un antivirale bloccherà il programma genetico. In Italia «medici scudo» pronti a scongiurare l'epidemia che si teme possa arrivare con l'autunno ROMA Il primo farmaco per combattere la Sars potrebbe essere disponibile tra pochi mesi, se i test che si stanno effettuando negli Stati Uniti dovessero dare risultati positivi. Lo annuncia su «Times on line» Denis Burger, responsabile dell'azienda AviBiofarma che lo sta sviluppando. Il medicinale, allo studio presso il «National Institute of Health», è un antivirale della famiglia degli antisenso, molecole m grado di interrompere la formazione dei virus bloccandone la traduzione del programma genetico, Rna. In Italia, intanto - a Milano, Torino e Roma - spuntano i primi test di laboratorio per scovare nei liquidi biologi dei sospetti malati il coronavirus legato alla Sars: alcuni sono realizzati in laboratorio, altri allestiti da alcune aziende biotech e messi a disposizione gratuitamente per essere sperimentati. Su tutti perì?, mette in guardia Antonio Cassone, microbiologo dell'Istituto superiore di Sanità: «C'è bisogno di una validazione e serviranno accurati controlli per dimostrarne l'efficacia. Per i moderni laboratori diffusi nel nostro Paese non è difficile mettere a punto un test fai-da-te - spiega Cassone, che all'Iss dirige il dipartimento di malattie infettive - perché la sequenza del genoma del coronavirus è disponibile su Internet e si possono utilizzare i cosiddetti "primers" per fare un analisi biomolecolare, sfrattan¬ do il metodo di amplificazione genica. Tuttavia nessuno può dire ancora se funziona o meno». La preoccupazione che in autunno possa arrivare in Italia non solo la normale influenza, ma anche la Sars (sindrome acuta respiratoria severa), ha già messo in moto la prima rete di assistenza: i medici di famiglia hanno messo a punto un progetto, denominato «italian health shield» (scudo sanitario italiano), che ha come obiettivo, attraverso il sito «www.fimmg. org», il dialogo con i cittadini sul rischio della polmonite atipica. «Abbiamo predisposto - ha detto Mario Falconi, presidente della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di famiglia entro l'estate, una giornata per la formazione di una task-force di 100 "medici-scudo" contro la Sars, provenienti dalle più importanti città italiane, soprattutto quelle con aeroporti e porti. Lì è possibile avere il polso della situazione "in entrata" in Italia». I «medici-scudo» saranno informatizzati, collegati con il network, formati e aggiomati, grazie ad una rete intranet; un numero verde che sarà pronto entro 10 giorni. «Ognuno di loro - dice Falconi dovrà formare a sua volta altri 50 medici e così via, tanto da creare una vera rete di protezione per i cittadini, perché la Sars va gestita sul territorio, collegando i centri di riferimento di secondo livello come gli ospedali Spallanzani (di Roma) e Sacco (di Milano) e i centri di infettivologia degli altri nosocomi. Occorre gestire la rete-base per evitare psicosi tra i pazienti negli studi medici: all'interno degli ospedali saranno affissi cartelli dove si invita, al primo sintomo sospetto, a telefonare al proprio medico di base, che visiterà il paziente a casa o fuori orario di studio, per non creare problemi agli altri malati». Quello che allarma di più è comunque il mistero sulla vera entità dell'epidemia in Cina. Laggiù il governo continua a negare di voler imporre la legge marziale nella capitale, mentre a Shanghai, in attesa dei dati ufficiali, l'Oms ha messo in guardia dal rìschio che ci possa essere un «sostanziale» incremento nei casi: le autorità, infatti, stanno rifacendo il conto dei contagiati con un nuovo sistema di registrazione, [f. ama.] HMBBMMMgaOMHMMWni ■HMMBMMMHI Anche il personale medico di molti ospedali in zone a rischio deve sottoporsi ai controlli della temperatura corporea Il governo cinese ha escluso la legge marziale Continua il mistero dei dati ufficiali L'Oms mette in guardia «C'è il rischio che stiano riconteggiando i casi con un nuovo sistema di registrazione»

Persone citate: Antonio Cassone, Cassone, Denis Burger, Falconi, Mario Falconi, Sacco, Spallanzani