Il Bologna fa due gol La Juve merita il pari

Il Bologna fa due gol La Juve merita il pari GRANDE REAZIONE E RIMONTA DEI BIANCONERI NELLA RIPRESA Il Bologna fa due gol La Juve merita il pari Cruz firma il vantaggio nel primo tempo, Locatelli raddoppia nel secondo, dominato dalla squadra di Lippi. Zambrotta nel finale diventa protagonista: propizia un gol e serve l'assista Camoranesi Marco Ansaldo inviato a BOLOGNA E' l'anno della Juve. A nove secondi dalla fine dei cinque minuti di recupero concessi da Paparesta, Mauro Camoranesi con un colpo di testa (lui Piccolino) sul cross di Zambrotta ha segnato il gol del pareggio rocambolesco che esalta il morale dei bianconeri più che la loro classifica. Un punto in più o in menò non sarà forse decisivo per lo scudetto ma l'impresa di recuperare il 2-0 con cui il Bologna conduce-. va fino al 42' del secondo tempo è un balsamo potente sulle ferite, non lievi, che il corpo della Juve ha mostrato anche ieri sera, come nelle ultime settimane. Camoranesi aveva già deciso in extremis la vittoria di Perugia. Ora i tifosi della Juve cambieranno in suo onore il nome della zona Cesarini, oriundo argentino come lui, uno che nei finali di partita segnava i gol decisivi. E da ieri sera Camoranesi avrà un'arma in più per sedersi a discutere il rinnovo del contratto. E' stata una partita bruttina, risollevata dalle emozioni offerte dopo che Zambrotta, complice una deviazione di Paramatti, aveva dimezzato lo svantaggio con un tiro da fuori area. La Juve si è ribaltata con aggressività nell'area bolognese. Zambrotta ha reclamato un rigore, Tacchinardi si è salvato dall'espulsione, la Juve ha evitato il terzo gol in pieno recupero perchè il giovane francese Meghni, già ribattezzato «il nuovo Zidane» ma solo perchè ha le stesse origini di Zizou, falliva emozionatissimo il più debordante dei contropiede. Tutto questo avveniva in fondo a un match che la Juve aveva interpretato generalmente male. Era il primo match-ball per lo scudetto. I bianconeri potevano andare a 8 punti dalle milanesi e chiudere ogni discorso, adesso ne hanno 6 da difendere in sei partite. Sono tanti, non troppi. Ma la sconfitta evitata a questo modo è un altro messaggio alle inseguitrici da una squadra che non molla mai. La crisetta c'è, inutile che ci si nasconda dietro ai risultati: la Juve degli ultimi tempi non è brillante, nel derby ha rischiato il pareggio con due uomini in più, con il Barcellona ha pagato la mancanza di una punta, con il Milan si è piegata agli errori della difesa. Il momento è questo. Il Bologna, che aspettava un grande evento per ricostruirsi una faccia, si è avventato sopra ai difetti bianconeri provando a sfruttarli. Il gol di Cruz, dopo 16 minuti, è la coincidenza degli errori che gli juventini hanno infilato in serie, da Monterò incapace di rinviare sulla pressione avversaria fino a Del Piero che s'è lasciato soffiare dal giovane Zaccardo la palla che ha riavviato l'azione e il gol. Cruz, il «giardiniere», come lo soprannominavano in Olanda ha colto lo sbandamento difensivo e l'ha punito con un tiro di sinistro. Il Bologna non è squadra di fenomeni ma la Juve lo patì all'andata e altrettanto ieri: giocando con ordine i rossoblu hanno bloccato gli spazi alla Juve, che ancora una volta si è trovata senza le chiavi da infilare nella toppa. L'importanza di Trezeguet raddoppia quando il francese non è in campo. Questa volta, memore dell'esperienza di Coppa, Lippi ha messo l'attaccante, Zalayeta, con i limiti dell'uruguayano quando fa la pri.ma punta e deve controllare la palla in spazi stretti. Il buco nero tuttavia è Del Piero. Dal primo tocco si è capito che lo attendeva un'altra serata difficile, l'hanno confermato le due occasioni sprecate su assist di Nedved: quella salvata sulla linea da Vanoli e, al 12' del secondo tempo, il tiro sull' estemo del palo a tu per tu con Pagliuca come contro Barthez nella finale europea. Più degli errori. pesa tuttavia l'imprecisione di Alex, che dopo l'infortunio non è tornato lui e si sa quanto le fortune della Juve dipendano dal suo estro. Nel primo tempo i bianconeri faticavano a creare palle gol, senza una torre in area ne la spinta sulle fasce, con Camoranesi a riposo ma con Zambrotta che si accentrava troppo e Pessotto senza malto. Gli scricchiolii in difesa, tra luliano e Monterò, completavano la festa. Il Bologna teneva bene il vantaggio. La Juve vedeva crescere nel finale del tempo Nedved. Almeno lui. L'ingresso del ceko in area con l'assist per Del Piero al 47' era da incorniciare, il tiro di Alex al volo non era abbastanza deciso da evitare la ribattuta di Vanoli. Nella ripresa, tra un colpo di testa mancato di Zambrotta al 3' su una deviazione sbagliala da Pagliuca e l'occasione fallita da Del Piero, smarcato al 12' c'era la sensazione di un recupero juventino. Lippi trasformava l'assetto. Immetteva Di Vaio e poi Camoranesi, togliendo Pessotto e Zalayeta. Più incomprensibile la sostituzione di Davids, tra i pochi positivi. Di Vaio al 17'sprecava l'occasione del pareggio ed era l'apogeo della riscossa juventina. Quattro minuti dopo, la punizione maligna e potente di Signori chiamava Buffon al miracolo e mentre il pubblico bolognese smoccolava contro Guidolin per aver tolto il Beppino, inserendo Locatelli, proprio quest'ultimo si trovava libero al 29' su un contropiede e realizzava il raddoppio. Pareva la fine delle trasmissioni. Invece doveva arrivare il meglio. Del Piero sfiora in due occasioni l'impresa personale: prima trova Vanoli piazzato sulla linea, poi colpisce il palo Buffon salva su Signori (3-5-2) Pagliuca 6; Zaccardo 5 Paramatti 6, Castellini 6; Nervo 5,5(30'stFrarasv), Amoroso 6, Olive 6, Meghni 5,5 (49' st Falcone sv), Vanoli 6,5; Signori 5 (27' st Locatelli 5,5), Cruz 5,5. Ali.: Guidolin 6. mmm (4-3-1-2) Buffon 6,5; Thuram 6,5, luliano 5, Monterò 5, Pessotto 5 (13' st Dì Vaio 5); Zambrotta 7, Tacchinardi 6,5 Davids 6 (20' st Conte 5); Nedved 5; Zalayeta 5,5 (27' st Camoranesi 7), Del Piero 5. Ali.: Lippi 6. Arbitro: Paparesta 5 Reti: pt: 16' Cruz; st; 29' Locatelli, 42' Zambrotta, 50' Camoranesi. Ammoniti: Monterò, Zaccardo, Zambrotta, Tacchinardi. Spettatori: paganti 19109 per un incasso di 597.434,00 (abbonati 17069 per una quota di 275.180,00 euro). L'argentino Cruz in azione contrastato dagli juventini Monterò e Davids. Il centravanti ha sbloccato il punteggio nel primo tempo

Luoghi citati: Bologna, Olanda, Perugia