«Ora diamo stabilità alle Generali»
«Ora diamo stabilità alle Generali» «Ora diamo stabilità alle Generali» Verso la modifica dello statuto per allungare i mandati degli «ad» LONDRA Generali incontrano la City. Gli amministratori delegati del gruppo Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto hanno presentato ieri agli analisti i risultati 2002. Numeri dai quali emerge «una sostanziale tenuta del valore del portafoglio vita esistente e della nuova produzione» e un embedded value, ovvero un valore intrinseco, attestato a 20,687 miliardi. Una voce, questa, che nonostante il calo dell'8% risulta tra i migliori del settore e superiore alle attese degli esperti. Il valore certificato del portafoglio si è invece attestato a 8,54 miliardi, mentre il valore del portafoglio vita è sceso a 7,86 miliardi (da 8,01). Stabile, al 9,207o, l'indice normalizzato di redditività. Dal punto di vista patrimoniale Generali si confermano particolarmente solide, con 1,7 miliardi di capitale in eccesso e la forza di distribuire ben 357 milioni di monte dividendi (cedola invariata rispetto al 2001) nonostante perdite consolidate per 755 milioni. I «fondamentali» del gruppo - ha assicurato Perissinotto - sono ancora forti e il management confida di perseguire gli obiettivi fissati dal nuovo piano industriale. «Da parte nostra - ha aggiunto - sottolineiamo l'impegno a realizzare l'intero potenziale del gruppo Generali. Noi crediamo che il titolo offra un significativo potenziale di rialzo, sostenuto da ottimi fondamentali e dalla forza finanziaria necessaria per far fronte alle condizioni di mercato». Per quanto riguarda il primo trimestre 2003, la nuova produzione vita del canale tradizionale in Italia ha visto una crescita di poco inferiore al 4007o»; nel ramo, danni come ha spiegato Sergio Balbinot - la produzione è invece cresciuta del 9,407o in Italia, del 12,407o in Francia, mentre è diminuita del 407o in Germania. Non mancano punti deboli: sono le tre le «sfide del 2003» che il management ha individuato in Assitalia e nei mercati di Germania ed Austria. Una parte del botta e risposta londinese è servito a chiarire gli sviluppi del recente blitz delle banche nel capitale della compagnia e gli esiti della tregua raggiunta tra i soci di Mediobanca. Perissinotto ha spiegato che dopo questa intesa «alcune ban- che vorrebbero tenere le loro quote ed altre vorrebbero cederne una parte, ma senza pesare sul valore del titolo». «Vogliamo aspettare - ha aggiunto l'ad - che il prezzo si consolidi saldamente ad un livello più alto e questo potrà avvenire quando avremo portato a termine il nostro piano». ATrieste la pace ritrovata tra i soci di piazzetta Cuccia piace. «Sono con¬ tento che si sia trovata una soluzione agli eventi burrascosi in Mediobanca», rimarca Perissinotto. Che spiega: «Questo permette di annunciare che molto probabilmente saremo in grado di rispettare l'impegno preso a gennaio di convocare un'assemblea straordinaria per cambiare lo statuto sociale, compreso l'allungamento del mandato degli amministratori delegati. Ciò è molto importante per assicurare stabilità alla compagnia e per la realizzazione del piano triennale». Quanto ai riflessi sul titolo della compagnia Perissinotto ha detto di preferire «che il titolo si muova in linea con i fondamentali dell'economia e che non sia soggetto a cambiamenti improvvisi e imprevedibili». E quindi ha chiarito: «Durante queste settimane abbiamo cercato di rendere chiari due punti: primo che avremmo continuato a compiere passi per creare le condizioni giuste affinché il management di Generah possa realizzare il piano triennale, secondo, abbiamo ribadito il messaggio dato all'inizio di gennaio, cioè che avremmo gestito Generali nell'interesse di tutti i suoi investitori». Gli analisti, secondo i primi commenti raccolti al termine dell'incontro, hanno apprezzato sia l'ampiezza dei dati fomiti sia la chiarezza del management nell'individuare i punti di difficoltà del gruppo e l'intenzione di intervenire. In Borsa il titolo Generali dopo essere sceso sino a 18,65 euro in chiusura ha recuperato quota 18,75 (-0.9207o). [r.e.s.] Perissinotto e Balbinot incontrano gli analisti a Londra «I nostri fondamentali sono forti, la sfida del 2003 passa per Assitalia, Austria e Germania Positiva l'intesa raggiunta dai soci di piazzetta Cuccia» Giovanni Perissinotto, uno dei due «ad» delle Generali
Persone citate: Balbinot, Giovanni Perissinotto, Perissinotto, Sergio Balbinot
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