Baghdad, catturato Abu Abbas di Maurizio Molinari

Baghdad, catturato Abu Abbas PRESO DALLE FORZE SPECIALI AMERICANE NELLA SUA CASA A 70 CHILOMETRI DALLA CAPITALE Baghdad, catturato Abu Abbas Organizzò il sequestro dell'«Achille Lauro» Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Abu Abbas, regista del dirottamento della motonave italiana «Achille Lauro» il 7 ottobre del 1985, è stato arrestato ieri notte nella sua casa a circa 70 chilometri da Baghdad dalle truppe speciali americani durante un blitz che ha portato alla cattura anche di altri appartenenti alla fazione palestinese di cui è da oltre venti anni il leader indiscusso, il Fronte di Liberazione della Palestina. Secondo notizie non ancora accertate domenica o lunedì aveva cercato di fuggire in auto in Siria, ma al confine sarebbe stato respinto dai militari siriani. Abbas era ricercato dalla giustizia americana per via dell'unico assassinio avvenuto durante il sequestro deir«Achille Lauro», quello dell'anziano ebreo paraplegico americano Leon Klinghoffer, che venne freddato dal commando dei dirottatori e gettato in mare con la sua carrozzella. Abbas non era a bordo della nave ma fu l'ideatore del piano. Il presidente americano, George Bush, aveva accusato l'Iraq di dare rifugio ad Abbas durante il discorso che pronunciò all'Onu lo scorso 12 settembre, nel quale ricordò l'atto di pirateria terroristica commesso ai danni della nave italiana nel tentativo di compiere un attacco terroristico contro il porto israeliano di Ashdod. La vicenda di Abu Abbas coincide con l'episodio avvenuto sulla pista della base militare di Sigonella quando, dopo il dirottamento, i jet americani obbligarono l'aereo egiziano con a bordo Abbas ed i commando palestinese ad atterrare nel tentativo di catturarlo. I carabinieri italiani di servizio a Sigonella, su ordini personali dell'allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi, si schierarono attorno al velivolo ed impedirono alle teste di cuoio americane di catturare i terroristi, come Ronald Reagan aveva chiesto. Fu una delle notte più roveni nei rapporti fra Roma e Washington. All'epoca il governo italiano affermò che con quel gesto fece fede all'impegno contratto dal presidente egiziano, Hosni Mubarak, garantendo il salvacondotto ai terroristi in cambio dell' abbandono della nave nel porto di Alessandria. Il braccio di ferro fra l'Italia di Craxi e l'America del presidente Ronald Reagan continuò dopo Sigonella fino all'aeroporto di Fiumicino, a Roma, dove gli agenti della sicurezza italiana consentirono ad Abbas di salire su un volo della compagnia aerea jugoslava «Tanjug», mettendosi in salvo a Belgrado. Washington sostenne in quell'occasione che l'Italia aveva rifiutato di arrestare Abbas nonostante l'amministrazione Reagan avesse fatto arrivare per tempo una richiesta di estradizione per omicidio. Il commando deir«Achille Lauro», rimasto invece in Italia, venne in seguito processato subendo pesanti condanne. Il tribunale di Genova condannò Abbas all'ergastolo, ma in contumacia perché del leader palestinese si persero le tracce oltre la Cortina di Ferro fino al 1990 quando il suo Fronte per la liberazione della Palestina fu protagonista di uno spettacolare assalto alla spiaggia a Nord di Tel Aviv, terminato con numerose vittime civili. Sebbene per lunghi anni membro del comitato centrale dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) i suoi rapporti con Yasser Arafat sono sempre stati altalenanti e controversi. Dopo gli accordi di Oslo e la nascita dell'Autorità nazionale palestinese Abbas, fra il 1994 ed il 1995, tornò nella Striscia di Gaza prima di scegliere come residenza prima la Libia e poi l'Iraq di Saddam Hussein, non condividendo la scelta degli accordi di pace con Israele. La sua cattura lo espone ora ad un processo per omicidio e terrorismo negli Stati Uniti, ma anche la giustizia italiana, in forza della condanna pendente, può avere voce in capitolo. Dalla sua testimonianza in aula si potrà forse sciogliere uno dei segreti del caso «Achille Lauro»: l'interrogativo se Bettino Craxi fosse al corrente o meno della morte di Klinghoffer quando decise di impedire la cattura del commando a Sigonella. L'episodio di Sigonella portò all'unica crisi di governo avvenuta in Italia per motivi di politica estera perché i ministri repubblicani - Spadolini, Visentini e Mammì - si dimisero. Domenica o lunedì avrebbe tentato di fuggire in Siria in automobile, ma per motivi imprecisati sarebbe stato respinto al confine dalle guardie di frontiera Il palestinese condannato in Italia all'ergastolo per omicidio è ricercato anche negli Usa a« •^i- S i Abu Abbas, fu oggetto del confronto tra marines e carabinieri a Sigonella