Zalayeta: una Juve eroica Nedved: voglio la Coppa

Zalayeta: una Juve eroica Nedved: voglio la Coppa LIPPI STRATEGA AL CAMP NOU: «SIAMO STATI FANTASTICI ANCHE IN DIECI» Zalayeta: una Juve eroica Nedved: voglio la Coppa L'uruguaiano: «Vincere ai supplementari, una fatica cheta felici» Il ceco: «Real o Manchester, l'importante è essere in semifinale» dall'Inviato a BARCEUONA «La semifinale è un traguardo che la Juve attendeva da anni - esulta Marcello Lippi -. Siamo una squadra pratica più che spettacolare, ma nel calcio non sempre è necessario essere beUi. Peccato per l'espulsione di Davids, che è stato il migUore in campo, comunque anche in 10 siamo stati fantastici. Real o Manchester? Non ho preferenze». L'eroe della notte di Barcellona è Marcelo Zalayeta. «Non, eoica è tutta la squadra - precisa il bomber -. Ho segnato il gol più importante della mia carriera. Non so se cambierà il mio futuro, in questo momento non mi importa». Ma il motore della Juve è sempre di più Pavel Nedved: «Ho dato tutto, era una partita a cui tenevo tantissimo. La Champions League è un traguardo che insegno da tutta la camera. Non penso al Pallone d'Oro, non mi sento all'altezza di giocatori come Figo, ma voglio vincere questa coppa». Sui tanti cartellini subiti dalla Juve, l'autore del primo gol bianconero è categorico: «Se c'è da combattere, è normale arrivare al limite. Real o Manchester ora non fa differenza». Dai piedi di Birindelli è partito il cross decisivo: «Qualcuno sostiene che io abbia calciato a occhi chiusi, se l'avesse fatto qualcun altro direbbero che è un fenomeno. Questa sera abbiamo dimostrato che nei momenti difficili diamo il meglio». Edgar Davids, rientrato senza una parola negli spoghatoi dopo l'espulsione, ha seguito i minuti finali dei supplementari con i nervi a fiori di pelle. Il suo è stato il primo e unico cartellino rosso subito dai bianconeri in questa edizione di Champions League, un po' meglio rispetto a un passato costellato di cacciate illustri, e comunque senza Davids la Juve ha dovuto modificare assetto perdendo tranquillità. Edgar assai dispiaciuto, dunque: «D mio fallo su Mendieta non era cattivo, non meritavo l'espulsione. Luis Enrique ha fatto di peggio per tutta la partita. Mi è spiaciuto molto perché ho lasciato i compagni in difficoltà nel momento decisivo della partita. Meno male che loro sono riusciti nell'impresa, straordinari, bravissimi tutti». Come contomo alla grande sfida anche le solite voci di mercato. Sostiene Marcello Lippi che dall'inizio della stagione saranno almeno 700 i nomi m giocatori che interesserebbero alla Juventus. E' una provocazione, ma fra tante trattative che non andranno mai a buon fine, ce ne sono altre che sono state avviate anche se neppure queste per ora si può dire che siano in dirittura d'arrivo. Una, la più concreta del momento, riguarda il difensore olandese della Lazio, Stam. In aperto disaccordo con la politica societaria del club romano, Stam ormai ha deciso di prendere in considerazione le offerte che arrivano dalle squadre italiane nordiste. Anche ieri fonti romane attendibih davano per sicura la trattativa con la Juve, che ha bisogno di un difensore per migliorare la qualità di un reparto sohdo, ma non più granitico come un tempo. Su tutti preoccupano le condizioni di Monterò che sta concludendo una stagione difficile durante la quale Lippi gli ha spesso risparmiato accumuli di fati¬ ca. E Ferrara, pur avendo prolungato di un anno il contratto, è a rischio con i suoi 35 anni suonati. Stam non è un pivello, ha 31 anni, tuttavia gode di una condizione fìsica strepitosa ed è in grado di ricoprire diversi ruoh della difesa. Difesa da rimpolpare, ma non solo. C'è anche un problema attacco, perché i capricci di Trezeguet non sono piaciuti affatto ai dirigenti juventini. Quel «forse potrei farcela, ma non me la sento» sta spazientendo un po' tutti. David è un campione, ma la Juve sta rivalutando la sua situazione prima di cominciare a trattare l'eventuale rinnovo del contratto. All'estero non mancano gli estimatori del francese che in bianconero potrebbe essere sostituito da un altro laziale, Corradi. Per arrivare all'attaccante che ha anche debuttato in Nazionale, Moggi potrebbe girare alla Lazio Di Vaio, che ha deluso alla prima esperienza importante. E l'ex del Parma accetterebbe di buon grado un ritomo a casa. In alternativa c'è Miccoli, che faticherebbe a trovare una sistemazione in una squadra che ha già Del Piero, [f. ver.) Pavel Nedved, Il solito grande trascinatore della Juventus: è suo il primo gol

Luoghi citati: Barcellona, Lazio, Manchester