La Stilo piace agli spagnoli di Renzo Villare

La Stilo piace agli spagnoli La Stilo piace agli spagnoli in «pole» la versione 1.9 JTD Dynamic Mercato in calo, ma sale la produzione Renzo Villare BARCELLONA A due giomi dall'apertura del Salone di Barcellona, l'auto spagnola si presenta alla ribalta intemazionale con un bilancio, sul piano dei numeri, non proprio positivo. Va comunque precisato che l'andamento non si discosta molto da quello dei maggiori Paesi europei. Unica eccezione l'Italia. La fine degli incentivi (31 marzo) ha determinato una corsa agli acquisti e così si è registrato nel primo trimestre un incremento del 5,80Zo con oltre 695.000 immatricolazioni. Francia, Gennania e Regno Unito hanno invece concluso il periodo con perdite, rispettivamente, del 7,40Zd, dell' 1,50Zo e dell' 1,40Zo. La Spagna ha seguito l'onda dei concorrenti più accreditati e nei primi tre mesi ha venduto 310.000 auto, in perdita del 5,70Zn. Tale andamento - secondo gli esperti - è molto simile a quello dell'intero 2002 che, con 1.332.000 unità, ha perso il 6,60Zo. E' andata meglio, invece, la produzione, cresciuta del 2,5()4 a 2.267.000 vetture, incremento reso possibile dalla maggiore richiesta dall'estero di auto spagnole. Da rilevare che in Spagna, il cui tenore di vita è decisamente migliorato negli ultimi anni, le marche generaliste sono state in perdita, mentre hanno guadagnato quelle di alta gamma, come succede da un po' di tempo sui principali mercati europei. E' una tendenza che trova conferma in questa prima parte dell'anno. A mettere a segno i maggiori incrementi sono state la Bmw con il 260Zo in più ed oltre 40.000 vetture, la Jaguar(4- 16,60Zo e 2.500 unità) e la Mercedes con una crescita del 120Zo e 34.000 consegne. Minore aumento per la Volvo ( -I- 0.740Zo) che ha però registrato un andamento più sostenuto nei primi mesi 2003. Per l'Audi, la marca d'elite del Gruppo Volkswagen, l'andamento è stato leggermente negativo in attesa della nuova A3, ma ha mantenuto la leadership del settore (quasi 43.000 vendite). Affermazioni per le principali Case giapponesi con Toyota che cresce del 230Zo a 25.700 unità, seguita da Mazda (-)-10,70Zo, 6.400 auto) e da Honda (-r8,530Zoe7.100 consegne). Bilancio negativo nel 2002 per Citroen, scesa del 4,30Zo con oltre 148.000 unità, per Peugeot (-6,40Zo a 147.000), per Opel (-ll,80Zo a 142.000), per Renault (-6,70Zo a 168.000), per Volkswagen (-1 l,2"Zo a 98.000), mentre Ford ha limitato le perdite allo 0,30Zo con 122.000. Anche Seat, marchio di Casa appartenente alla galassia Volkswagen, ha perso oltre il 90Zo, con 143.500 immatricolazioni. Alle auto italiane la Spagna ha regalato nel 2002 notevoli soddisfazioni. Il marchio Fiat, al di là dei numeri (-100Zo, 41.000 vendite), è passato da una perdita di 1,5 milioni di euro nel 2001 ad un guadagno di 1,5 milioni nel 2002. In particolare, buon successo della Stilo che con la versione 1.9 JTD Dynamic ha raggiunto le 5.729 consegne, conquistando il primo posto tra i modelli di segmento C equipaggiati con un motore Diesel compatto ( 100Zo di quota). In questa fascia di mercato la Fiat ha così registrato un aumento del 23^0 (oltre 16 mila vendite contro 12.521). L'obiettivo 2003 è di raggiungere le 24.500 unità (2.500 Stilo Multi Wagon). Ancora meglio ha fatto l'Alfa Romeo, con consegne cresciute del 100Zo e incremento del fatturato (4-230Zo): risultati che dimostrano la validità della nuova strategia commerciale.

Luoghi citati: Barcellona, Francia, Gennania, Italia, Regno Unito, Spagna