Cuper si aggrappa al gol di Vieri

Cuper si aggrappa al gol di Vieri Cuper si aggrappa al gol di Vieri Lascia a casa il ribelle Conceigao e spera nel nuovo Crespo Giancarlo Laurenzi inviato a VALENCIA Quarti di finale erano anche l'anno scorso, ma di Coppa Uefa. Si iniziò con il gol di Ventola dopo 3', finì con Farinos in porta utilizzando i guanti che Toldo, espulso, gli aveva prestato. Rispetto all'impresa di allora si è passati alla succulenta Champions ed è migbore il trampolino: ci si tuffa dall'1-0 dell'andata firmato Vieri e non dall'I-1 del 2002, pieno di presagi fasulli. Diverso anche l'aspetto intemo: a differenza di oggi, l'Inter (con Ronaldo) era tentata dallo scudetto poi perso nel tragicomico 5 maggio. Adesso, che in campionato ha voce roca in capitolo, lasciarsi guidare dal faro europeo diventa scelta illuminata. Nonostante le assicurazioni di Moratti, Cuper intuisce che un' eliminazione gli costerebbe il posto e mette le carte in tavola, cominciando dall'epurazione di Sergio Conceigao, che sabato a Brescia aveva sbraitato in faccia alla sostituzione, inveendo nel modo più volgare contro il tecnico. La legge di Capablanca non fa sconti: a casa il portoghese, per raggiungere il numero minimo di convocati (18) si chiami il baby Franchini. Così è stato: Conceicao a Milano, Franchini a Valencia. «Troppo nervoso il ragazzo ha spiegato Cuper - l'ho lasciato a casa per il suo e il nostro bene. Un nuovo scatto d'ira e si rischia di restare in 10. Ci sarà utile ancora, in futuro». Quanto alla partita, il segreto è dimenticarsi il gol di vantaggio: «L' 1 -0 è importante ma non definitivo. Basta un pareggio, ma dobbiamo giocare come se si partisse da 0-0». E se dovesse andare male «c'è ancora una possibilità per lo scudetto. Il campionato non è finito, lo dicono i numeri». I numeri lì darà Moratti se andrà male anche in Coppa, ma il fatto che a Brescia l'Inter abbia giocato meglio con la difesa a tre pedoni (figlia della necessità, una volta rimasta con un uomo in meno) non ha convinto Cuper a riproporre il modulo. Sceglierà una via di mezzo, probabilmente: tre difensori puri (Gamarra, Materazzi e Cordoba, considerando l'indisponibilità di Cannavaro), due terzini capaci - a turno di aiutare in trincea e agevolare le ripartenze (J. Zanetti e Pasquale) più gli unici mediani a disposizione (Di Biagio e C. Zanetti). In avanti, accanto a Vieri, Crespo bomber di Coppa: 9 gol - sarà preferito a Recoba dal muso lungo. L'unico dubbio è tra Okan (più prudente) o Dalmat (più tecnico) ed è probabile che sulla scelta finale pesi la preoccupazione di non lasciare le punte emarginate dal resto della squadra, affiancando loro un ballerino (genere Dalmat) più utile come trait-d'union. Cuper ha allenato il Valencia per due stagioni (1999-2001), raggiungendo altrettante finali (perse) di Champions e su queste spiagge è ancora riverito come un totem. Non si fida del Valencia che in campionato sta scivolando indietro, sconfitto anche sabato a Valladolid e ora appena quinto in classifica. Rafael Benitez, che ha un contratto da capo allenatore per altri 2 anni dopo aver vinto l'ultimo scudetto, non ha avuto mezze misure con i suoi giocatori, accusati di pigrizia e presunzione: «Contro l'Inter si vedrà chi è degno del Valencia e chi sarà ceduto». L'ambiente finge rassegnazione, ma che staserà farà caldo lo intuisci dalla formazione che tenterà di trasformare la partita in un assedio. Due punte, più Aimar, Rufe- te (se recupererà dal risentimeno al polpaccio) e Vicente. Un solo mediano, Baraja. Si sbilanceranno, ma confidano nello stadio camuffato da arena e in certi sospetti mutamenti di condizione fisica, celebri a Valencia. Da lumache a ghepardi, improvvisamente. Cuper lo sa, quando c'era lui accadeva già. STREAM HA «CONCESSO» LA DIRETTA A MEDI ASET dall'inviato a VALENCIA Stasera gli italiani potranno assistere in diretta su Canale 5 alla partita dell'Inter con la telecronaca di Longhi e Castagner. Accessibile a tutti, senza dover pagare balzelli supplementari, nonostante sia martedì e il contratto tra Mediaset e Stream preveda invece di trasmettere una sola partita (di squadre italiane) in chiaro il mercoledì. Non era mai accaduto prima: perché Stream - che ogni anno e da 3 anni versa 97 miliardi di vecchie lire a Mediaset per l'esclusiva della Champions - ha accettato questa prepotenza senza fiatare? In redazione chi ha provato a protestare è stato zittito: l'ordine di mollare il piatto (lascia perplessi che la cessione dei diritti sia avvenuta a titolo gratuito) è arrivato da Tom Mockridge, ammini¬ stratore delegato di Stream (uomo di fiducia del padrone Murdoch) su richiesta di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset. L'obiettivo di Berlusconi jr è fare il pieno di audience (e di share) sulle proprie reti, con devastante ricaduta (per la Rai) sul mercato pubblicitario: per questo ha trasferito su Canale 5 la partita dell'Inter (da Rete4, originariamente deputata alla diretta calcistica), mentre su Italia 1 è in programma «Amici», lo show condotto da Maria De Filippi che incolla allo schermo valanghe di giovani. I papaveri di Stream sono convinti che sia stato un affare concedere la diretta ai Berluscones. Con il via libera alla fusione del polo criptato nella nascente Sky e i diritti della Champions che scadono a fine stagione, Murdoch ha bisogno di alleati e di crediti da riscuotere. Meglio se da chi governa il paese. [g. 1.] Hector Cu per sa che, nonostante le assicurazioni di Moratti, stasera si gioca il futuro Già un anno fa, nei quarti di Coppa Uefa, la sua Valencia gli portò bene CANALE 5 ore 20,45 Valencia [4-3-1-2] 1 CANIZARES Inter [4-4-2] TOLDO 33 REVEILLERE J. ZANETTI 4 4 AYALA GAMARRA 24 2 PELLEGRIN0 MATERAZZI 23 15 CARB0NI CORDOBA 2 19 RUFETE DALMAT 18 8 BARAJA DIBIAGI0 14 14 VICENTE C. ZANETTI 6 21 AIMAR PASQUALE 26 7 CAREW CRESPO 9 10 ANGUL0 VIERI 32 Arbitro: NIELSEN (Danimarca) 13 PALOP M0REAU 27 12 MARCHENA VIVAS 31 3 FABIOAURELIO ADANI 15 5 DJUKIC FRANCHINI 40 22 OE LOS SANTOS 0KAN 22 20 MISTA RECOBA 20 11 SANCHEZ MARTINS 30 All.; BENITEZ All.: CUPER ANDATA: 0-1

Luoghi citati: Brescia, Danimarca, Italia, Milano