Il pilota che voleva aiutare gli altri di Patrizio Romano
Il pilota che voleva aiutare gli altri Il pilota che voleva aiutare gli altri Aldo Saglia era rimasto orfano del padre, vittima di un incidente Patrizio Romano L'hanno trovato così, incastrato tra le lamiere dell'elicottero: il suo elicottero. Il corpo di Aldo Saglia, 31 anni di Pianezza, era l'unico all'interno dell'abitacolo. Lui, il comandante, si è schiantato contro il costone della Punta Ciatagnera ed è affondato nella neve insieme al suo veicolo. «Gli altri corpi erano sparsi tutt'intorno - racconta Eraldo Bergéretti, del Cai di Bussoleno, che ha partecipato al recupero delle salme -. Lui no, lui era li, al posto di guida: fino all'ultimo». Al bar di Sestriere non si parla d'altro, non si ricorda altro. «Eravamo amici da anni - dice Bergeretti -. Facevamo parte del Soccorso alpino. Aldo? Era un appassionato della montagna e dell'elicottero. Abbiamo passato sere a chiacchierare insieme: era un ragazzo di compagnia». E proprio per questo aveva scelto un mestiere che lo faceva stare tra la gente. «Lo amava, come amava questi monti - ammette -. E' stata dura andare a recuperare il suo corpo. Finché sei in missione non ci pensi, fai il tuo lavoro e basta. Ma poi... Poi, è lo sconforto». Perché in Val di Susa Aldo era un amico, lo conoscevano tutti. Prima di essere un pilota era stato alpinista e sciatore e quelle pareti le conosceva palmo a pahno. «Veniva qui da ragazzo - ricorda Giorgio Musu, guida alpi¬ na -, con il papà Stefano, la mamma Fiorenza e il fratello Andrea. Era cosi giovane che io gli facevo un po' da zio». Cerca di sorridere a quelle immagini del passato. «E' stato il padre a trasmettergli questa passione precisa Musu -. E Aldo ora l'aveva nel sangue. Quante volte abbiamo arrampicato insieme. Quante...». E questo suo amore lo aveva portato anche lontano: dalle Alpi alle Dolomiti, dal Nepal all'America latina. «Andava in cordata insieme ad Alberto Re - ammette -. E poi quando tornava ci raccontava, ci spiegava. Si emozionava come quando andavamo insieme ed era solo un ragazzino». E continuava ad amare quei monti anche se gli avevano portato via suo padre qualche anno addietro. «Una disgrazia» dicono gli amici. Ma lui, neanche allora, potè odiare quei luoghi. «Anzi, il suo sogno era'proprio entrare nel soccorso alpino dichiara Musu -. Poter aiutare gli altri, con il suo elicottero, per Aldo sarebbe stato il massimo, il traguardo della sua vita». Aldo Saglia, il pilota dell'elicottero
Persone citate: Alberto Re, Aldo Saglia, Bergeretti, Eraldo Bergéretti, Giorgio Musu, Musu
Luoghi citati: America, Bussoleno, Nepal, Pianezza, Sestriere
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