Fuori Marinelli Toro all'antica

Fuori Marinelli Toro all'antica LUCARELLI-FERRANTE CONTRO IL PARMA Fuori Marinelli Toro all'antica Aurelio Benigno TORINO Fra il Toro del passato di Renato ZaccareUi e quello del futuro di Ezio Rossi, si inserisce per sei giornate quello rivisto e corretto da Giacomo Ferri. Non è cambiato Big Jim, fiero e impettito esattamente come vent'anni fa, quando correva e picchiava per Zaccarelli, Dossena e Junior. Nemmeno tanto emozionato, molto sicuro di sé. Anche per questo ha subito deciso che Carlos Marinelli poteva anche partire con i suoi compagni, ma che oggi al Tardini si accomoderà in panchina. Insomma, non giocherà iltalentuoso argentino, figlio di un genitore che, come tanti di questi tempi, credono che l'erede sia il più bravo di tutti a giocare pallone. Quelli che pretendono non solo che il figliolo giochi da titolare, ma che guadagni pure tanti soldi e subito. Non a caso uno dei maestri del calcio giovanile di nome Sergio Vetta, in tempi decisamente non sospetti, continuava a ripetere che «la mia formazione ideale è quella formata da undici orfani» tanto per far capire i guai che spesso combinano -i genitori che sognano figli ricchi e famosi, Fuori Marinelli, dunque, e fuori pure Sommese. Oggi Giacomo Ferri rispolvera il vecchio tandem d'attacco formato da Lucarelli e Ferrante. Rivoluzionato anche il modulo che passerà dal 3-5-2 al 4-4-2 anche e soprattutto a seguito di una logica scelta dovuta al fatto che il Parma si schiera con Adriano e Mutu sorretti e assistiti dal rientrante Nakata che partirà largo a destra per poi inserirsi al fianco di Adriano, esattamente come farà a sinistra Mutu. Da qui la scelta di Ferri di contrastarli e possibilmente limitarli con la difesa a quattro: «Se giocano i tre là davanti dobbiamo necessariamente cercare di tenerli il più lontano possibile dalla nostra area e dunque dobbiamo saperci adattare alle loro caratte¬ ristiche. Anche perchè in casi come questo occorre capire che affronti una delle squadre più in forma del campionato e soprattutto una coppia d'attacco tra le più forti, seconda solo a Inzaghi e Shevchenko». Un esordio, quindi, molto difficile per Ferri, contro una squadra che chiede punti per consolidare la zona Champions League che rimane il traguardo che la coppia Sacchi-Prandelli aveva delineato come difficile ma non impossibile all'inizio di questa stagione. Va ricordato che solo la Juve nella seconda parte della stagione ha fatto più punti del Parma. Arrigo Sacchi ricorda che la svolta fu proprio la sconfitta subita dai bianconeri: «Dopo quella partita parlai alla squadra e dissi che l'anno prima alla quarta di ritomo il Verona aveva gli stessi punti che avevamo noi e che era una squadra giovane come la nostra e sappiamo tutti come andò a fimre. Ecco la risposta: siamo in zona Champions League. E per mia squadra ringiovanita moltissimo che ha subito i tagli degli ingaggi del sessanta per cento non possiamo che essere grati e riconoscenti per ciò che ha saputo fare». Ferri elogia il Parma e soprattutto il suo amico Cesare PrandeUi: «Sono contento di esordire oggi contro di lui. Siamo andati in vacanza insieme, perchè è molto amico di mio fratello Riccardo. Mi hanno colpito la sua preparazione, la sua umiltà e soprattutto la sua serietà. E' un ragazzo spettacolare, si merita i successi che sta conquistando perchè li ha costruiti attraverso una grande professionalità e i risultati che ha ottenuto ne sono la conferma». E proprio Prandelli ha risposto ^Massimo Donati che aveva indicato proprio nel suo allenatore il motivo del suo divorzio dal Parma: «Gli auguro una buona Pasqua e soprattutto di trovare una squadra che lo faccia giocare nel ruolo che più gli piace». Marco Ferrante torna in coppia con Lucarelli nella difficile trasferta di Parma

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