La rivolta di Michele Straniero di Michele Straniero

La rivolta di Michele Straniero B I O G R A F I A La rivolta di Michele Straniero La storia di Cantacronache rivive martedì 15 da Mooc LA figura di Michele L. Straniero, scomparso nel dicembre del 2000, resta indissolubilmente legata alla grande esperienza di Cantacronache, il movimento che negli Anni Cinquanta riunì a Torino musicisti e scrittori quali Jona, Liberovici, Calvino, De Maria, Amedei, oltre allo stesso Straniero, alla ricerca di un nuovo modo di fare canzone; fu quello l'atto fondante della «canzone di protesta» italiana, canzone alternativa a quella di facile consumo. Fu da lì che tutto cominciò, come giustamente ebbe a sottolineare Umberto Eco nella testimonianza che pubblichiamo qui a fianco, tratta dal volume «La rivolta in musica. Michele L. Straniero e il Cantacronache nella storia della canzone italiana», scritto da due giornalisti. Mauro Barletta e Giovanni Straniero, nipote di Michele. Il libro, che esce martedì 15 aprile per i tipi di Lindau, e che la sera stessa, alle 19, viene presentato da «Mood» in via Cesare Battisti 3/e, è la prima biografia attendibile e documentata di uno dei grandi protagonisti della nostra cultura del Novecento. Musicista, musicologo, poeta e instancabile animatore culturale. Straniero viene raccontato attraverso testimonianze, approfondimenti critici, materiali d'archivio e interviste a cantautori e intellettuali che gli furono compagni o, in qualche modo, allievi, da Gianni Vattimo a Eugenio Finardi, da Francesco Guccini a Giovanna Marini, da Furio Colombo a Luca Morino, Bruno Lanzi, Paolo Pietrangeli, Pierangelo Bertoli, Teresa De Sio, Enzo Jannacci e altri ancora. E con la vicenda umana e artistica di Straniero rivive la straordinaria avventura di Cantacronache, che proprio il 10 maggio di 45 anni fa, in occasione di un corteo della Ggil a Torino, ebbe la sua prima uscita pubblica. La sera di martedì 15 da «Mood», a parlare del libro e del suo protagonista, ci saranno, insieme con gli autori, due musicisti. Teresa De Sio e Luca Morino, un giornalista, Gabriele Ferraris, e un operatore culturale. Franco Luca, ancora e sempre alla guida di quel Folk Club fondato con l'amico Michele L. Straniero quindici anni fa. Michele L. Straniero fu uno dei padri della canzone d'autore

Luoghi citati: Torino