«Auto Focus» Un'ossessione

«Auto Focus» Un'ossessione PSICOLOGICO «Auto Focus» Un'ossessione NELLA nuova pomotendenza del cinema americano, c'entra poco Paul Schrader («American Gigolò»), regista americano europeizzante colto e perverso la cui carriera è segnata dagli incerti di un lavoro mai considerato da lui come routine o mestiere, ma affrontato sempre con slancio e coinvolgimento d'autore. «Auto Focus» nasce da un fatto di cronaca: nel 1978 un piccolo divo televisivo viene trovato assassinato in una stanza d'albergo, e il delitto rimane senza colpevole. La casa dell'ucciso è zeppa di videocassette pornografiche. Un amico commerciante aveva fatto conoscere alla vittima la prima videocamera, e i due avevano preso a filmarsi a vicenda in attività erotica: divenne un'ossessione alla quale sacrificare famiglia, carriera, affetti. Il massimo è quando i due si mettono a rivedere le videocassette masturbandosi nel silenzio e nella semioscurità del salotto appena illuminato dallo schermo televisivo. Il centro della vicenda è il rapporto fra i due, durato una decina d'anni; è anche l'abitudine a concentrarsi su di sé, a mettere a fuoco esclusivamente se stessi. I due protagonisti, Greg Kinnear e Dafoe, sono coraggiosi oltre che bravi. AUTO FOCUS di Paul Schrader con Greg Kinnear, Willem Dafoe, Maria Bello, Rita Wilson; Usa, 2002 TORINO, cinema Erba MILANO, Nuovo Orchidea ROMA, Quirinale NAPOLI, Modernissimo PALERMO. Royal

Persone citate: Dafoe, Greg Kinnear, Maria Bello, Paul Schrader, Rita Wilson, Willem Dafoe

Luoghi citati: Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Usa