Lewis ammette: positivo airantidoping di R. A.

Lewis ammette: positivo airantidoping VENNE SCAGIONATO E POTÈ' QUINDI PARTECIPARE ALLE OLIMPIADI DI SEUL '88 Lewis ammette: positivo airantidoping «Fui perdonato in appello, come tanti altri campioni americani» WASHINGTON Dopo le accuse, l'ammissione. Il nove volte campione olimpico di atletica leggera Cari Lewis ha dichiarato in un'intervista di essere risultato positivo in passato ai test antidoping per alcune sostanze vietate, ottenendo però sempre il «perdono» delle autorità sportive americane. Non si sarebbe trattato però di un trattamento privilegiato verso il Figlio del Vento, perché la stessa politica tollerante fu adottata «in altre centinaia di casi» riguardanti atleti Usa. Il che non fa che allargare lo scandalo. In sostanza il Comitato Olimpico Usa ha sempre ritenuto sufficienti le giustificazioni addotte dagli atleti risultati positivi. In particolare Lewis aveva fatto ricorso in appello asserendo di aver assunto involontariamente le sostanze vietate insieme con alcuni integratori. Si sta comunque delineando un panorama in¬ quietante dietro lo sport americano. Il problema era stato sollevato giorni fa da Wade Exum, responsabile dei controlli antidoping per il Comitato Olimpico Usa dal 1991 al 2000. Esonerato poco più di due anni fa dal suo incarico (a suo dire in modo del tutto ingiustificato), Exum ha deciso di vuotare il sacco, secondo alcuni anche per vendicarsi contro chi l'aveva messo alla porta. Al di là delle motivazioni che hanno portato Exum a dichiarazioni tanto gravi, il problema sembra ora assumere proporzioni gravissime. Lo stesso Lewis ha ricordato che prima dei Giochi di Seul '88 venne dapprima squalificato per positività all'antidoping, ma poi ottenne il perdono da parte delle autorità sportive americane, al pari di altri atleti statunitensi di spicco. «Dovete capire che l'atmosfera era ben diversa all'epoca», ha detto Lewis nell'intervista a un giornale californiano. Secondo i documenti forniti da Exum, il Figlio del Vento nei trials preolimpici '98 di atletica leggera era risultato positivo a tre sostanze stimolanti: efedrina, pseudoefedrina e fenilpropanolamina. «Non ci sono prove che queste sostanze migliorino davvero le prestazioni» si è difeso ancora Lewis. Che comunque potè ugualmente partecipare ai Giochi di Seul, dove conquistò tra l'altro l'oro nei 100 metri dopo la clamorosa squalùica per doping del canadese Ben Johnson: quest'ultimo aveva dominato la gara, ma era poi risultato a sua volta positivo a uno steroide anabolizzante. Resta da valutare ora l'effetto delle pesanti dichiarazioni di Lewis, che in questi giorni era salito all'onore delle cronache anche come protagonista di un incidente stradale in stato di ebbrezza, per il quale finirà sotto processo. Le disgrazie non arrivano mai sole. [r. a.]

Persone citate: Ben Johnson, Exum, Wade Exum

Luoghi citati: Usa, Washington