«La famiglia è in crisi È ostaggio della tv»

«La famiglia è in crisi È ostaggio della tv» INDAGINE DELCENSIS: INCAPACE NELTRASMETTERE I VALORI «La famiglia è in crisi È ostaggio della tv» Internet, pubblicità e giornali sono il punto di riferimento dei giovani Genitori spaventati del futuro dei figli: «Troppi i rischi e le incertezze» Libretti di risparmio e assicurazioni per garantire sicurezza economica Raffaello Masti ROMA Niente è come la tv. E neppure come Internet, come la pubblicità, i giornali, le radio, unico pulpito che abbia presa sui giovani e che sia capace di imporre non solo consumi, ma anche modelli. Di fronte a tutto questo, l'antico sistema di trasmissione di valori, che passava attraverso le cosiddette «agenzie di senso» (la Chiesa, la scuola, la famiglia in senso allargato) non è più in grado di tenere testa al chiacchiericcio massmediologico. Si vive, insomma, come televisione detta, o almeno è così per oltre la metà delle 1300 famiglie intervistate dal Censis, che ha condotto la ricerca «Pochi rischi, siamo genitori», commissionata dal Gruppo Zurich Italia, e presentata ieri a Roma. I papà e le mamme appaiono molto spaventati perché ritengono che, in 7 casi su 10, nel futuro dei propri figli ci siano più rischi e pericoli che certezze. Ora - dice la ricerca - per affrontare i rischi relativi agli aspetti economici e di welfare, la famiglia è in grado di attrezzarsi, perché da sempre è agenzia economica, ammortizzatore sociale, soggetto capace di ridistribuire il reddito e di metterlo a frutto, e quindi il 36,60Zo delle famiglie attiva per i figli il tradizionale strumento del risparmio, sia pur con formule diversificate (dai fondi di investimento ai libretti di risparmio), ma anche - nel 36,40Zo dei casi - cerca di accumulare per aiutare i figli a farsi un'attività in proprio. Nel 33,20Zo dei casi, poi, li aiutano a formarsi una famiglia fornendo il gruzzolo iniziale per la casa e nel 24,307o ma con un trend crescente - si rivolge a strumenti assicurativi. Insomma, se il futuro presenta incognite, non è sul fronte economico che la famiglia si sente in panne. «Davanti a dati così rilevanti - commenta il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita che mostrano dei genitori sempre più impegnati ad assicurare finanziariamente i propri figli, diventa evidente come la famiglia sia diventata oggi il più grande soggetto economico». Se mai c'è un problema che assilla mamme e papà (in ragione del 6507o del campione), questo è l'occupazione, soprattutto per tutta la deriva di precarietà che lavorare oggi significa per un giovane. Ma la questione tosta e seria nasce nel momento in cui i figli escono dal guscio protettivo della famiglia e si rapportano col mondo. Questi figli sono esposti a rischi che tolgono il sonno ai loro genitori. Il primo è quello degli incidenti stradali (che terrorizza 43,5 genitori su 100), seguito dall'esposizione all'uso di droghe (41,l0Zo), dalla frequentazione di cattive compagnie (32,20Zo), il timore di contrarre malattie legato a comportamenti igienicamente approssimativi o sessualmente promiscui (320Zo), infine il rischio della pedofilia (270Zo) che terrorizza i genitori con figli piccoli, i quali dimenticano che in 9 casi su 10 il pedofilo è in famiglia. Questi problemi non sono nuovi. Soprattutto quello della mancanza di lavoro è antichissimo. Eppure i genitori li vivono oggi con particolare angoscia perché - secondo la ricerca Censis-Zurich - non si sentono più spalleggiati da una serie di soggetti che una volta erano avvertiti come di supporto. La scuola, prima di tutto, che il 64,20Zo non ritiene di adeguato aiuto. «Una volta - ha sottolineato De Rita - esistevano anche agenzie di senso, come per esempio la Chiesa, che hanno perso parte del loro ruolo. Ed è sconvolgente sapere che questa funzione «docente» è stata usurpata dal sistema dei massmedia, tv in testa, che - secondo il 50,90Zo del campione - trasmette modelli di vita ai quali la famiglia non riesce a contrapporre alternative valide». I ragazzi vogliono vivere secondo la tv, per l'appunto: «Ci sono 200 mila ragazzi - ha ricordato De Rita - il cui sogno è fare la velina o il calciatore e non vogliono fare altro». LA FAMIGLIA ITALIANA IN CRISI? IL PUNTO DI VISTA DEI GENITORI 85.00Zo 79,507o Il mestiere del geni- La famiglia è trop tore è più difficile pò sola nei mo- che nel passato menti di bisogno di trasmettere vaio- di contrapporre al perché non ottiene ri positivi ternative valide ai adeguato supporto modelli di vita prò da soggetti come posti dai media la scuola, i servizi pubblici ecc. La famiglia è sem- La famiglia è sem- E' comunque in Dei genitori si di- Dei genitori ricono- Dei genitori non pre meno in grado pre meno in grado grado di affrontare chiara comunque sce alla figura dei considera più la autonomamente i ottimista rispetto al nonni un ruolo im- laurea come garanrischi cui i figli pò- futuro dei figli portante, di aiuto zia di successo ecotrebbero andare in- nelle mille incom- nomico per il procontro nel futuro bonze quotidiane o prio fglio di sostegno finanziario COME ASSICURARE UN FUTURO SERENO Al FIGLI 11 LA MAPPA DEI RISCHI 36,607o 36,4-/0 RISPARMIO SUPPORTO ACQUISTO STIPULA INCIDENTI US0 FREQUENTA- TIM0RE RISCHI0 Difficolta nel Difficolt^ a Scarsa qual fondi d'investi- nell'avvio DIUNACASA Dl STRUMENTI STRADALI Dl DR0GA ZI0NE 01MALATTIE PEDOFILIA trovare lavoro causa della dell'offerta mento, libretti di un'attivita ASSICURATM Dl CATTIVE mortediun scolastica di risparmio ecc. economica polizze vita a favore C0MPAGNIE genitore e del ftgli in case di scarsa dispomorte del genitore nibilita fmanoppure polizze pen- ziaria della fasate per garantrgli • mig|ia un reddito future ita SM

Persone citate: De Rita, Giuseppe De Rita

Luoghi citati: Roma