«La famìglia è in crisi È ostaggio delia tv»

«La famìglia è in crisi È ostaggio delia tv» INDAGINE DEL CENSIS: INCAPACE NELTRASMETTERE I VALORI «La famìglia è in crisi È ostaggio delia tv» Internet, pubblicità e giornali sono il punto di riferimento dei giovani Genitori spaventati del futuro dei figli: «Troppi i rischi e le incertezze» Libretti di risparmio e assicurazioni per garantire sicurezza economica LA FAMIGLIA ITALIANA IN CRISI? IL PUNTO DI VISTA DEI GENITORI SS.Oo/o 79,50A Il mestiere del genitore è più difficile che ne passato La famiglia è troppo sola nei momenti di bisogno perché non ottiene adeguato supporto da soggetti come la scuola, i servizi pubblici ecc. La famiglia è sempre meno in grado di trasmettere valori positivi La famiglia è sempre meno in grado di contrapporre alternative valide ai modelli di vita proposti dai media E'comunque in grado di affrontare autonomamente i rischi cui i figli potrebbero andare incontro nel futuro Dei genitori si dichiara comunque ottimista rispetto al futuro dei figli Dei genitori riconosce alla figura dei nonni un ruolo importante, di aiuto nelle mille incombenze quotidiane o di sostegno finanziario Dei genitori non considera più la laurea come garanzia di successo economico per il proprio figlio Raffaello Masti ROMA Niente è come la tv. E neppure come Internet, come la pubblicità, i giornali, le radio, unico pulpito che abbia presa sui giovani e che sia capace di imporre non solo consumi, ma anche modelli. Di fronte a tutto questo, l'antico sistema di trasmissione di valori, che passava attraverso le cosiddette «agenzie di senso» (la Chiesa, la scuola, la famiglia in senso allargato) non è più in grado di tenere testa al chiacchiericcio massmediologico. Si vive, insomma, come televisione detta, o almeno è così per oltre la metà delle 1300 famiglie intervistate dal Censis, che ha condotto la ricerca «Pochi rischi, siamo genitori», commissionata dal Gruppo Zurich Italia, e presentata ieri a Roma. I papà e le mamme appaiono molto Spaventati perché ritengono che, in 7 casi su IO, nel futuro dei propri figli ci siano più rischi e pericoli che certezze. Ora - dice la ricerca - per affrontare i rischi relativi agli aspetti economici e di welfare, la famiglia è in grado di attrezzarsi, perché da sempre è agenzia economica, ammortizzatore sociale, soggetto capace di ridistribuire il reddito e di metterlo a frutto, e quindi il 36,607o delle famiglie attiva per i figli il tradizionale strumento del risparmio, sia pur con formule diversificate (dai fondi di investimento ai Ubretti di risparmio), ma anche - nel 36,40Zo dei casi - cerca di accumulare per aiutare i figli a farsi un'attività in proprio. Nel 33,20Zo dei casi, poi, li aiutano a formarsi una famiglia fornendo il gruzzolo iniziale per la casa e nel 24,307o ma con un trend crescente - si rivolge a strumenti assicurativi. Insomma, se il futuro presenta incognite, non è sul fronte economico che la famiglia si sente in panne. «Davanti a dati così rilevanti - commenta il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita che mostrano dei genitori sempre più impegnati ad assicurare finanziariamente i propri figli. diventa evidente come la famiglia sia diventata oggi il più grande soggetto economico». Se mai c'è un problema che assilla mamme e papà (in ragione del 650Zo del campione), questo è l'occupazione, soprattutto per tutta la deriva di precarietà che lavorare oggi significa per un giovane. Ma la questione tosta e seria nasce nel momento in cui i figli escono dal guscio protettivo della famiglia e si rapportano col mondo. Questi figli sono esposti a rischi che tolgono il sonno ai loro genitori. Il primo è quello degli incidenti stradali (che terrorizza 43,5 genitori su 100), seguito dall'esposizione all'uso di droghe (4I,I07o), dalla frequentazione di cattive compagnie (32,207o), il timore di contrarre malattie legato a comportamenti igienicamente approssimativi o sessualmente promiscui (3207o), infine il rischio della pedofilia (2707o) che terrorizza i genitori con figli piccoli, i quali dimenticano che in 9 casi su IO il pedofilo è in famiglia. Questi problemi non sono nuovi. Soprattutto quello della mancanza di lavoro è antichissimo. Eppure i genitori li vivono oggi con particolare angoscia perché - secondo la ricerca Censis-Zurich - non si sentono più spalleggiati da una serie di soggetti che una volta erano avvertiti come di supporto. La scuola, prima di tutto, che il 64,207o non ritiene di adeguato aiuto. «Una volta - ha sottolineato De Rita - esistevano anche agenzie di senso, come per esempio la Chiesa, che hanno perso parte del loro ruolo. Ed è sconvolgente sapere che questa funzione «docente» è stata usurpata dal sistema dei massmedia, tv in testa, che - secondo il 50,907o del campione - trasmette modelli di vita ai quali la famiglia non riesce a contrapporre alternative valide». I ragazzi vogliono vivere secondo la tv, per l'appunto: «Ci sono 200 mila ragazzi - ha ricordato De Rita - il cui sogno è fare la velina o il calciatore e non vogliono fare altro». COME ASSICURARE UN FUTURO SERENO AJ FIGLI |36,60Zo 36,407o 33,207o RISPARMIO fondi d'investimento, libretti di risparmio ecc. SUPPORTO nell'avvio di un'attività economica ACQUISTO DI UNA CASA STIPULA DI STRUMENTI ASSICURATIVI polizze vita a favore dei figli in caso di morte del genitore oppure polizze pensate per garantirgli un reddito futuro LA MAPPA DEI RISCHI SOCIALI H 6507o E' M ECONOMICI 43.507o 41.107o 32.207o 3207o 1? 2707o 12f807o INCIDENTI STRADALI USO DI DROGA FREQUENTAZIONE DI CATTIVE COMPAGNIE TIMORE DI MALATTIE RISCHIO PEDOFILIA Difficoltà nel trovare lavoro Difficoltà a causa della morte di un genitore e scarsa disponibilità finanziaria della famiglia Scarsa qualità dell'offerta scolastica SM

Persone citate: De Rita, Giuseppe De Rita

Luoghi citati: Roma