Il Toro perde anche il derby dei disperati

Il Toro perde anche il derby dei disperati UN PIACENZA ANCORA MOTIVATO MANDA KO I GRANATA Il Toro perde anche il derby dei disperati Le numerose assenze non bastano a giustificare una squadra smorta, senza gambe e senza cuore. Adesso anche l'ultimissima speranza di salvezza sembra essersi spenta. Zaccarelli se ne va? «Ci dormo sopra» Roberto Condio inviato a PARMA Plof. Oppure, se preferite, flop. La sostanza, comunque, non cambia perché il Toro che ieri dinanzi al Piacenza s'è sgonfialo su quel poco che rimane di se stesso dopo il sabato (fin troppo?) ruggente del derby ha anche completato il disastro stagionale. Dopo la 17a sconfitta (eguagliato il record negativo del 1950/51,1958/59 e 1995/96), precipitato a -11 punti dalla quint'ultima, l'unico dubbio resta la data del verdetto di retrocessione in serie B: avanti (anzi, indietro) di questo passo la 5a condanna tra i cadetti nella storia granata dovrebbe diventare aritmetica tra due giornate, il 26 aprile a Bergamo. Come dire che per il 4 maggio, anniversario di Superga e giorno della marcia dell' orgoglio, il Toro sarà già ignominosamente spacciato. Intanto, alla collana di «perle» stagionah ha aggiunto l'ultima mancante: la sconfitta in campo neutro. Lasciato il «Giglio» reggiano (dove tornerà per ospitare Udinese ed Empoli) per il «Tardini» parmigiano, ha concesso via libera al Piacenza, compagna di sventura decisamente più motivata. Impresa non da poco, quella firmata dai granata. Pensate un po': gh emiliani avevano perso le ultime 7 trasferte; il loro allenatore Cagni aveva centrato U suo unico successo estemo in 55 gare di serie A il 24 ottobre 1993. Era persino riuscito ad andare in vantaggio, il Toro, al 13' di una ripresa seguita a un primo tempo imbarazzante per la pochezza generale. Manovra nitida, elementare ma efficace (cross di Castellini, incornata sul 2" palo di Conticchio), quasi un miracolo per il Toro di quest'anno. Un 1-0 arrivato al culmine di uno squarcio di partita finalmente intenso, a spezzare il preilominio sterile degli emiliani. Ebbene, dopo il gol s'è visto solo Piacenza. Toro seduto, senza energie, idee né attributi, votato a subire la rimonta che è poi puntualmente arrivata, pilotata da Enzo Maresca, migliore in campo, uno che segnando in extremis il 2-2 per la Juve nel derby e poi festeggiando con le dita a mo' di coma in testa già un anno fa dimostrò di avercela coni granata. Chi va in cerca di alibi per spiegare un'annata-patatrac, ieri qualcosa avrebbe potuto trovare. Mancavano gh squalificati Bucci, Mezzano, De Ascentis, Marinelli e LucareUi. In più, capitan Vergassola, assente dell'ultima ora per una contrattura a un polpaccio. Tanta roba in meno, dunque. Ma anche l'occasione per vedere in campo gente nuova, teoricamente motivatissima, e soprattutto giovani da valutare. Per tacere dello stimolo più importante: vincere il derby dei disperati per continuare a sperare, per dare un senso alle ultime sei giomate. Invece, nulla. Il Toro, incapace di rubare palla e ripartire, è stato surclassato a centrocampo dove Scarchilli ha mostrato tutti i limiti di passo e tenuta di chi non giocava dal 10 dicembre. E a destra, con gh impresentabili Sommese e Comotto, è stato inesistente. In una squadra smorta con poche gambe e poco cuore, hanno dato quel che avevano soltanto Conticchio, Castellini e Galante. Note tutt'altro che confortanti anche dai giovani, quasi esordienti o poco più come Sorrentino, Mantovani, Omolade e Vanin, evidentemente penalizzati dalla mancanza di punti di riferimento solidi, da una squadra in sbandata prolungata. Nel 10 tempo la partita ha dato ragione alla classifica disarmante e agli assenti (319 paganti, non più di 800 spettatori, bighetti omaggio compresi) concentrando le poche emozioni tra il 15' e il 24': bel lancio di Maresca non sfruttato da Mar¬ chionni; fuga sulla destra di Omolade con cross per la testata di Conticchio neutralizzata con una mano da Orlandoni; diagonale di De Cesare deviato in comer da Sorrentino. Episodi in un tran-tran da sbadigli, con Piacenza comunque più vivo e qualitativo. Il pari non serve a nessuno, però. A inizio ripresa, con Donati al posto di Scarchilli, il primo a capirlo sembra il Toro che dal 6' al 13' cambia passo e atteggiamento. Omolade si rivela ancora acerbo negli ultimi 20 metri; Sommese è sciagurato sull'assist di Castellini; Conticchio, invece, è spietato e ritrova il gol dopo 5 mesi. L'illusione granata dura appena 2': la rasoiata su punizione da sinistra di Maresca, forse leggermente deviata, sorprende nettamente Sorrentino. Con Ferrarese per Gurenko e Marchionni dirottato a destra, il Piacenza adesso dilaga. Ci crede di più e accelera. Fattori salva alla disperata al 22' e subito dopo Tosto incorna addosso a Sorrentino. Il Toro barcolla (4-13 il conto finale dei comer) e capitola al 38', quando l'uscita momentanea di Mantovani lo lascia m 10 su azione di comer: è Di Francesco (in fuorigioco?) ad approfittare del «buco» correggendo un colpo di testa di Tosto smanacciato da Sorrentino. Il bolide di Ferrarese al 46' chiude il conto, portando il Piacenza a -7 dalla quota-salvezza. Sono gli emiliani, meritatamente, a poter credere ancora nel miracolo. Anche i giovani mandati in campo con un occhio al futuro sono stati travolti dalla sbandata collettiva La condanna tra i cadetti (la quinta nella storia della società) potrebbe diventare matematica a Bergamo tra due giornate TARDINI - PARMA » Spettatori paganti: 391 per 6.345 euro più 11.418 abbonati per una quota gara di 143.433,50 euro »(f Arbitro: DONDARINi 6 TORINO (44-2) Allenatore: Zaccarelli 5 Sorrentino 4,5; Comotto 5, Galante 6, Fattori 5,5, Mantovani 5,5; Sommese 4, Conticchio 6,5 (33' st Osmanovski sv), Scarchilli 5,5 (5'st Donati 5,5), Castellini 6; Ferrante 5,5, OmoiadeS^^'st Vanin 5,5). L'AZIONE CLOU B PIACENZA (44-2) Allenatore: Cagni 6,5 Orlandoni 6; Gurenko 5,5 (17'st Ferrarese 6,5), Abbate 5,5, Mangone6,Tosto6,5; Di Francesco 6, Baiocco 6, Maresca 7, Marchionni 6; De Cesare 5,5, Zerbini 5(1' st Hubner 5,5). st 13'Conticchio st 15' Maresca st 38' Di Francesco st 46' Ferrarese AMMONITI Conticchio, Abbate, Comotto Comotto^ Di Francesco O Tosto colpisce di testa q Sorrentino respinge la sfera sul palo Q Di Francesco insacca il pallone SINTESI Il derby dei disperati, inguardabile nel V tempo, vive solo nella ripresa soprattutto per merito del Piacenza che rimonta il gol di apertura di Conticchio e, condannando il Toro, resta aggrappato all'ultimo filo di speranza 38'st: (gol del 2-1 piacentino) Cross da destra, colpo di testa di Tosto rinviato gorfamente da Sorrentino; il pallone balla sulla linea di porta, rimbalza sul 20 palo ed è poi insaccato da Di Francesco che, partito in sospetta posizione di fuorigioco, precede Comotto L'allenatore Zaccarelli Esultanza dei giocatori granata dopo il gol di Cormcchio; il giocatore, ammonito, salterà la gara con il Parma

Luoghi citati: Bergamo, Empoli, Parma, Piacenza, Torino