Gm: «Molto bene Tìntesa con Fìat»

Gm: «Molto bene Tìntesa con Fìat» IL GRUPPO DI DETROIT PERO' AVVERTE: LE INCERTEZZE DELL'ECONOMIA MONDIALE POTREBBERO LIMITARE I RISULTATI DI FINE ANNO Gm: «Molto bene Tìntesa con Fìat» Il colosso Usa conferma gli obiettivi. Vola l'utile trimestrale TORINO «Sul rapporto con Fiat non ci sono particolari riflessioni da fare: continuiamo a lavorare insieme sui nostri programmi industriali. Abbiamo in corso delle joint venture che stanno andando molto bene e di cui siamo soddisfatti». Nel giorno in cui rende noti i risultati del primo trimestre dell'anno General Motors ribadisce la sua soddisfazione per l'impegno con Fiat. A confermarlo, nella conferenza con gli analisti successiva alla presentazione dei dati finanziari, è stato il vicepresidente Gm, John Devine, che a proposito delle intese con il Lingotto ha aggiunto: «non c'è niente di nuovo da annunciare». Più tardi il portavoce del colosso automobilistico Usa, Toni Simonetti, ha aggiunto di non essere a conoscenza di prossimi incontri a breve termine tra il management Gm e Fiat, valutando allo stesso tempo positivamente la fine delle speculazioni sui due partner, che possono così «lavorare tranquillamente». Tornando ai risultati di Gm l'utile netto del primo trimestre 2003 è volato a 1,48 miliardi di dollari di General Motors, con una crescita oltre sei volte superiore ai 228 milioni di dollari realizzati nello stesso periodo dell'anno scorso. L'utile per azione è stato di 2,71 dollari, contro i 57 centesimi del primo trimestre 2002 e i ricavi sono saliti a 49,4 miliardi di dollari dai precedenti 46,2 miliardi. A far lievitare i profitti trimestrali di General Motors è stata la cessio- ne della sua unità del comparto difesa e alla diminuzione delle perdite della divisione tic, Hughes Electronics, che Gm sarebbe intenzionata a vendere e per la quale si è fatto avanti anche il magnate di News Corp. Rupert Murdoch. «Nel primo trimestre abbiamo realizzato una solida performance complessiva - ha commentato Richard Wagoneer, presidente di Gm -. Adesso stiamo lanciando nuovi prodotti per migliorare la nostra competitività e ci attendiamo di restare aggressivi sul mercato. Allo stesso tempo - ha proseguito Wagoneer - dobbiamo continuare nel nostro straordinario progresso di miglioramento della qualità e della riduzione dei costi in tutto il mondo». Dalle attività globali dell'auto Gm ha guadagnato 546 milioni di dollari (erano stati 496 nei primi tre mesi dell'anno scorso) con una produzione salita del 70Zo sullo stesso periodo 2002. In particolare Gm Europa, seppur in perdita, è risalita a 65 milioni di dollari di rosso rispetto ai 125 milioni del primo trimestre 2002 ed ha aumentato la sua quota di mercato ai 9,60Zo. «Questo soprattutto come ha spiegato Wagoneer grazie ai significativi progressi nella riduzione dei costi di QpelVauxall e Saab». Nonostante la forte crescita dei profitti nel primo trimestre Gm ha però fatto sapere che a fine 2003 potrebbe non raggiungere il previsto aumento di 5 dollari ad azione di profitti, a causa delle incertezze nella situazione economica mondiale. Gm ha comunque fatto sapere che non intende modificare gli obiettivi indicati per i risultati di fine anno e che nel secondo trimestre prevede un utile di 1 dollaro ad azione, escluse le entrate straordinarie derivanti dalla vendita di Hughes, contro 1.37 dollari ad azione previsti dagli analisti. [v.cor.] A General Motors l'auto ha reso 546 milioni di dollari Produzione salita del 707o sullo stesso periodo 2002

Persone citate: Di Fine, Hughes, Hughes Electronics, John Devine, Richard Wagoneer, Rupert Murdoch, Toni Simonetti

Luoghi citati: Europa, Torino, Usa