Inter, super Toldo difende il gol di Vieri

Inter, super Toldo difende il gol di Vieri Inter, super Toldo difende il gol di Vieri La legge di Cuper si conferma: al Valencia non basta compiere il sorpasso Giancarlo Laurenzi inviato a VALENCIA Erano 22 anni che l'Inter non apriva la porta della semifinale di Champions, erano i tempi di Beccalossi e Oriali, di Bordon e Bini. A questa di Inter basta Vieri, che è la somma di Altobelli più Muraro: un gol all'andata, uno al principio della sfida di ritomo per sopportare" anche una sconfitta in Spagna che vale come il più scintillante dei successi. Oltre a Vieri (che si fa male ed esce dopo 32 minuti), Moratti dovrà erigere un monumento a Toldo, unico eroe di una serata passata in trincea. Indicibile la sofferenza in mezzo al campo, dove Cristiano Zanetti ha sgobbato per troppi compagni, Di Biagio in primis. Il Valencia è stato Aimar, soprattutto, e un infinito Barsga, autore del gol dell'inutile vittoria. All'andata Vieri impiegò 14 minuti, stavolta ne sono bastati 4: una banderilla affilata dentro la rete. Da Cristiano Zanetti a Crespo, eppoi nel budello dove Ayala cade dal seggiolone e lascia via libera a Bobone: Canizares ribatte il primo tentativo (lob elegante), non il secondo. Sopra di 2 gol (queLo nuovo in aggiunta al lampo dell'andata) in uno stadio traseco- lato, una squadra normale aprirebbe il frigo e congelerebbe la partita. Impresa titanica, se di mezzo c'è l'Inter, campione mondiale nel complicarsi la vita. Regala il campo e soprattutto le fasce, dove Dalmat e Pasquale galleggiano improduttivi, né carne né pesce. Il Valencia si agita secondo le previsioni con un modulo che più sbilanciato non si può: due punte, un trequartista a due tornanti offensi¬ vi, un solo mediano. Cuper risponde con un 4-4-2 meno ortodosso del solito: tre marcatori puri e due estemi ( J. Zanetti e Pasquale) che in realtà sono terzini aggiunti. Difesa protetta (in teoria), ripartenze affidate al caso. Angulo viaggia sulla sinistra, Aimar raccatta il ciapanò dal limite, salta Gamarra in un fazzoletto e trafigge Toldo in diagonale (7'). 2 Valencia riprende coraggio. l'Inter si arrocca con anticipo intorno alle sue torri, e visto che Materazzi concede briciole di testa, il Valencia sceglie la via di terra, spingendo con 8 uomini, i soli Ayala e Marchena a protezione della porta. Carew s'allarga sulle fasce diventando un peso per Javier Zanetti, lavorato ai fianchi dall'autoscontro con il moro, agevolando gli inserimenti dei pungitopo, Angulo degna spalla di Aimar. L'Inter non ha forza né idee per superare la boa di metà campo e ogni invito per le punte diventa un assist nel vuoto. Crespo e Vieri barcollano. Cristiano Zanetti sembra la Dea Kalì ma - singhiozzando su Aimar - deve sbrigare da solo le faccende di metà campo perchè Di Biagio vaga per il prato come una colf assonnata. Tira il solito Angulo, Toldo rimanda indietro (30'). Il guaio è che Vieri si azzoppa scontrandosi con Materazzi, in una della tante mischie nei paragg; di Toldo. Entra Recoba che è da poco passata la mezz'ora, la prima diagnosi parla di sospetto stiramento collaterale al ginocchio destro, che nella migliore delle ipotesi si traduce in 20 giorni di stop. Quando il Valencia riesce a penetrare oltre le linee nemiche, c'è Toldo a tirare su il ponte levatoio. Al 45' il miracolo è triplo: due tiri di Vicente, uno di Aimar in 5 secondi. Toldo para tutto e prende per il collo Di Biagio (ricambiato), reo di essersi intrattenuto a protestare con l'arbitro, mentre gli altri caricavano i fucili. Nell'intervallo Cuper abbandona Pasquale e spedisce Adani nel! arena, fascia destra, spostando Zanetti sulla mediana e Dalmat sul lato opposto. Se agli spagnoli servono due gol, uno arriva dopo 5 minuti: Baraja trova Toldo a deviare in corner il suo fulmine, ma sull'angolo Materazzi e Di Biagio lo lasciano schiacciare in porta, che si gonfia insieme a tutto lo stadio. L'Inter si difende in 9 ma potrebbe capitolare se l'arbitro Nielsen concedesse un evidente rigore per fallo di Materazzi su Sanchez (7'). Quella decisione sgonfia il Valencia, Benitez prova a ricaricare le pile rischiando Rufete (per Carew), Cuper risponde con Okan per Di Biagio. U Valencia ha meno forza per arrivare sul fondo, i cross dalla trequarti esaltano Gamarra e Materazzi, anche Adani non sfigura. Aimar non buca la porta, l'Inter pqfrebbe farlo nel!' unico tentativo di farsi notare delle punte: da Crespo a Recoba, il piede di Canizares manda in angolo (34). Vieri ha aperto le ostilità a Valencia: poi i nerazzurri hanno limitato i danni

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