Muore una ragazza «Voleva dimagrire»
Muore una ragazza «Voleva dimagrire» ROMA, SOTTO ACCUSA LA DIETA CON ANFETAMINE Muore una ragazza «Voleva dimagrire» ROMA Sarà l'autopsia, stamattina, a Stabilire le cause della morte di Silvia Lolli, ventinoverme romana, deceduta in seguito a un violento attacco d'asma la notte di Pasqua. Potrebbe esistere una relazione di causaeffetto tra le compresse di anfetamine che la ragazza prendeva nel tentativo di dimagrire e la crisi respiratoria che le è stata fatale. Silvia, che abitava con la madre nel quartiere di Fonte Meravigliosa, nei pressi dell'Eur, ha accusato ima crisi d'asma in piena notte e ha chiesto aiuto a una vicina, in assenza della madre (fuori casa per le vacanze). I medici del pronto intervento, subito avvertiti, non hanno potuto salvarla. Ora il suo medico accusa: «In un centro estetico le prescrivevano da tempo anfetamine per farla dimagrire. L'autopsia chiarirà l'esatta causa di questo decesso». Silvia prendeva un totale di sei compresse al giorno. L'aveva rivelato giovedì scorso proprio al suo medico di base, al quale si era rivolta per i problemi di amnesia e di confusione mentale che lamentavano sia lei sia la madre, che seguiva la stessa terapia. A entrambe la dottoressa aveva spiegato che si trattava di farmaci pericolosi e aveva chiesto loro un nuovo incontro, martedì prossimo. Ma Silvia è morta la notte scorsa. Sola in casa non riusciva più a respirare, ha chiesto aiuto ai vicini, ma è spirata poco dopo. Subito si è pensato a una gravissima crisi d'asma, ma la ragazza soffriva solo di allergie stagionali. Di certo, soltanto alcuni giorni fa, aveva avuto uno svenimento con amnesia, mentre si trovava da alcuni vicini. Dopo quell'episodio il medico di famiglia le aveva intimato di interrompere l'assunzione delle pastiglie. La madre della ragazza, Emilia Lolli, che si trovava da alcuni parenti ad Anzio, è subito rientrata a Roma, ma poi, in mattinata, è tornata da loro, non sopportando di stare sola in quella casa dove ha vissuto per tanti anni con la figlia. E già in tarda mattinata nell'intero stabile, complice il ponte pasquale, non c'erano nemmeno i vicini che hanno soccorso la ragazza. Qualcuno che conosceva Silvia, però, era rimasto, come la titolare della lavanderia che si trova al piano terra. La signora Pina parla di Silvia come di una bella ragazza, vivace, allegra, tranquilla, con i capelli lunghi e certamente non grassa: «Normale», ha continuato a ripetere. «Lei e sua madre sono nostri clienti da sempre - ha raccontato - e non posso pensare che le sia successo questo. Qualche giomo fa mi aveva detto che doveva fare il cambio di stagione e che quindi mi avrebbe portato i vestiti». Ma Silvia, che negli ultimi tempi volevadimagrire, non era una fissata della dieta dimagrante, almeno stando al racconto di alcuni ragazzi che la conoscevano. Una ragazza normale e bella. Ultimamente aveva anche il fidanzato, hanno ribadito. Forse, hanno ipotizzato, era già debilitata per l'asma e il mix con i farmaci dimagranti le è stato fatale. [r.cri.j
Persone citate: Emilia Lolli, Silvia Lolli
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