Semaforo verde a Olivetti-Telecom Tre miliardi già disponibili per l'Opa
Semaforo verde a Olivetti-Telecom Tre miliardi già disponibili per l'Opa 1 CDA DELLE DUE SOCIETÀ' APPROVANO LA FUSIONE. CONVOCATE PER FINE MAGGIO LE ASSEMBLEE Semaforo verde a Olivetti-Telecom Tre miliardi già disponibili per l'Opa Confermato il rapporto di concambio 7 a 1. Respinte le critiche di Deminor: infondate I consiglieri della società di Ivrea dimissionari: abbiamo completato il nostro mandato MILANO Oli-Tel si farà, come da programma. Si farà ai rapporti di cambio fissati da tempo: 7 azioni Olivetti da nominali 1 euro ciascuna per ogni azione Telecom Italia da nominali 0,55 euro ciascuna. La fusione comporterà una diluizione del controllo (al 14-1507o a seconda dell'entità dell'esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti Olivetti che, per effetto della fusione, assumerà denominazioneeoggetto sociale, oltre che statuto di Telecom Italia). Inoltre Marco Tronchetti Provera e i soci - che a fusione compiuta si troveranno ad avere intestate direttamente le quote di Oli-Tel - hanno deciso di far decadere tra un armo, ossia alla data di scadenza dell'attuale consiglio Telecom, i consiglieri di Oli-Tel. Dopo le dimissioni decise dagli amministratori della Olivetti (che ritengono di aver concluso il loro mandato) nel nuovo cda saranno sostituiti con gli attuali amministratori di Telecom. Una decisione, questa, che in concomitanza con la diluizione del controllo serve a dare più spazio al mercato. Queste ed altre novità sono giunte ieri dalla riunione dei cda di Olivetti e Telecom Italia convocati per approvare - come poi è avvenuto - il progetto di fusione per incorporazione di Telecom in Olivetti, confermando i termini proposti lo scorso 11 marzo; e per convocare le assemblee - andrà in terza convocazione il 26 maggio quella della società di Ivrea, e in prima il 24 maggio quella di Telecom - che dovranno deliberare l'operazione. Ad Ivrea, dunque, l'assemblea di maggio dovrà procedere anche all'elezione del nuovo consiglio della società post fusione che avrà sede a Milano, presso l'attuale sede di Telecom Italia, mentre Ivrea resterà la sede strategica dell'attività manifatturiera di Olivetti Tecnost. Ma veniamo ai consigli. Innanzitutto Tronchetti e compagni hanno difeso a spada tratta i concambi prefissati e a chi chiedeva la revisione dei rapporti di cambio ritenuti sfavorevoli per i soci Telecom - è il caso di Deminor, la società di consulenza tornata alla carica proprio ieri - hanno risposto che le metodologie adottate per le valutazioni erano eccellenti e condivise dai principali advisor disponibili sulla piazza: da Goldman Sachs a Lazard e JP Morgan, nonché da qualche «accademico esperto di discipline economico aziendali». E' stato poi confermato che Olivetti emetterà azioni di risparmio, per le quali verrà chiesta l'ammissione alle negoziazio¬ ni; che saranno assegnate ai soci di risparmio di Telecom, a servizio del rapporto di cambio; ed è stato ribadito che Olivetti, per far fronte alle esigenze derivanti da eventuali recessi, ha attivato un finanziamento di 9 miliardi di euro, precisando che la quota eventualmente non utilizzata per il recesso verrebbe da Olivetti destinata ad un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale su ordinarie e risparmio Telecom Italia (pari a un 19,50Zo del capitale). E, visto che le richieste di conversione delle obbligazioni Olivetti (il cui termine scadeva ieri) corrispondono a circa 5,6 milioni di titoli Olivetti, mentre in circolazione residuano obbligazioni convertibili in 3 miliardi di azioni da un euro che non potranno essere convertite sino all'assemblea e pertanto non potranno dar adito a esercizi del duitto di recesso, il comunicato congiunto di Olivetti e di Telecom ha sottolineato come - ipotizzando un prezzo di recesso tendente a un euro - ci sarebbero già 3 miliardi di euro disponibili per l'offerta pubblica: nell'ambito, ovviamente, della linea di credito da 9 miliardi. Infine un'ultima novità che discende dalle decisioni del ministero dell'Economia di dimezzare la golden share in Telecom, riducendola da quattro a due punti. Il Tesoro conserva alcuni poteri di veto e il diritto di esprimere gradimento all'acquisto di partecipazioni rilevanti nel capitale della Telecom: ma rinuncia al gradimento sui patti parasociali e alla nomina di un consigliere e di un sindaco. In tal senso verrà modificato lo Statuto della nuova Oli-Tel. If.pod.) Marco Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia
Persone citate: Marco Tronchetti Provera, Olivetti
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