Dopo l'amore, lacrime e sospetti di Grazia Longo

Dopo l'amore, lacrime e sospetti Dopo l'amore, lacrime e sospetti L'assassino non si rassegnava all'idea della separazione Grazia Longo Lei era la madre dei suoi figli, la donna con cui 40 anni fa era emigrato dal Sud, la compagna tradita mille volte eppure sempre amata, di un amore strano, possessivo, che alla fine lo faceva sempre tornare a casa. Ma anche la moghe che ora, stanca dei suoi inganni e delle sue botte, aveva deciso di lasciarlo e di divorziare. Per questo l'ha uccisa e poi si è sparato. Carmelo Russo, 61 anni, non voleva rinunciare alla giovane amante - 30 anni meno di lui ma nemmeno alla compagna di tutta la vita. Che di anni ne aveva 57 e non sopportava quel tradimento con una donna che per l'età poteva essere sua figlia e non certo una rivale..Finora Lucia Palumbo - tre figli, sei nipoti, un lavoro da sarta m casa e uno da badante presso un anziano aveva sempre perdonato il marito. Aveva imparato a chiudere gh occhi sulle storie con le altre, ma anche su tutti gh schiaffi e i pugni che era stata costretta a subire quando aveva provato a ribellarsi. Lo aveva fatto per l'amore degli anni passati, per il buon nome della famiglia, per quello spirito di sacrificio che accomuna tante donne del Sud. Ma stavolta no, la storia con una donna tanto giovane l'aveva fatta crollare. E aveva deciso di lasciarlo. «Non ce la faccio ad andare avanti così - aveva confidato Lucia alla figlia maggiore, Giovanna -. Tuo padre pretende che io sopporti la storia con quella ragazza. Non capisce che io mi sento derisa e umiliata». Grazie all'affetto e al sostegno della figlia aveva trovato il coraggio di rivolgersi a un avvocato, per avviare le pratiche della separazione. «Questa volta non mi faccio fregare, è la volta buona che riscatto la mia dignità». L'udienza in tribunale non era ancora stata fissata, ma ormai era solo questione di tempo. Le liti si facevano sempre più frequenti. Le botte pure. I vicini di casa erano dovuti intervenire qualche volta per ri- ' portare la calma in quella casa dove Lucia e Carmelo non riuscivano a dirsi addio in un modo doloroso ma civile come può essere un divorzio. «Carmelo quella parola non la voleva nemmeno sentire nominare - ricorda un amico -, continuava a ripetermi che lui non si sentiva di lasciare l'altra, quella donna più giovane ma neppure voleva perdere la moglie. "Lei è l'unica che conta veramente per me", mi diceva tutte le volte. Però lui non cambiava e quindi continuavano le scenate in casa». Una vicina ricorda la coppia negli anni in cui i figli andavano ancora a scuola: «Nessuno di loro aveva preso il diploma, però si erano sistemati tutti e tre. Giovanna come bidella, Antonio e Nicola hanno scelto lo stesso lavoro del padre e sono diventati camionisti pure loro». Un'altra pensionata, invece, si rifugia in ricordi più lontani, «quando Lucia e Carmelo non erano così litigiosi. Sarà stato 20 anni fa, me li ricordo innamorati. Avevano una roulotte a Riccione o Rimini, non sono sicura esattamente del posto, e ci trascorrevano lunghe vacanze. Che strano, oggi suona un po' stonato, eppure devo ammettere che quell'epoca mi sembravano davvero felici». Lucia Palumbo, 57 anni Carmelo Russo, 61 anni

Persone citate: Carmelo Russo, Lucia Palumbo

Luoghi citati: Riccione, Rimini