Birusa, granturismo tra passato e futuro di Piero Bianco

Birusa, granturismo tra passato e futuro AL VOLANTE DI UN PROTOTIPO CHE HA ENTUSIASMATO A GINEVRA: 400 CV DA DOMARE, NIGHT VISION PER LA SICUREZZA Birusa, granturismo tra passato e futuro I concept della Bertone è un mix di emozioni e tecnologia Piero Bianco TORINO Difficile violentare l'istinto. E' tanta la voglia di schiacciare a fondo, al volante di una «belva» da 400 Gv generosa e intrigante, che invita alla trasgressione fin da quel suo nome inusuale: Birusa. Mutuato dal dialetto piemontese, il termine è sinonimo di «brillante, pieno di risorse». C'è im precedente nobile, nella storia ultranovantenne della Bertone: la Countach (identica matrice, ma in quel caso il nome evocava un'esclamazione di stupore e ammirazione) divenne una Lamborghini da culto, una delle più belle di sempre. Birusa declina in versione moderna, con dotazioni volte al futuro, lo stesso concetto di granturismo estrema all'italiana, tipico ani Dna aziendale. Come è nata? '.Semplice. Ho detto: fatemi una vera Bertone, una di quelle macchine che sarebbero piaciute a mio marito. Mi hanno accontentata». Lo racconta divertita Lilli Bertone, presidente del Gruppo di Grughasco e «birusa» pure lei, come l'ultima nata dalla sua Carrozzeria, un concept che a Ginevra ha riscosso unanimi consensi. E che ogni tanto si concede a qualche divertente collaudo sulle strade della Valsusa. Ogni volta che si guida un prototipo, l'emozione è pari alla sorpresa di scoprire che le magie annunciate dalla show-car sono diventate realtà. Birusa mantiene tutte le promesse. Siamo al reparto Stile di Caprie, la «belva» abita lì, coccolata e continuamente ritoccata (sono appena arrivate dalla Germania sospensioni speciali, per renderla meno ruvida nelle sue scorribande). «Sì - aggiunge la vedova del grande carrozziere, maestro di intere generazioni -, Nuccio l'avrebbe voluta proprio così. Ho realizzato un sogno. Filo e Novanta, i precedenti prototipi, erano splendidi esempi di tecnologia avanzata. Questa è anche una bella, vera, auto italiana. Trasmette il nostro spirito». Il nome Vha scelto lei, sfidando il giudizio degli esperti di marketing lanciati verso improbabili iperboh. «Birusa riflette ironia e tradizione. Ho personalmente voluto anche quel colore turchese che viene da altri tempi, lo stesso della Giulietta Sprint». Racconta un aneddoto, la presidentessa: «Quando mio marito gli mostrò la Lancia Kayak nel '95, Giovanni Agnelli ne rimase entusiasta. "Finalmente abbiamo un bel coupé", disse soddisfatto l'Avvocato. Faticarono a spiegargli che quel mor.ello non sarebbe mai stato prodotto». Stessa sorte toccherà, probabilmente, alla Birusa. Che però avrà sempre un posto d'onore nel rinnovato museo Bertone, in costruzione a Caprie nel complesso del Centro Stile, su un'area quasi raddoppiata. La guardi e ti piace subito. Lunga 4,4 metri, larga 1,9 con passo di 2,85, ha un potente motore V8 di 4.941 ce, tecnologia Bmw come la base meccanica derivata dalla 28. «Ma c'è appena un vago richiamo al marchio tedesco spiega il direttore del design. Giuliano Biasio - nelle prese d'aria frontali e nei gruppi ottici. Per il resto è una Bertone riconoscibilissima, dalla chiara identità formale». Il test su strada si rivela quasi un esame di ingegneria applicata. Non inganni la linea tradizionale, a due volumi Ciu.,..orme, con imponente gettata di cofano e abitacolo a goccia che sfocia nella coda tronca. Birusa parte dal passato per volare nel futuro. Cela un patrimonio di tecnologie. La finestratura laterale, scolpita come un diamante, è attraversata da uno spigolo in alluminio. Lì sono ospitati, oltre a sottili prese d'aria, i pulsanti per l'apertura elettrica delle ampie porte ad ala di gabbiano, in fibra di carbonio. Un tocco e le ah si spalancano, mentre il sedile guidatore arretra elettricamente per favorire l'accesso. Due posti secchi, sedili comodi e sportivi «a culla», comun- que eleganti, due strumenti circolari stile Bmw. I 13 altoparlanti invisibili dell'Hi-Fi Bose trasformano l'abitacolo in una incredibile filarmonica ambulante. C'è il sole, il filante coupé diventa una spider grazie ai comandi vocali Loquendo: basta ordinare al tettuccio in vetro laminato di aprirsi e lui si colloca docile sotto al vano bagagli. Scomparendo, Via, si scatenano i cavalli, comodo e diretto il cambio a sei marce. Birusa è schiacciata al suolo, ci vorrebbe una pista per renderle davvero omaggio. Tante delizie da scoprire nei suoi lussuosi intemi. Come il sistema Night Vision, che sfruttando fari abbaglianti a infrarossi, impercettibili all'occhio umano, proietta sul display sopra al volante la strada (e le sue trappole occulte) fino a 200 metri di distanza. Le luci posteriori hanno led a gradazione variabile, per segnalare l'intensità della frenata. Una sosta, giusto per collaudare il Segway che esce magicamente dal baule: è una versione speciale di quel veicolo americano a due mote ideale per piccoli tragitti urbani (pratico, a patto di essere un po' equilibristi). Accessorio divertente: griffato Bertone, naturalmente. La Carrozzeria di Grughasco sta vivendo un grande rilancio sul piano delle idee e dell'immagine. Nei giorni scorsi il responsabile del Centro Stile, Roberto Piatti, ha ricevuto un premio significativo: la General Motors ha consegnato all'azienda l'Award riservato ai «fornitori dell'anno». Un riconoscimento alla preziosa collaborazione nel campo dei sistemi by-wire (cioè di guida senza collegamenti meccanici). Innovazione e tradizione, è questo il cocktail vincente. Bertone, presidente del Gruppo: «Così l'avrebbe voluta mio marito. Evoca il nostro spirito e già nel nome riflette ironia» Motore-meccanica Bmw è una superba vettura che fa rivivere le «GT» della tradizione italiana Via a un nuovo museo, grande premio dalla Gm La Birusa nel test stradale: ha un motore V8 di 4.941 ce, tecnologia Bmw come la base meccanica derivata dalla Z8 L'interno del concept Bertone è elegante e ricco di tecnologia: la Birusa diventa uno spider, azionando il tettuccio elettrico a comandi vocali

Persone citate: Giovanni Agnelli, Giuliano Biasio, Lilli Bertone, Roberto Piatti

Luoghi citati: Caprie, Germania, Ginevra, Torino