Contratto meccanici firma separata vicina di R. Gi.

Contratto meccanici firma separata vicina IN DIRITTURA D'ARRIVO LA TRATTATIVA DELLE FS Contratto meccanici firma separata vicina ROMA Sembra vicina la soluzione per il nuovo contratto delle ferrovie. Il negoziato che appariva arenato a causa di divergenze sugli ambiti di applicazione del nuovo contratto, nel corso di un nuovo confronto in notturna è stato rimesso in carreggiata, e non è da escludere che entro oggi si possa arrivare alla firma. Inizialmente le parti datoriali - Confindustria, Ferrovie, Agens - spingevano per una interpretazione limitativa dello spettro di applicazione. Diversa la tesi dei sindacati (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sma e Ulg). Alla fine, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, le nuove regole verranno applicate sia alle imprese ferroviarie che a quelle che svolgono servizi collaterali (manutenzione e manovra). Il tetto contrattuale elencherà le varie attività. Al tavolo il confronto procede intanto sulla parte restante del ponderoso testo composto di varie centinaia di pagine. In queste ore, il negoziato sta cercando di superare un secondo no- Luigi Angeletti do, relativo alle decorrenze delle due tranche di una tantum (circa 1.600 euro la prima, 550 euro la seconda) sui cui periodi di copertura della vacanza contrattuale vi sarebbe qualche differenza di valutazione. Anche il tavolo parallelo cui siedono i sindacati dell'Orsa, dovrebbe riprendere in serata. L'organizzazione autonoma ha dedicato il pomeriggio a una riflessione sui testi, in vista di una riconvocazione in giornata. Molto diversa la situazione per la vertenza dei metalmeccanici. Il vertice serale di lunedì tra i leader di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil - che poteva rappresentare forse l'ultima spiaggia per evitare la spaccatura ormai annunciata tra le organizzazioni di categoria - si è concluso con la consacrazione (ancora più drammatica) delle divisioni tra la Fiom e Fim-Uilm. Va detto che nonostante gli inviti (anche dei leader confederali) a tentare di trovare un terreno d'intesa, le parti si sono presentate riaffermando drasticamente le proprie posizioni. Così, la Fiom ha chiesto di concordare un referendum o un pronunciamento dei lavoratori per sancire la validità dell'eventuale accordo «separato e minoritario». Fim-Uilm hanno replicato invitando la Fiom a rinunciare alla propria piattaforma. Conclusione, la rottura. A questo punto, come spiega il numero uno della Uil Luigi Angeletti, «temo una probabile firma separata del contratto dei metalmeccanici», anche se lo stesso Angeletti ricorda che «è difficile una conclusione a breve della trattativa, visto che per ora le posizioni di Federmeccanica non sono molto concilianti e continuano a farci offerte troppo basse e inaccettabili. Noi siamo disposti a trattare su qualche euro - di- ^^ ce Angeletti - ma non di più. Le piattaforme sono tutte negoziabili, ma la nostra non tanto perché è stata costruita con una logica coerente di salvaguardia del salario reale». La Fiom si trincera sulla sua linea: «Firn e Uilm - dice il segretario nazionale Giorgio Cremaschi - hanno rifiutato tutto, ci hanno chiesto se eravamo gentilmente disponibili ad aderire, noi maggioranza, alla loro piattaforma di minoranza. È chiaro che si vuol fare un contratto di minoranza che delegittima nei fatti al funzione stessa del contratto nazionale». Preoccupato è anche Guglielmo Epifani, secondo cui l'ipotesi di un accordo separato per il contratto dei metalmeccanici «è per noi da scongiurare». [r. gi.]

Persone citate: Angeletti, Giorgio Cremaschi, Guglielmo Epifani, Luigi Angeletti

Luoghi citati: Roma