Via libera per la nuova Ifil «Piena fiducia nella Fiat» di Gianluigi Gabetti

Via libera per la nuova Ifil «Piena fiducia nella Fiat» Si APRE IL 29 APRILE LA FINESTRA PER LA CONVERSIONE VOLONTARIA DELLE RISPARMIO IN ORDINARIE. CI SARA' TEMPO SINO AL 12 MAGGIO Via libera per la nuova Ifil «Piena fiducia nella Fiat» L'assemblea ha deliberato il conferimento alla holding delle partecipazioni detenute dall'Iti Ora diventerà il principale snodo gestionale di tutte le attività finanziarie legate al gruppo Flavia Podestà TORINO Da un lato «la piena fiducia nel rilancio della Fiat, nel suo graduale ritomo alla redditività sotto la guida del presidente Umberto Agnelli». Dall'altro «la politica di rinnovamento degli investimenti» quale seconda leva con cui migliorare il net asset value. Sono questi i due elementi portanti della nuova strategia dell'Ifil, divenuta da ieri «la holding di tutti jli investimenti del gruppo Agnelli». Grazie all'assemblea degli azionisti che, in sede straordinaria, ha deliberato il conferimento alla holding da parte dell'Ifi delle partecipazioni detenute in Fiat (il 17,990Zo del capitale ordinario e il 18,960Zo di quello privilegiato), in Sanpaolo Imi (1*1,396), nelJuventus FootbaU Club (62,0 l0Zo) e nella Soiem (il 50,I0Zo) a fronte di un aumento di capitale dell'Ifil riservato alla finanziaria presieduta dal dottor Agnelli per complessivi 287,086 milioni nominah: secondo il progetto deliberato dal consiglio Ifil il 3 marzo scorso. Un progetto che si completa con la successiva conversione volontaria delle azioni di risparmio Ifil in ordinarie - sulla base di un concambio di 17 ordinarie ogni 20 risparmio, senza pagamento di conguagli in denaro - che potrà farsi tra il 29 aprile e il 12 maggio e al quale Ifi aderirà convertendo integralmente le risparmio possedute. E' una strategia su due binari complementari quella che, in un perfetto gioco di squadra, il presidente Gianluigi Gabetti e il direttore generale Daniel Winteler regalano ai soci che, come il giorno precedente gh azionisti dell'Ifi, in apertura di assemblea hanno ricordato con un minuto di silenzio l'avvocato Giovanni Agnelli e Carlo Camerana. Una strategia ritaghata su misura in base alle diverse valenze delle componenti di portafoglio dell'Ifil; dove il 300Zo della Fiat è «partecipazione storica» e dunque strategica «da accompagnare, presidiare e sostenere», mentre gli altri investimenti, che rappresentano il restante 700Zo del portafoglio, «non hanno mai avuto né potranno avere un carattere istituzionale» e pertanto saranno suscettibili di «una gestione dinamica che consenta di creare valore». Due pesi che incidono profondamente anche sulle aspettative e sugli orientamenti del nuovo vertice dell'Ifil. Che - per la Fiat con Gabetti parla di un «problema di vicinanza» e plaude «ai progressi compiuti da Agnelli e dall'amministratore delegato Giuseppe Morchio con l'accelerazione delle dismissioni» che hanno permesso al gruppo del Lingotto «di incassare liquidità importante che ha permesso di non lavorare più in apnea». E che per gh investimenti restanti - con Winteler promette una rilettura in controluce dei passi compiuti in passato, ima loro rivisitazione prospettica per mighorame le performances in vista della loro valorizzazione con la bussola della scelta del momento mighore per strappare valore. Ne consegue che i riflettori dell'Ifil, per la Fiat - dove è già un vantaggio «che si sia definito il perimetro» - sono puntati sull'appuntamento con il piano cui lavora Morchio e che a giugno dovrebbe consentire di compiere anche scelte temporali. Di decidere, in altri termini - ha detto Gabetti «cosa si fa, come si fa e quando lo si fa»: il che dovrebbe riguardare anche l'aumento di capitale che oggi non è alle viste. Agnelli e Morchie - ha continuato Gabetti - possono esaminare ogni settore del perimetro neUe proprie prospettive e lavorare a un piano di svolta ulteriore, da cui potranno discendere quelle decisioni anche temporali: «E noi staremo vicini alla Fiat», ha promesso il presidente. Per le restanti Provincie dell'impero si profilano, inve¬ ce, perimetri a geometrie variabili posto che la predisposizione a valorizzare gh investimenti compiuti si sposa con la disponibilità «ad entrare in altri settori, purché ad alti tassi di sviluppo» e «agevoh» per gh uomini deh'Ifil poco disposti a misurarsi con l'ignoto o a correre avventure indefinite. La complessità deUa nuova strategia spiega perché Gabetti abbia tenuto a far rilevare ai soci come quello dell'Ifil sia «un piano di riassetto e non di mera conservazione»; e perché Winteler si sia compiaciuto della riaggregazione di tutte le partecipazioni in capo aha holding nella convinzione che «l'indipendenza della loro gestione possa consentire alla società di recuperare dinamicità». Questo spiega anche perché il presidente abbia sottolineato come il riassetto varato dai soci sia «un processo importante, e di non breve durata»: quanto meno i due anni di vita dell'attuale consiglio che i soci, in sede ordinaria, ieri hanno rafforzato con la nomina di Winteler, e di amministratori indipendenti come Mario Greco (Ras), Antonio Marocco e Claudio Saracco. «In quest'avventura, in questo impegno - ha concluso Gabetti, chiamando in causa anche il giovane direttore generale - mettiamo in gioco la nostra reputazione». E l'intento, ovviamente, è quello di vincere. Ne hanno avuta chiara percezione gli azionisti sui quali è stato pressoché nullo l'impatto delle eccezioni soUevate dall'hedge fund americano K Capital - che in portafoglio ha ormai il 7,780Za di Ifil (oltre a un 4,20Zo di Ifi) - soprattutto circa un presunto conflitto di interessi tra Ifi e Ifil e che, pertanto, ha confermato di votare contro il riassetto. Franzo Grande Stevens smontava la tesi del conflitto di interessi e il cohegio sindacale sosteneva di «non aver ravvisato fatti censurabili in capo agli amministratori». L'assemblea votava tutto a larghissima maggioranza. Gabetti: «Positivi i progressi compiuti da Agnelli e da Morchio con l'accelerazione delle dismissioni Il gruppo ha potuto incassare liquidità importante e adesso non deve lavorare più in apnea» Il presidente: «In questa impresa Daniel Winteler ed io abbiamo messo in gioco la nostra reputazione» Pronta a partire la nuova politica degli investimenti «Comunque saremo sempre vicini al Lingotto» LA NUOVÀMR - IFIL Giovanni Agnelli S C Sapaz 1000/. capitale ordinario 1 «ivinimmm'im«.imtm!immiMmìimmmim.mmiitm IFI 59,6V( capitale ordinario I EXOR IFIL 3007o capitale ordinario 300Zo capitale privilegiato 1 FIAT * Assumendo la conversione da parte di tutti gli azionisti di risparmio IFIL ** Sul capitale ordinario Altre partecipazioni NHT (9007o) Juventus (6207o) Worms (520Zo) Rinascente (3907o) Club Med (70Zo) SanPaolo IMI (507o)' I presidente Ifil, Gianluigi Gabetti, col direttore generale Daniel Winteler

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