Un addio a canzoni e film clonati Arrivano le multe anti pirateria

Un addio a canzoni e film clonati Arrivano le multe anti pirateria LE SANZIONI ENTRERANNO IN VIGORE DAL 29 APRILE, VIETATO ANCHE SCAMBIARSI MUSICA SUL WEB Un addio a canzoni e film clonati Arrivano le multe anti pirateria Le nuove norme prevedono: 154 euro come prima sanzione, per i recidivi fino a 1042 euro I venditori invece rischiano fino a 4 anni di carcere. E' ammessa una copia per uso personale Mara Montanari ROMA Per molti era diventata un'abitudine e qualcuno si era persino scelto un rivenditore ambulante di fiducia per acquistare ed e dvd falsi. Qualità magari non eccezionale, ma prezzi molti convenienti: meno della metà degli originali. Dal 29 aprile, comperare musica e film «copiati» potrebbe costare caro. Da martedì prossimo, infatti, entra in vigore nel nostro paese la Direttiva europea sul copyright. Chi sarà sorpreso ad acquistare ed e dvd falsi, pagherà una multa di 154 euro. Questa Direttiva - nota come Eucd, European Union Copyright Directive nasce con lo scopo di aggiornare e uniformare le leggi europee sul diritto d'autore, adeguandole ai trattati della World Intellectual Property Qrganization del 1996. Una norma mirata a combattere il fenomeno della pirateria più su scala commerciale che privata. A dare un colpo, insomma, ai produttori di materiale falsificato, che viene poi mandato sul mercato tramite i rivenditori ambulanti, spesso e:irtracòm\inìtari. Per i produttori, oltre la sanziòtié ammini^ratiyq di,103 euro per ogni copia illegale posseduta, scatterà anche la sanzione penale fino a quattro anni di carcere. Per chi invece acquista le copie, se viene sorpreso più volte, la multa da 154 può salire fino a 1042 euro. I soldi ricavati dalle sanzioni andranno a coprire i costi di campagne informative promosse per sensibilizzare il pubblico sui rischi della pirateria. Ma oltre al mercato illegale dei ed e dvd falsi, la Direttiva europea mette dei paletti anche alla musica scaricata da Internet. Gh amanti del «download» via computer potranno soltanto farsi ima copia di canzoni o album, «a uso esclusivamente personale». Vietato il «file sharing», ossia il modello inventato da Napster, sito chiuso da tempo grazie alle pressioni della grandi Case discografiche che vedevano pericolosamente compromesso il mercato musicale. Lo schema è questo: tramite il software di Napster - poi utilizzato da altri siti, nati come funghi, dopo la sua chiusura - internauti di ogni parte del mondo possono mettere in comune i loro file audio, il «file sharing» appunto. Da questa enorme collezione musicale virtuale, le persone che si collegano possono copiare i file messi a disposizione da altri internauti. Tutto questo non sarà più consentito, a meno di incappare in pesanti sanzioni. Per chi poi rimuoverà le misure di protezione di ed o dvd, ci sarà anche il rischio di finire in carcere. Misure accolte con un sospiro di sollievo dalla Fimi, la Federazione dell'industria musicale italiana: «In Italia il fenomeno della pirateria musicale rappresenta ben il 250Zo del mercato». Protestano invece gli internauti che si erano abituati a scaricare gratuitamente dalla Rete migliaia di file musicah. Sul sito no global Indymedia è già partita ima campagna contro la Direttiva europea, definita «pericolosissima, perchè legalizza i soprusi contro gli utenti». Viene poi introdotta una tassa su videoregistratori e masterizzatoli che, secondo la tariffazione provvisoria (concordata con le associazioni di categoria) in vigore fino al 31 dicembre 2005, sarà in ragione del 3 per cento del loro prezzo di listino. Aumento anche per i ed vergini come compenso alla Siae in quanto rappresentante di autori ed esecutori. La tassa sui ed audio sarà di 0,29 euro, quella sui ed di 0,23 euro, e sulle videocassette di 0,29 euro. Un sequestro di cassette e dvd contraffatti

Persone citate: European Union

Luoghi citati: Italia, Napster, Roma