Gita a Predappio

Gita a Predappio BUONGIORNO Gita a Predappio ~ ratn no OSSA 0 nera che sia (in questo caso rossa), l'ideologia resta un virus ben conficcato nel corpaccione della scuola italiana e soprattutto del suo corpo docente. Una classe dell'istituto alberghiero di Abano Terme organizza una gita scolastica in Romagna e, oltre alla casa della «cavallina storna» di Pascoli, decide per curiosità di visitare quella natale di Mussolini, nonché la sua tomba a Predappio. Al ritomo i reprobi vengono attaccati dagli altri studenti e purtroppo dai professori, che definiscono la gita un «pellegrinaggio» e «una macchia indelebile d'infamia per tutto l'istituto». I ragazzi difendono le ragioni culturali della loro scelta. Sostengono che non si può ignorare un capitolo di storia inserito nel programma di studi. Sono forse sfilati a braccio teso davanti al crapone del Duce? Pare di no. Fossero andati a Mosca a dare un'occhiata al mausoleo di Lenin, qualcuno li avrebbe forse bollati come bolscevichi? Pare nuovamente di no. Eppure in sala professori compare un cartello di offese nei confronti dei due insegnanti che hanno avuto l'ardire di partecipare alla gita, si organizzano «interrogatori» per capire da chi è partita l'idea nefasta e qualche alunno «democratico» entra nella classe dei «fascisti» per sostituire la bandiera italiana con quelle palestinese e irachena, ritenute evidentemente più meritevoli. Ma che futuro avrà mai una scuola che rimuove pezzi di passato, per orrendi che siano, e si vergogna persino di conoscerli? di Massimo Gramelllni

Persone citate: Duce, Lenin, Mussolini

Luoghi citati: Abano Terme, Mosca, Predappio, Romagna