La Palmar trema per i playout

La Palmar trema per i playout BASKET: DOPO UNA STAGIONE DIFFICILE, LA SQUADRA DI TASSONE SI GIOCHERÀ TUTTO IN UN PAIO DI MATCH La Palmar trema per i playout Il rischio è di scendere nuovamente in CI Domenico Latagliata Alza la voce la pallavolo femminile, capace di raggiungere la serie Al con la Big Mat Chieri. L'Hockey Club Torino, sponsor permettendo, dovrebbe partecipare al prossimo massimo campionato di hockey ghiaccio, Grizzlies Torino '48 e AvigUana sono nell'A2 di baseball. Il basket maschile invece non c'è: fatica, arranca, ansima e si barcamena in B2. Terminata la stagione regolare in 15a e penultima posizione, la Palmar Iscot Torino si specchia un'altra volta nei propri dubbi e nelle proprie incertezze. Nelle proprie paure, soprattutto. Essendosi lasciati alle spalle il solo Torre Boldone, i gialloblù dovranno giocarsi la permanenza in B2 attraverso i playout e sempre con il fattore campo sfavorevole: servirà quindi ima mezza impresa per non toccare di nuovo il fondo come era già accaduto al termine della stagione 1999-2000, quando un dram matico spareggio contro Montevarchi condannò la squadra, allora allenata da Beppe Carbone, al capitombolo in CI. «La formula non ci aiuta ammette Guido Tassone, attuale allenatore gialloblù -. Salteremo il primo turno e riprenderemo a giocare solo il 9 maggio: in pratica, staremo fermi più di un mese e non è certo un vantaggio». Al meglio delle tre partite, Torino affronterà la perdente tra Varese e Correggio: in caso di vittoria, salvezza garantita. Altrimenti, altra serie vietata ai deboli di cuore contro una formazione ancora da definire proveniente da un altro raggruppamento; a quel punto, chi uscirà sconfitto saluterà la B2 e precipiterà negli inferi deliaci. «Tutti abbiamo sbagliato qualcosa - ammette Tassone -. Prima di tutto c'è stata un'errata valutazione del livello del campionato, quest'anno davvero alto. Di conseguenza, tenendo conto del budget a disposizione e della riforma dei campionati che nei prossimi anni obbligherà le squadre ad avere un numero sempre crescente di giovani, abbiamo scelto di rinunciare a un paio di "vecchioni" che invece sarebbero stati molto utih». Niente più Angeli e Trentini allora, elementi utili sia dentro che fuori dal campo la cui assenza si è sentita. E poi l'infortunio di Profeti, unico lungo con punti nelle mani, la «fuga» del play Scolaro (tornato a Verona per motivi personali), qualche problema di coesione intema e un nervosismo strisciante dettato anche da una situazione econo¬ mica non floridissima. «Non nascondiamo di avere avuto qualche problema di liquidità - dice il presidente Garrone -. Adesso però tutto è stato risolto, anche se una stagione come questa costa quasi 400.000 euro e non si tratta certo di ima cifra facile da trovare. Pensiamo a salvarci, poi abbiamo idee e contatti per fare megho». Al proposito, il Comune di Torino avrebbe dato una disponibilità di massima per aiutare la società a navigare in acque più tranquille. Nel frattempo, Tassone si gode il rientro alla base di Eros Novara in sostituzione di Scolaro («è arrivato con l'atteggiamento migliore del mondo, umile e disponibile») e cerca di pensare positivo anche in ottica futura: «Salis, Squarcina, Martoglio e Nord sono Under 20 sui quali puntare. In alcune occasioni ci sono già stati utili, lo saranno sempre più anche in futuro». Un futuro che dovrebbe vedere l'attuale tecnico ancora ben saldo sulla panchina della gloriosa AuxiUum (23 campionati nella massima serie, 4 semifinah scudetto e una finale di Coppa Korac): «Ho ancora un anno di contratto. Credo però che a fine stagione ci si debba sedere intorno a un tavolo per verificare lo stato delle cose e il reciproco grado di soddisfazione. L'entusiasmo non può mai venire meno, altrimenti tutto diventa ancora più difficile». Per riaccendere la fiammella, stasera tutti a cena. Paga il presidente.

Luoghi citati: Comune Di Torino, Correggio, Montevarchi, Torino, Torre Boldone, Varese, Verona