«Subito aiuti per gli sfollati»

«Subito aiuti per gli sfollati» IERI IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE NELL'ALESSANDRINO PER VERIFICARE I DANNI «Subito aiuti per gli sfollati» Emergenza terremoto in Consiglio dei ministri Massimo Putzu NOVI LIGURE (Alessandria) L'emergenza terremoto in Piemonte arriverà presto sul tavolo del governo. Giovedì o al massimo venerdì il Consiglio dei ministri esaminerà le richieste dello stato di emergenza arrivate dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria e dal Comune di Novi Ligure, imo dei centri più colpiti. Lo ha annunciata il capo del dipartimento della Protezione civile. Guido Bertolaso, che a Novi ha fatto il punto della situazione con gli amministratori locali, le autorità e i tecnici. Accompagnato dal prefetto di Alessandria, Vincenzo Pellegrini, ha effettuato un sopralluogo nei paesi colpiti dal sisma. «Ghigo e Berlusconi - dice Bertolaso - hanno già parlato della situazione in Piemonte e credo che sarà proclamato lo stato di calamità naturale». Dalla Protezione civile hanno confermato che è tra i 60 e gli 80 milioni di euro la prima stima dei danni provocati dalla scossa di venerdì. Sono cinquemila le segnalazioni di edifici lesionati, mentre i Comuni che hanno chiesto interventi sono 58: nel Novese e sulle colline intorno a Tortona. Gli sfollati sono trecento, ospitati in strutture messe a disposizione dai Comuni o negli alberghi, mentre è stata smontata le tendopoli allestita a Serravalle Serivia. In tutto finora sono state emesse 123 ordinanze di inagibilità, sono stati effettuati 903 sopralluoghi su 2808 richieste di intervento. Tra gli edifici inagibili ci sono numerose chiese, tra le quali a Gavi la millenaria chiesa di San Giacomo e a Novi le due principali chiese del centro storico. La domenica delle Palme ieri è statai celebrata in altri edifici di culto o all'aperto, in piazza, come a Gavi e a San Cristoforo, in vai Lemme. Il governo, attraverso Bertolaso, ha promesso che l'attenzione per il Piemonte sarà uguale a quella mani¬ festata per il Molise. «Non ci sono catastrofi di serie A o di serie B», ha risposto al presidente della Provincia di Alessandria, Fabrizio Palenzona, a chi chiedeva notizie. «Si è messa subito in moto - ha detto Palenzona - una task force attrezzata all'emergenza. Siamo gente che non è abituata a lamentarsi, ma non devono mancare dallo Stato risposte adeguate». «Stiamo vivendo una situazione che per fortuna non ha causato vittime - ha aggiunto il sindaco di Novi, Mario Lovelli - ma abbiamo danni al patrimonio pubblico e a quello privato che si stanno facendo preoccupanti». Dopo aver sottolineato che sul fronte delle verifiche strutturab se e' è bisogno di nuovi rilevatori si può farli arrivare anche da altre regioni, Bertolaso ha rivolto una raccomandazione ai Comuni colpiti dal sisma: «Non allargatevi neÙa conta dei danni come a volte è successo in passato. Ci sarà da parte nostra tutto l'appoggio possibile ma useremo la massima severità per evitare che si sfrutti la situazione per sanare problemi precedenti». Il passo successivo, dopo la proclamazione dello stato di calamità naturale, sarà un'ordinanza con l'indicazione delle deroghe a leggi per interventi d'urgenza, e i primi provvedimenti di carattere finanziario per l'emergenza. Nel frattempo gli enti locali, dai Comuni alla Regione, dovranno fornire un primo rendiconto dei danni. Ci sarà un secondo provvedimento fra uno o due mesi, quando si avrà una fotografia più precisa della situazione per stabilire i soggetti che gestiranno questa par¬ tita e l'individuazione dei fondi per la ricostruzione. «La zona colpita, con un decreto del 20 marzo, è stata inserita nell'ultima fascia delle aree sismiche - ha sottolineato Bertolaso - e questo comporta l'utilizzo di nuovi criteri costruttivi: i terremoti non uccidono, sono sempre i crolli che fanno vittime». La presenza di Bertolaso e degli amministratori regionali ha spinto i sindaci a sollecitare prowedimenti su altri temi importanti per il territorio. Il sindaco di Novi Ligure, Mario Lovelli, chiederà lo spostamento dei termini per l'analisi dello studio di impatto ambientale del Terzo valico ferroviario. Proposta che sarà accettata, assicura l'assessore regionale Ugo Cavallera.